Nuova BMW X1: la SUV compatta a trazione anteriore
BMW ha svelato la nuova BMW X1, nuova generazione del SUV più piccolo della gamma, che potrà essere toccata con mano al Salone di Francoforte il prossimo settembre, e sarà disponibile da ottobre. La novità fondamentale, che farà “scalpore” tra i puristi del Marchio, è di natura meccanica: addio alla trazione posteriore, sostituita da quella anteriore (e integrale, ovviamente). La nuova X1, infatti, è stata sviluppata sulla base della piattaforma UKL (la stessa della Serie 2 Active Tourer, qui il nostro test drive), a motore trasversale e non più longitudinale. Lunga 4,44 metri, larga 1,82 e alta 1,61, la nuova X1 è più corta della vecchia di 1,7 cm. L’aspetto non è molto diverso rispetto a quello del vecchio modello, ma appare più ”maturo”. La carrozzeria riprende la classica impostazione dei SUV BMW, dal piglio grintoso, con il doppio rene sul frontale, stilisticamente più robusto rispetto a prima, il paraurti anteriore con prese d’aria generose e gli inserti protettivi alla base, anche dietro. INTERNI Per quanto riguarda gli interni, lo stile tipicamente BMW, con plancia a sviluppo orizzontale, climatizzatore posto in alto e tachimetro con due elementi circolari. La diversa collocazione del motore ha permesso di ottenere 3,7 cm di spazio in più per le gambe di chi siede dietro, che può anche beneficiare del divano scorrevole (optional), oltre ai 5,3 cm in più per la testa e ai 3,3 cm aggiuntivi in larghezza. Le sedute sono state rialzate di 3,6 cm all’anteriore e 6,4 cm al posteriore. Lo schienale del sedile anteriore lato passeggero è reclinabile, per il trasporto di oggetti lunghi. Cresce anche il vano bagagli: con 85 litri in più, si passa a 505 litri in configurazione normale, che diventano 1.550 a sedili posteriori abbattuti. L’equipaggiamento, di serie o in opzione, della nuova BMW X1 include diversi sistemi. Troviamo, tra gli altri, il selettore della modalità di guida preferita, l’infotainment con iDrive e display da 6,5 pollici in plancia (in opzione il Navigation Plus con schermo da 8,8 pollici, connettività e app) ed i servizi di assistenza BMW Teleservices, anche in caso di emergenza. Completano la dotazione l’head-up display, il Park Assistant, i sistemi di ausilio alla guida Driving Assistant Plus (con Active Cruise Control e funzione Stop&Go, Lane Departure Warning e Pedestrian Warning con frenata automatica in città), il Dynamic Damper Control (controllo dinamico dell’ammortizzazione), il portellone del bagagliaio elettrico ed i fari full LED. MOTORI I motori, in fase di lancio, saranno cinque, tutti turbocompressi. A benzina, sono disponibili i 2,0 litri della sDrive 20i e della xDrive 20i da da 192 CV, e la xDrive 25i da 231 CV. La gamma dei propulsori a gasolio include...
Peugeot 308 R Hybrid: l’ibrida sportiva da 500 CV
Conosciamo molto bene la Peugeot 308, berlina compatta giunta alla seconda generazione e premiata dal mercato per le sue numerose qualità. Conosciamo anche una delle evoluzioni dal modello, il prototipo 308 R, con la sua livrea rossa e nera e i 270 CV del turbobenzina 1.6 THP sotto al cofano. Oggi, in attesa della versione GTi, la Casa francese ha svelato l’ennesima variazione sul tema, vale a dire una vettura ibrida capace di sviluppare ben 500 CV e con prestazioni da autentica supercar: la Peugeot 308 R Hybrid. Osservandola, si colgono numerose differenze rispetto alla R “normale”: il paraurti anteriore è più pronunciato, le prese d’aria sono molto ampie e la calandra è stata rivista (somiglia a quella del prototipo Peugeot Quartz). I parafanghi sono stati allargati (le carreggiate fanno registrare 8 cm in più) e fanno spazio ai pneumatici 235/35 montati su cerchi da 19 pollici. Dietro, grandi sfoghi per l’aria nel paraurti, raccordati dalla scritta “Peugeot”, estrattore e spoiler alla sommità del lunotto. Spicca poi la carrozzeria in due colori, blu e nero, ormai un segno distintivo (ma con abbinamenti diversi) della produzione Peugeot più “spinta”. INTERNI All’interno, l’impostazione è quella della 308 standard, con il volante piccolo e la strumentazione rialzata, ma i materiali sono nuovi e tecnologici: il tessuto che riveste il cruscotto, ad esempio, simula un effetto soft touch senza bisogno di ricorrere alla classica schiuma. Troviamo, poi, pelle, cuoio e tocchi di rosso, ad esempio ai lati della consolle. Il cambio automatico ha i comandi al volante e i dati salienti dell’auto vengono proiettati sul parabrezza. MOTORE E PRESTAZIONI La propulsione è stata curata dal reparto sportivo Peugeot Sport. Si compone dell’ormai noto benzina turbocompresso 1.6 THP da 270 CV con Stop&Start, abbinato a due unità elettriche da 115 CV ciascuna: una è abbinata al cambio automatico a 6 marce, l’altra è montata sull’asse posteriore, rendendo tra l’altro integrale la trazione. Il powertrain sviluppa così 500 CV e 730 Nm di coppia, raggiunge i 250 km/h di velocità massima (autolimitata), ed impiega 4 secondi per passare da 0 a 100 km/h e 22 secondi per percorrere 1000 m. Le emissioni di CO2 sono di 70 g/km. La disposizione di alcuni componenti della vettura è stata rivista: il pacco di batterie agli ioni di litio da 3 kWh ha preso il posto del serbatoio della benzina, che si è spostato nel bagagliaio, così da ottenere un peso distribuito per il 60% all’anteriore e per il restante 40% al posteriore. I freni, che recuperano energia in frenata, sono stati calibrati adeguatamente in rapporto alle prestazioni della macchina: 380 mm per i dischi anteriori...
Test Drive: nuova Suzuki Vitara 1.6 120 CV 4×4
La Suzuki Vitara è senz’altro una delle vetture più conosciute della casa giapponese e, spesso, quando si rinnova un mito, lo si deve fare con attenzione, perchè le aspettative sono sicuramente alte. Per questo motivo, Suzuki ha presentato la nuova Vitara con uno stile inedito, moderno e adatto anche alla città, con l’intento di innovare la “piccola arrampicatrice” mantenendo il feeling con la generazione precedente. Per la nostra prova su strada abbiamo scelto la Suzuki Vitara equipaggiata con il motore diesel 1.6 DDiS da 120 CV, abbinato al cambio a 6 marce e alla trazione integrale 4×4 Allgrip. All’esterno, la Vitara offre uno stile moderno e scolpito, grazie alla nuova calandra anteriore cromata, ai nuovi fari anteriori orizzontali e alle numerose nervature che troviamo anche sulle fiancate e sui passaruota posteriori. L’altezza da terra è scesa da 20 cm a 18,5 cm per migliorare l’assetto e la guidabilità su strada, mentre al posteriore è stata tolta la tipica ruota di scorta sul portellone del bagagliaio per un aspetto più “cittadino”. I nuovi fari squadrati ad esagono completano il nuovo stile della SUV giapponese, insieme al piccolo spoiler e alle bombature sulle portiere. Il colore azzurro “Turchese Caraibi” è davvero riuscito e gradevole dal vivo, insieme al tetto nero a contrasto e, per rendere l’aspetto più off-road, è possibile richiedere le barre paracolpi anteriori. INTERNI Alla prima occhiata, gli interni della Vitara possono sembrare fin troppo sobri e composti da plastiche dure al tatto, ma come vedremo, non è per forza un difetto. Il volante ha tutti i comandi a portata di mano, compresi il cruise control adattivo, il comando per le chiamate e il selettore per scegliere cosa visualizzare sul cruscotto alle spalle del volante. Il cruscotto può sembrare anch’esso semplice e “retrò”, ma è chiaro e semplice da utilizzare, anche se come design si poteva osare di più. La parte centrale della plancia è composta da un grande schermo da 7″ pollici con navigatore e comandi touch molto semplici, che difficilmente distraggono dalla guida grazie alla risposta veloce. I tre elementi circolari posti al di sopra ospitano due bocchette di ventilazione e l’orologio analogico (molto comodo) mentre il climatizzatore automatico bizona posto al di sotto dello schermo è semplice e funziona molto bene. Sul tunnel centrale sono stati inseriti i pulsanti per i sedili riscaldati ed il selettore che permette di scegliere in quale modalità impostare la trazione integrale, come Sport, Snow e la possibilità di bloccare il differenziale. La modalità Auto invece attiva la trazione integrale solo al bisogno, lasciando la motricità alla sola trazione anteriore per diminuire i consumi. I pulsanti ai lati del volante, molto solidi, offrono...
Salone di Ginevra 2015 live: nuova Audi R8
Al Salone di Ginevra 2015 Audi presenta la nuova Audi R8, seconda generazione della supercar tedesca che utilizza la nuova piattaforma Audi Space Frame in alluminio e carbonio che le ha permesso di ottenere un peso di 1.555 kg per la versione normale e 1.454 kg per la versione Plus. Nonostante possa sembrare molto simile alla prima generazione, la nuova R8 è decisamente più personale e riuscita dal vivo, grazie alle linee più tese e moderne, alla minore altezza da terra e alla griglia spigolosa, mantenendo gli elementi laterali di colore diverso ed i fari orizzontali al posteriore. I fari anteriori utilizzano la tecnologia Laser ed i cerchi sono da 19” pollici per la versione “nermale” e da 20” pollici per la versione Plus. La vista laterale è splendida ed il posteriore non è da meno. La nuova Audi R8 è equipaggiata con un V10 aspirato di 5.2 litri, derivato strettamente da quello della Lamborghini Huracan, caratteristica che ha fatto storcere (e non poco) il naso agli appassionati delle vetture del toro. Il V10 offre una potenza di 540 CV e 540 Nm di coppia nella versione normale oppure 610 CV e 590 Nm di coppia con la versione Plus, ed entrambe le versioni sono equipaggiate con cambio S-tronic a 7 rapporti e trazione integrale. In seguito arriveranno la R8 e-tron completamente elettrica equipaggiata con due motori elettrici da 231 CV ed una autonomia di ben di 400 km, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi. Grazie al successo della prima generazione, Audi punta decisamente in alto, proponendo la nuova R8 a partire da 165.000 euro. Riuscirà secondo voi a farsi strada tra le altre supercar? Con questo stile e queste caratteristiche, secondo noi potrà sicuramente dire la sua. IMMAGINI NUOVA AUDI R8 – GINEVRA 2015 [Show as slideshow] 1 2...
Lamborghini Aventador LP 750-4 SV: la superveloce da 750 CV
Lamborghini presenta a Ginevra la Lamborghini Aventador LP 750-4 SV (Superveloce), versione ad altissime prestazione della Hypercar di Bologna. Ovviamente parlare di alte prestazioni quando si parla di Lamborghini è ovvio, ma gli ingegneri della casa del toro ci tengono a precisare che questa è la Lamborghini più reattiva di sempre. A livello tecnico, la Aventador SV è stata alleggerita di 50 kg (1.525 kg a secco), dotata di ammortizzatori magnetoreologici e di sterzo dinamico Lamborghini Dynamic Steering con tre modalità di guida (Strada, Sport e Corsa). I cerchi in lega sono da 20″ pollici all’anteriore e da 21″ pollici al posteriore, con pneumatici Pirelli P Zero Corsa (255/35 ZR20 – 355/25 ZR21) e impianto frenante Brembo con freni carbo-ceramici. A livello estetico la Hypercar bolognese mostra un design aggressivo e brutale, abbandonando ogni piccola nota di eleganza. Spoiler vistosi e di grandi dimensioni, estrattore enorme e ben 4 terminali di scarico, sopra i quali è stato inserito un grande alettone. Tutte queste appendici aerodinamiche aggiuntive hanno migliorato l’efficienza aerodinamica del 150% rispetto alla Aventador, aumentando il carico aerodinamico 170% grazie al grande alettone. La Lamborghini Aventador SV è equipaggiata con il V12 aspirato di 6.5 litri portato a 750 CV e 690 Nm di coppia abbinato alla trazione integrale, il quale è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in soli 2,8 secondi e di raggiungere i 350 km/h. Per raggiungere i 200 km/h impiega 8,6 secondi. Dopo la presentazione a Ginevra, la Lamborghini Superveloce sarà commercializzata a maggio 2015 con un prezzo di circa 400.000 euro. IMMAGINI LAMBORGHINI AVENTADOR LP 750-4 SV [Show as...