#500happypeople: la simpatica iniziativa per il compleanno della Fiat 500
In occasione del settimo compleanno della Fiat 500, Fiat ha deciso di festeggiare il suo modello iconico con una serie di attività di guerrilla marketing, caratterizzate dall’hashtag #500happypeople. L’obiettivo è quello di portare in rete ritratti di persone immortalate durante un momento di “happyness”, caratteristica che da sempre contraddistingue la Fiat 500. A Roma, Milano e nelle principali città europee di Francia, Spagna, Belgio, Svizzera e Germania, uno staff composto da un cameraman, un fotografo e una hostess hanno immortalato centinaia di volti felici ritratti in modo autentico e spontaneo, resi protagonisti di una coinvolgente azione social internazionale. Ogni compleanno che si rispetti però, non può fare a meno delle candeline. Nella notte infatti, sono “apparse” una serie di fiammelle disegnate alle estremità delle strisce pedonali nelle maggiori città europee che aderiscono all’iniziativa, incuriosendo chiunque attraversasse la strada in quel momento. Infine, per celebrare anche i possessori di Fiat 500 che contribuiscono al successo di questo modello, sulle auto posteggiate in città apparirà un simpatico cappellino che invita a unirsi a festeggiare il compleanno. In Italia le città interessate sono Roma e Milano; nella capitale meneghina questa sera la festa avrà il suo clou al Fiat Open Lounge con il raduno delle 500 del Fiat Club Italia. Tutte le foto sono state raccolte in una tab sulla pagina ufficiale di Fiat 500 su Facebook ed è stato realizzato un video caricato sul canale ufficiale Youtube di Fiat. IMMAGINI #500HAPPYPEOPLE COMPLEANNO FIAT 500 [Show as slideshow]...
Lo IED di Torino celebra i 20 anni di Transportation Design
Per celebrare i 20 anni del corso di Transportation Design, lo IED di Torino organizza un incontro sul tema della mobilità sostenibile. Al Museo dell’Auto di Torino parteciperanno, Flavio Manzoni, Direttore Stile Ferrari S.p.A., Thomas Bürkle, Chief Designer Hyundai Motor Europe Technical Centre, Davide Gomba, Cofondatore Officine Arduino; Claudio Lubatti, Assessore Viabilità e Trasporti Città di Torino e Riccardo Balbo, Direttore IED Torino. Modera l’incontro Carlo Cavicchi, figura da sempre legata al mensile Quattroruote. Nel 1994 l’Istituto Europeo di Design di Torino apre la scuola di Transportation Design e nel 2014, vent’anni dopo, lo IED di Torino è riconosciuto come eccellenza formativa nelle discipline del transportation design, seconda scuola di car design al mondo nell’ultima classifica School League Report stilata da Cardesignnews. Oggi questi 20 anni per IED Torino sono una realtà fatta di numeri: oltre 600 studenti, provenienti da tutto il mondo e diplomati nelle discipline del transportation; progettazioni sempre in partnership con i centri stile delle aziende più quotate al mondo, solo per citarne alcune: Ferrari, Hyundai, McLaren, Aston Martin, BMW, Fiat, Lancia, Maserati e Alfa Romeo; 50 modelli in scala 1:4; 10 show car presentate in anteprima mondiale al Salone Internazionale di Ginevra. Vent’anni di obiettivi ambiziosi e di traguardi raggiunti, una storia da raccontare e festeggiare a Torino, nel territorio dove è nata, in un contesto in cui il car design ha radici profonde. Il giorno 19 giugno, alle ore 15.00, si aprirà il convegno dal titolo #CarDesignSmart verso nuovi modelli di mobilità. Questo perchè lo IED intravede nel design nuovi scenari, nuovi modi di pensare il fare; da qui la necessità di aprire un dialogo accogliendo i linguaggi del car design tramandati nel tempo ma anche quelli attuali di una cultura piú on demand. A seguire, alle ore 18.30, ci sarà l’inaugurazione della mostra IED transportation design: 20 years of excellence, che racconterà 20 anni di Transportation design in stretta collaborazione con i brand leader mondiali dell’automotive. Progetti, successi internazionali, storie di ex-studenti oggi designer affermati e presenti all’80% nei centri stile sia delle aziende che hanno collaborato con IED ma anche di quelle che si sono affiancate all’Istituto per selezionare nuovi talenti creativi. La mostra sarà aperta al pubblico dal 20 giugno al 31 agosto 2014 secondo gli orari del Mauto. Rodolfo Gaffino Rossi, Direttore del Museo Nazionale dell’Automobile, ha dichiarato: “La collaborazione con IED è iniziata circa dieci anni fa, quando il Museo dell’Automobile iniziava a progettare la ristrutturazione dei suoi spazi: accompagnando i giovani creativi attraverso la storia e illustrando ciò che ciascuna epoca ha dato in termini di ingegno e impegno, cerchiamo di trasferire la passione e l’entusiasmo dei pionieri del passato a loro...
Alfa Romeo MiTo e Giulietta: la presentazione delle Quadrifoglio Verde a Balocco
In occasione del lancio della MiTo e della Giulietta Quadrifoglio Verde, Alfa Romeo ha svelato queste due nuove vetture sportive con una presentazione che ripercorreva la storia delle vittorie Alfa Romeo e della nascita del Quadrifoglio Verde. Nel suggestivo teatro creato sulla pista di Balocco che abbraccia un tratto della pista, sono state presentate le ultime sportive del biscione. Entrambi gli ingressi della pista erano a forma di quadrifoglio e la presentazione è stata caratterizzata da una forte passione ed una voglia di rilancio e rivincita che gli appassionati si aspettano ormai da anni. Da sempre simbolo di sportività e di vittorie nel mondo delle corse, questo portafortuna ha capeggiato sulle livree delle Alfa Romeo più vittoriose dal 1923 ad oggi e come tutte le vicende del ‘900, la nascita di questo simbolo porta con se una storia affascinante e colma di significato e passione per il mondo dell’auto. Louis-Carl Vignon, Head of Alfa Romeo EMEA, racconta la nascita di questa grande simbolo: “Ugo Sivocci era un pilota Alfa Romeo che si era guadagnato il soprannome di “eterno secondo” a causa delle sue sfortune nelle corse. Sivocci sapeva di avere un conto aperto con la fortuna e per questo motivo decise di saldarlo. Alla partenza della Targa Florio del 1923, si fece dipingere sul cofano della sia Alfa il simbolo di un Quadrifoglio Verde su sfondo bianco quadrato e la gara fu davvero incredibile. Ascari era in testa con un grande vantaggio, ma la sua auto si bloccò a poche centinaia di metri dal traguardo. I meccanici raggiunsero a sua auto e riuscirono a farla ripartire. Nell’euforia del momento chiesero un passaggio ad Ascari fino al traguardo, ma questo era contro il regolamento. Allora Ascari girò la vettura e tornò al punto del guasto e ripartì di l per raggiungere nuovamente il traguardo ed evitare la squalifica. In quel preciso istante però arrivò Sivocci, che lo superò di slancio e vinse la corsa. Fu un trionfo, con tre Alfa Romeo nei primi quattro posti. Il poverò Sivocci però pagò cara la sua sfida alla fortuna, perché pochì mesi dopo morì durante le prove del Gran Premio di Monza e, ironia della sorte, la vettura con cui uscì di strada non aveva il quadrifoglio sul cofano.Dopo questo episodio, i compagni di squadra decisero di adottare il simbolo del quadrifoglio verde per ricordarlo, ma lo sfondo diventò un triangolo invece che il quadrato originario. Questo perché nella vettura con cui perse la vita, un lato della figura del quadrato era venuta a mancare. Così nacque la leggenda del Quadrifoglio Verde”. LE QUADRIFOGLIO VERDE DAL 1923 AD OGGI La vittoria alla Targa Florio del...
Villa d’Este 2014: Trionfo per Alfa Romeo e Maserati
Dal 23 al 25 maggio si è svolto sul lago di Como l’esclusivo Concorso d’Eleganza di Villa d’Este 2014, evento noto per l’unicità delle vetture partecipanti, veri e propri pezzi unici al mondo che hanno reso questo evento meta di turisti e appassionati da tutto il mondo. L’edizione 2014 è stata dominata da vetture italiane, con l’Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato/Aprile del 1931 che si è aggiudicata l’ambita “Coppa d’Oro”, vettura davvero particolare appartenente a Corrado Lopresto, collezionista di auto storiche ed esemplari unici. L’Alfa 6C si è aggiudicata inoltre il Trofeo BMW Group Italia per la più bella auto storica. Maserati non poteva celebrare miglior centenario, aggiudicandosi il Design Award for Concept Cars & Prototypes grazie alla bellissima Maserati Alfieri presentata a Ginevra. La Alfieri ha suscitato grandi emozioni ad ogni suo passaggio, con grande clamore da parte del pubblico e della giuria. Le emozioni non si sono placate nemmeno al passaggio della Maserati 450 S del 1956, vettura disegnata da Fantuzzi ed utilizzata nelle corse, appartenente allo svizzero Albert Spiess, la quale si è aggiudicata la vittoria nella classe “Da corsa” ed il premio Best of Show della giuria. In occasione dei cento anni di Maserati, è stata indetta una classifica di vetture del tridente intitolata “Maserati – i primi cento anni” vinta dalla Maserati V4 Sport del 1929, una spyder biposto con motore a 16 cilindri da 305 CV appartenente all’americano Lawrence Auriana. Il secondo riconoscimento in onore di Maserati è il Trofeo “Auto & Design”, assegnato alla vettura del tridente caratterizzata dal miglior stile e design, è stato vinto dalla Maserati A6GCS Berlinetta Pinin Farina del 1953 appartenente a Matteo Panini, la stessa che ha ispirato le linee della Alfieri. IMMAGINI VILLA D’ESTE 2014 [Show as slideshow] 1 2...
Villa d’Este 2014: Lamborghini 5-95 Zagato
Zagato è presente al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2014 con due vetture speciali realizzate su misura per due collezionisti: la Lamborghini 5-95 Zagato commissionata da Albert Spiess e la Aston Martin DBS Coupé Zagato Centennial voluta da Kazunari Shirai. Il marchio Zagato considera oggi il Concorso d’Eleganza Villa d’Este il più prestigioso evento di questo genere in Europa, ed è stato sempre ufficialmente presente negli ultimi dieci anni, come la Aston Martin V12 Zagato, la BMW Zagato Coupé, la BMW Zagato Roadster e l’Alfa Romeo TZ3 Stradale. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il marchio Milanese e Lamborghini con l’idea iniziale di realizzare una vettura che ottenesse grande appeal collezionistico. Nel 1965 il Marchese Gerino Gerini fu ispiratore della prima Lamborghini con carrozzeria Zagato, la 3500 GTZ, una fuoriserie su meccanica 350. Quasi 50 anni dopo, Albert Spiess, uno dei più noti collezionisti Lamborghini del Mondo, ha dato la possibilità a Zagato creare un nuovo capolavoro automobilistico da collezione. Il collezionista vanta una straordinaria raccolta di pezzi unici Lamborghini (prototipi ed esemplari con numero di telaio “01”) e di vetture della recente storia Zagato, come le Alfa Romeo S.Z. (1990) ed R.Z. (1993) e le Aston Martin V8 (1985) e V12 Zagato (2012). In occasione della celebrazione dei 95 anni della Carrozzeria Milanese (1919 – 2014), Spiess ha commissionato un’auto da collezione che riunisse il prestigio di due storici marchi sportivi italiani. Per soddisfare le richieste, Zagato ha scelto di realizzare la Lamborghini 5-95 utilizzando la meccanica della Lamborghini Gallardo LP570-4, l’ultima e più recente evoluzione del modello che ha venduto più di ogni altra Lamborghini nei suoi primi 50 anni di storia (1963 – 2013), con carrozzeria interamente in fibra di carbonio. Lo stile Zagato ha stravolto le linee della Gallardo, portando le linee spigolose e le nervature marcate a linee tondeggianti e sinuose, ma sempre sportive. L’anteriore presenta da grandi passaruota laterali che avvolgono il paraurti, caratterizzato da una grande presa d’aria ovale e inediti fari a LED. Le fiancate offrono le tipiche prese d’aria delle Lamborghini, ma perfettamente integrate nello stile e non spigolose e sporgenti. I montanti non a vista (comune agli abitacoli aeronautici), scelta che riduce i fruscii migliorando l’aerodinamica. Inoltre, essendo verniciati di nero, donano un effetto “sospeso” al tettuccio, caratterizzato ovviamente dalla tipica doppia gobba Zagato che convoglia l’aria nell’ariscoop sul tetto e nell’impianto di aspirazione. La zona posteriore è un volume unico, monolitico, bruscamente interrotto da una coda tronca e tagliato in modo da far sporgere alcuni elementi meccanici come i quattro terminali di scarico, i fari circolari e lo spoiler posteriore automatico. Come tutte le vetture Zagato, o si amano o si odiano e questa supercar ha già diviso gli appassionati tra chi la apprezza e chi non la ritiene una vera Lamborghini. Andrea Zagato, terza generazione alla guida dell’azienda, ha dichiarato: “Abbiamo scelto la Gallardo perché è il progetto...