Nuova Suzuki Baleno: il ritorno della hatch
Sep04

Nuova Suzuki Baleno: il ritorno della hatch

Suzuki rilancerà al Salone di Francoforte la nuova Suzuki Baleno, un nome che ricorda un modello commercializzato dal marchio di Hamamatsu nell’ormai lontano 1995. La linea del nuovo modello è piuttosto semplice, molto pulita e lineare. Spiccano i montanti dei finestrini con colore a contrasto con la carrozzeria, l’assetto leggermente rialzato e gli specchietti incernierati sulla carrozzeria. L’idea di casa Suzuki è quella di proporre una piattaforma inedita e montare un motore turbo da 1.0 litro (Boosterjet) e 3 cilindri, seguendo il corso che hanno intrapreso la maggior parte delle case automobilistiche, per contenere i consumi ed avere comunque prestazioni simili alle vetture di cilindrata superiore. Il propulsore in questione verrà affiancato anche da un sistema Mild Hybrid, denominato SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki), in pratica è una sorta di ibridazione “soft”, già sperimentata dal gruppo PSA e adatta alle vetture di piccola cilindrata che hanno bisogno di contenere i costi. In pratica viene montato un alternatore evoluto che svolge una triplice funzione: funge da motorino di avviamento, aiuta il motore in fase di partenza e recupera l’energia in frenata immagazzinandola in una batteria agli ioni di litio. La Baleno, che sul mercato affiancherà e non sostituirà la Swift, verrà commercializzata, con tutta probabilità, in Europa la prossima primavera e anticiperà tutta una serie di nuovi modelli che nasceranno sulla base di piattaforme modulari nel tentativo di contenere i costi e razionalizzare la gamma. FOTO NUOVA SUZUKI BALENO [Show as...

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Mercedes Classe A restyling: piccole modifiche e nuovi particolari
Jul22

Mercedes Classe A restyling: piccole modifiche e nuovi particolari

A tre anni e mezzo dal radicale cambiamento che nel 2012 la trasformò da piccola monovolume chic ad hatchback dalla vocazione sportiva, la Mercedes Classe A si rinnova, senza strafare, nelle linee e nei contenuti. Per quanto riguarda le linee esterne, considerato anche il successo delle precedente versione, la piccola della stella non viene stravolta: all’anteriore spicca la calandra rinnovata con un unico listello, a fronte dei due della versione precedente, insieme a nuove prese d’aria alle estremità del paraurti. Debuttano inoltre nuovi fari anteriori interamente a LED, sempre più presenti anche in questo segmento, Pressoché invariata, invece, la fiancata, mentre al posteriore troviamo un nuovo disegno per i gruppi ottici e gli scarichi triangolari integrati nel paraurti. INTERNI Gli interni rimangono sostanzialmente gli stessi, con un nuovo volante elegante e sportivo e la tipica plancia senza leva del cambio nel caso in cui si scelga l’automatico. Le maggiori novità riguardano i dispositivi interni e le componenti tecniche: adesso l’Attention Assist è di serie su tutte le versioni, il display interno può avere una dimensione fino ad 8 pollici ma soprattutto arriva la compatibilità con Car play di Apple e il Mirror link, che permettono di utilizzare le app del telefono direttamente dallo schermo dell’auto. Inoltre sarà disponibile il Dynamic Select che permetterà di scegliere tra quattro modalità di guida: Sport, Comfort, Eco ed Individual. Interessante anche la possibilità di avere (si tratta di un optional da 1.000 euro circa) le sospensioni elettroniche adattative, che permettono di scegliere due diverse modalità comfort e sport. MOTORI Per quel che riguarda i motori spicca, fra tutti, il 2.0 litri da 381 CV e 475 Nm di coppia montato sulla A45 Amg, di certo una delle piccole sportive migliori sul mercato, in grado di spingere la Classe A sullo 0-100 in appena 4,2 secondi con una velocità di punta di 270 Km/h. Decisamente articolata la gamma dei propulsori: a benzina abbiamo un 1.6 litri disponibile in varie declinazioni di potenza: si parte da 102 CV, 122 CV fino a 156 CV. Anche per i 2.0 litri benzina sono disponibili quattro versioni, oltre alla già citata A45 Amg da 381 CV, si passa dai 184 CV, 211 CV fino ai 218 CV. Le versioni a gasolio vanno dal 1.5 litri da 90 CV ( A 160D) a 109 CV, con un consumo di 3,7 l/100 km e la possibilità di avere il cambio automatico a doppia frizione 7G-DCT. Il secondo motore Diesel è il 2.1 litri nelle potenze di 136 CV (A200d) e di 177 CV (A220d) e sono disponibili sia il cambio automatico doppia frizione che la trazione integrale. PREZZI Il listino prezzi della Mercedes Classe A restyling parte da 23.380 euro per il...

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Le Renault di domani su strada: Mégane e Laguna riprese durante i test
Mar31

Le Renault di domani su strada: Mégane e Laguna riprese durante i test

Due modelli importanti per il Costruttore francese Renault, la compatta Mégane e la più grande Laguna, sono stati fotografati durante i consueti test che accompagnano lo sviluppo di una nuova auto. L’attuale Mégane è sul mercato dal 2008. Ha subìto un primo restyling nel 2012 e un secondo aggiornamento, più marcato, nel 2013. Quest’ultimo ha uniformato lo stile del frontale ai canoni stilistici più recenti della Casa, introdotti dal designer Laurens van den Acker con la quarta generazione della Clio e applicati, poi, anche su altri modelli, come Captur, Espace e Kadjar. La Laguna, invece, risale al 2007. Anche lei è stata aggiornata, nel 2010 e nel 2013, ma non è mai riuscita a riscuotere grandi consensi, nonostante la bontà del progetto.   Come cambierà la Mégane? Dalle foto scattate da Autocar, malgrado la vettura sia ancora parecchio camuffata, si possono constatare elementi interessanti. La carrozzeria, in generale, sembra avere un piglio dinamico, grazie al tetto relativamente basso, alle carreggiate larghe e alla linea di cintura alta, che incrementa la pendenza nella parte posteriore. Osservando il frontale, spicca la Losanga (il logo) dalle dimensioni generose, alloggiato su di una griglia. L’insieme si raccorda poi ai fari. Al di sopra del lunotto posteriore si scorge uno spoiler. All’interno, dovrebbero essere proposte soluzioni basate sulla tecnologia touch. Molte funzioni verrebbero quindi integrate in un display centrale che, a seconda degli allestimenti, sarebbe da sette o nove pollici. Anche alcuni comandi dovrebbero essere di tipo tattile, richiamando quanto fatto dai francesi di Peugeot per la recente 308 o da Citroën per la C4 Cactus, vetture nelle quale i tasti sono davvero pochi e lo schermo in plancia include praticamente tutto, inclusa la gestione della climatizzazione. Questo andrà a vantaggio della pulizia stilistica e dell’ergonomia, benché alcuni trovino “scomoda” o comunque non vedano di buon occhio tale soluzione. Anche materiali e finiture dovrebbero migliorare. Ragionevolmente, la nuova Mégane verrà presentata al Salone di Francoforte del prossimo autunno, per poi essere commercializzata all’inizio del 2016.   E per la Laguna? Anche la Laguna, negli scatti di Carscoops, è pesantemente camuffata. Possiamo però constatare che l’idea che circolava qualche tempo fa in Renault, secondo cui la quarta generazione del modello sarebbe stata una crossover, non verrà mantenuta. Il corpo vettura si presenta quindi come quello di una classica tre volumi. Il frontale mostra l’ormai noto marchio dalle proporzioni abbondanti e la griglia sottostante. Immediatamente sopra, sembra esserci una barra, magari cromata, che prosegue fino alle estremità e si raccorda ai fari, a prima vista sottili. L’indicatore di direzione appare collocato a parte, nel paraurti. Laterali e posteriore, invece, si mostrano più convenzionali. Sul fronte della tecnologia,...

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Hyundai i30 T-GDI Turbo Metano: “l’offensiva ecologica” di Hyundai
Oct10

Hyundai i30 T-GDI Turbo Metano: “l’offensiva ecologica” di Hyundai

Sempre più rivolta alla clientela europea, la casa coreana presenta al salone di Parigi un prototipo che potrebbe riscuotere notevole successo fra il pubblico. Il modello interessato è la Hyundai i30 T-GDI Turbo Metano, vettura del segmento C del marchio. Il cuore è tutto ecologico: il propulsore è un 1.4 T-GDI bifuel (benzina-metano) in grado di erogare 117 CV e una coppia  di 206 Nm disponibile con continuità da 1.500 a 3.500 giri/min, al quale può essere associata una unità di trasmissione automatica a doppia frizione e sette rapporti. L’emissione di C02 si attesta a 87 g/km rendendola, con 3 anni di anticipo, idonea ai severi standard di emissioni Euro 6C, in vigore dal 2017. Questi dati sono ottenibili grazie alla sovralimentazione che permette altresì di limitare l’effetto “pigrizia” di cui sono affetti i tradizionali propulsori aspirati a gas naturale e consente di limitare notevolmente i consumi (e le spese per il carburante). Ovviamente una centralina elettronica gestisce il passaggio da gas a benzina qualora il primo sia esaurito. Un’altra novità mondiale è rappresentata dal serbatoio di stoccaggio del gas. I tecnici della Hyundai propongono un serbatoio rettangolare composto da fibra di vetro e materiale plastico altamente resistente in grado di ospitare ben 15 kg di metano alla pressione di 200 bar. Questa innovazione ha consentito di posizionare il serbatoio sotto al piano di carico posteriore, lasciando le dimensioni del baule pressoché inalterate (378/1316 litri). Questo tipo di serbatoio, inoltre, è più economico e leggero dei tradizionali serbatoi in acciaio. Bel passo in avanti perciò. Per il resto l’auto è sempre la medesima: il design è elegante e sportivo, gli interni sono classici ma curati, l’abitacolo è spazioso ed accogliente e la sicurezza è ai vertici con le 5 stelle Euroncap. La garanzia si presuppone sia di 5 anni a km illimitati, tipica delle vetture Hyundai. Con il motore T-GDI la Hyundai si prepara alla sfida con le dirette concorrenti del gruppo Volkswagen e Fiat che già da tempo stanno commercializzando e puntando sui veicoli bifuel. Questa i30 ha tutti i buoni propositi per fare centro, puntando sul comfort  di marcia, sui bassi costi di gestione e di mantenimento e, cosa non di poco conto, sul basso impatto ambientale da utilizzo. Non ci resta che attendere ulteriori dettagli dalla Casa...

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Nissan Pulsar: immagini ufficiali della nuova hatchback
May21

Nissan Pulsar: immagini ufficiali della nuova hatchback

Era il lontano 2006 quando Nissan interruppe la produzione della Nissan Almera, vettura di segmento C che venne in seguito sostituita dall’azzeccatissima Nissan Qashqai, crossover diventato in poco tempo punto di riferimento del suo segmento. Dopo 8 anni di assenza nel segmento delle compatte, la casa giapponese ritorna sui suoi passi presentando la Nuova Nissan Pulsar, vettura hatchback progettata per offrire tecnologie innovative, stile moderno e spaziosità ai vertici di categoria, puntando direttamente alla Volkswagen Golf, regina del segmento C in Europa. Progettata e sviluppata per l’Europa, la Pulsar sarà prodotta nello stabilimento Nissan di Barcellona e sarà commercializzata a partire dall’autunno 2014. Lunga 4,38 metri, la vettura riprende gli stilemi Nissan visti sulle ultime vetture, come la nuova Qashqai e la nuova Nissan X-Trail. L’anteriore infatti ricorda molto le forme della nuova Qashqai, con la calandra centrale formata dal logo della casa giapponese abbracciato dal tipico mezzo esagono cromato e da fari sportivi, con un paraurti pronunciato in avanti e due nervature vistose sul cofano. Le fiancate sono semplici e moderne con gli indicatori di direzione integrati negli specchietti esterni retrovisori, soluzione costosa in caso di urto ma sinonimo di solidità e attenzione al dettaglio in tutte le vetture. Se anteriore e fiancate non vi hanno sorpreso come linee e design, la parte posteriore lo farà di sicuro. Infatti lo stile è completamente diverso rispetto alle altre vetture Nissan, con paraurti sporgente, lunotto inclinato e grande portellone del bagagliaio. Solo i fari rimangono simili a quelli della Qashqai, perchè tutto il resto è molto ricercato ed è già al centro delle discussioni. Con  la Nissan Pulsar, il costruttore giapponese ritorna in un segmento davvero agguerrito in Europa, ma lo fa con una vettura bella, ben fatta e sulla scia del successo dei crossover nipponici. Il posteriore forse sarà troppo “barocco”, ma permette alla Pulsar di distinguersi nel mare delle vetture di segmento C, sempre più simili e piatte forse.   INTERNI Anche gli interni riprendono ovviamente lo stile delle crossover Nissan, ma con dettagli più curati e piccoli elementi di design che rendono la qualità percepita un gradino più in alto, come il tunnel centrale lineare con inserti cromati, le bocchette rettangolari (in stile “tedesco”) e la nuova plancia con materiale lucido che incorpora il sistema di infotainment Nissan Connect di seconda generazione, il quale si integra al meglio con gli smartphone e offre l’accesso a numerose app. I sedili sono ben fatti e disponibili con rivestimento in pelle a richiesta.  Grazie al passo più lungo della categoria (2,7 metri), la vettura offre grande spazio per gambe e spalle per i passeggeri posteriori rispetto alle rivali del settore, con uno spazio per le...

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