Questa quarta ed ultima giornata di test di Formula 1, sempre sul circuito Andalusiano di Jerez de la Frontera, è stata caratterizzata dal frenetico uso della pista da parte di quasi tutte le scuderie. Contrariamente ai giorni scorsi, dove la maggior parte del lavoro si svolgeva ai box, oggi la pista è stata sfruttata a pieno con numerosi long-run. La motorizzazione più affidabile (esente anche da fermate precauzionali) durante tutti i quattro giorni di test è stata l’unità termica della Mercedes, che ha permesso così alle case di raccogliere molti dati in pista. La Ferrari, e in genere le scuderie che montano lo stesso motore, hanno seguito le orme dei compagni prima citati, anche se in mattinata la scuderia di Maranello ha provato svariate volte il sistema di partenza con conseguenti in-out dalla corsia dei box. Come riscontrato nelle giornate precedenti invece, le monoposto che montano il motore Renualt hanno avuto i soliti evidenti problemi di raffreddamento costringendo, ad esempio, la Red Bull a concludere in anticipo la giornata dei test, con un bilancio agghiacciante rispetto ai rivali.
Mentre la Mercedes, la McLaren e la Caterham (con Kobayashi come pilota) hanno optato per test relativi a dei long-run, la Ferrari in mattinata ha speso gran parte del tempo a provare il sistema di partenza a inizio gran premio. Quando tutti gli altri team sono andati a pranzo, l’unica monoposto in pista era la rossa di Maranello con Fernando Alonso che ha optato per un test a lunga durata di 110 giri, recuperando il lavoro che gli altri hanno conseguito nella mattinata.
Arrivati alla conclusione di questa 4 giorni di test a Jerez si possiamo trarre le prime conclusioni su quanto abbiamo potuto scorgere dalle monoposto e dai loro risultati. Le varie considerazioni si devono dividere in base al punto di vista analizzato: Parlando di affidabilità dei motori, senza preludere alla prestazione pura, si è denotata la supremazia dei motori Mercedes che non hanno avuto nessun problema durante i vari giorni, seguiti da quelli Ferrari che hanno avuto qualche stop precauzionale ma che comunque non sono mai arrivati problemi evidenti. Infine ci sono le scuderie motorizzate Renualt che hanno un bilancio catastrofico se non tragico. Proprio questi ultimi saranno chiamati a sistemare gli evidenti problemi prima del prossimo test previsti in Bahrain (dal 19 al 22 febbraio), anche perchè Renault ci ha abituato ad una grande affidabilità. Dal punto di vista dei tempi sul giro, anche se i dati rilevati non sono per niente caratterizzanti su quello che sarà il vero andamento della stagione 2014, si è visto che si ha una certa equivalenza delle prestazioni offerte dalle monoposto, con un gran range di miglioramento per tutte le scuderie. A questo punto le macro-variabili sono state definite dalle varie scuderie (discorso che non vale per i campioni del mondo e tutte le scuderie motorizzate Renault), che potranno analizzare e implementare i propri progetti fino al prossimo test, dove si potranno delineare sempre di più le vere prestazioni di queste nuovissime monoposto.
CLASSIFICA TEMPI JEREZ (DAY 4)
1. Felipe Massa – Williams – 1:28.229 – 86 giri
2. Fernando Alonso – Ferrari – 1:29.145 +0.916 – 115
3. Daniel Juncadella – Force India – 1:29.457 +1.228 -81
4. Lewis Hamilton – Mercedes – 1:30.822 +2.593 -41
5. Kevin Magnussen – McLaren – 1:31.804 +3.575 -109
6. Jules Bianchi – Marussia – 1:32.222 +3.993 -25
7. Adrian Sutil – Sauber – 1:36.571 +8.342 -69
8. Nico Rosberg – Mercedes – 1:36.951 +8.722 -91
9. Kamui Kobayashi – Caterham – 1:43.193 +14.964 -54
10. Daniil Kvyat – Toro Rosso – 1:44.015 +15.786 -8
11. Daniel Ricciardo – Red Bull – 1:45.374 +17.145 -7