Salone di Ginevra 2016 Live: Nuova Bugatti Chiron
Grande attesa a Ginevra per la nuova Bugatti Chiron, nuova hypercar Bugatti erede della Veyron. Nonostante dalle foto ufficiali possa sembrare molto larga e alta, dal vivo le proporzioni migliorano ma resta ugualmente una hypercar imponente che ha diviso gli appassionati. Si passa da un’estetica estrema, con una grande presa d’aria anteriore centrale, fari molto lunghi a 4 luci, posteriore futuristico da astronave, per passare ad interni sobri e semplici, anche se di alta qualità. Spinta dal potentissimo motore 16 cilindri 8.0 litri quadri-turbo da 1.500 CV e 1.600 Nm di coppia, è in grado di raggiungere i 420 km/h e copre lo 0-100 km/h in 2,5 secondi. Per tutte i dati tecnici leggete il nostro articolo sulla nuova Bugatti Chiron. FOTO BUGATTI CHIRON – SALONE DI GINEVRA 2016 [Show as...
Nuova Bugatti Chiron: l’erede della Veyron da 420 km/h
Al Salone di Ginevra 2016, Bugatti si presenta con la sua ultima hypercar erede della Bgatti Veyron: la Bugatti Chiron. Dedicata al pilota monegasco Loius Chiron che corse con Bugatti, all’esterno la Chiron presenta un anteriore massiccio con due file di fari anteriori a LED, logo Bugatti realizzato in Argento, fiancate a forma di C e posteriore futuristico, degno di un film di fantascienza. L’alettone posteriore è attivo e, in caso di frenata, è utilizzato anche come freno aerodinamico. Nonostante il telaio con monoscocca in fibra di carbonio, la Chiron pesa 2.000 kg (1.995 per essere precisi) ed è equipaggiata con cerchi da 20″ all’anteriore e 21″ pollici al posteriore con pneumatici Michelin appositamente sviluppati per velocità superiori a 400 km/h. L’impianto frenante carboceramicio utilizza pinze in alluminio con 8 pistoncini all’anteriore e 6 al posteriore, tutti in titanio. Gli interni invece mantengono un aspetto sobrio e semplice, quasi a contrasto con l’estetica estrema e con la “bestia” da 16 cilindri al posteriore. La Bugatti Chiron sarà prodotta in soli 500 esemplari, un terzo dei quali è già stato venduto al prezzo di 2,4 milioni di euro. MOTORE: 16 cilindri e 1.500 CV Se l’estetica vi sembra eccessiva, aspettate di leggere le caratteristiche del motore. La Bugatti Chiron infatti è equipaggiata con il potentissimo motore 16 cilindri (W16) 8.0 litri quadri-turbo da 1.500 CV e ben 1.600 Nm di coppia, in grado di raggiungere i 420 km/h (inserendo la Top Speed Key) e di scattare da 0 a 100 km/h in soli 2,5 secondi. Per raggiungere i 200 km/h impiega 6,5 secondi, mentre ne occorrono “solo” 13,6 per raggiungere i 300 km/h. Nel sistema quadri turbo, i primi due turbo spingono sin da subito, mentre gli altri due entrano in gioco dopo i 4.000 giri/min per fornire ulteriore spinta. La vettura è equipaggiata con un sistema di trazione integrale permanente con un differenziale per ogni asse più uno centrale. Eccessiva? o incredibile? IMMAGINI UFFICIALI NUOVA BUGATTI CHIRON [Show as slideshow] 1 2...
Bugatti EB110: una grande storia di passione italiana (video)
Difficilmente scrivo articoli in prima persona, soprattutto alle due di notte. Ma quando vedo certe opere d’arte, è come se le mani sulla tastiera scrivessero da sole. Davide Cironi, famosissimo appassionato di auto e noto per i suoi video pieni di passione dove strapazza per bene auto storiche “pure”, crude e alle volte anche ignoranti, ha impiegato sei mesi per raccogliere il materiale e raccontare la storia della Bugatti. Forse in molti di voi non lo sanno, ma Bugatti è stata per alcuni anni Italiana, competamente Italiana, con sede a Campogalliano, vicino a Modena. L’idea venne al presidente Artioli, quando nel 1987 acquisì il diritto di produrre Auto con il nome Bugatti, fondando la Bugatti Automobili Spa. E qui iniziò la leggenda. Artioli, grande appassionato di Bugatti e con la voglia di creare un mito, inizio questa fantastica avventura con un solo obiettivo in testa: creare una supercar talmente all’avanguardia da far impallidire Lamborghini, Maserati e Ferrari. E il bello è che c’è pure riuscito. Artioli infatti non voleva prendere un pianale ed un motore costruito da altre case. Artioli voleva progettare da zero una vettura unica, una vettura che fosse all’avanguardia sotto ogni punto di vista. Per farlo, costruì un grande stabilimento a Campogalliano, vicino a Modena, e chiese l’aiuto di Loris Bicocchi, grandissimo tester e collaudatore di lamborghini, e dell’ingegner Paolo Stanzani, ingegnere celebre per le vetture del toro, soprattutto per la Lamborghini Countach. Da quel momento ogni ogni singolo pezzo e componente della futura supercar fu progettato li, per ottenere il massimo. L’ambiente era talmente pieno di passione che tutto il personale non aveva orari, rimanendo senza problemi oltre l’orario di lavoro, anche sabato e domenica. Il progetto, le aspettative e la passione erano alla base di tutto, con un gruppo talmente coeso e unito che ancora oggi ricorda l’incredibile impresa. Il risultato di quegli anni di progettazione fu la vettura più evoluta, agile e potente in commercio, in grado di stracciare i record di velocità su ghiaccio, grazie all’elevatissima tenuta di strada data della trazione integrale, e di infrangere il record di velocità per vetture alimentate a metano, raggiungendo i 344.7 km/h. Al di la della storia in se, quello che mi ha colpito sono state le emozioni e la passione che Artioli, Bicocchi e Stanzani sono riusciti a trasmettere in questo video, come se quel sogno, quell’impresa unica li avesse segnati per sempre. La voglia di creare qualcosa di nuovo, qualcosa di unico e perfetto che potesse scrivere anche solo una pagina sul libro della storia dell’automobilismo. Qualcosa che potesse trascinare l’intero settore automobilistico italiano e che ispirasse anche Maserati, Lamborghini e Ferrari, e che riuscì ad...
Mille Miglia 2015: vincono Tonconogy e Berisso su Bugatti T 40
Dopo più di 1600 km di strade, attraverso città d’arte e bellezze naturali del paesaggio italiano, 84 prove cronometrate, di cui 76 tradizionali e 8 a media imposta, hanno conquistato la vittoria gli argentini Juan Tonconogy e Guillermo Berisso, su Bugatti T 40 del 1927, che all’arrivo, hanno commentato così: «Siamo increduli, non avremmo mai sperato in una seconda affermazione in Italia, nella più importante manifestazione per auto d’epoca del mondo» Il duo sudamericano, ha battuto per pochi punti l’affermata coppia bresciana composta da Andrea Vesco e Andrea Guerini, su FIAT 514 MM del 1930, delusi per non essere riusciti a ribaltare il risultato per alcune imprecisioni nelle ultime prove, svolte all’Autodromo di Monza. Al terzo posto si sono classificati Ezio Martino Salviato e Caterina Moglia, su Bugatti T 40 del 1928. Il trofeo della MilleMiglia è stato consegnato al Teatro Grande di Brescia dal Presidente dell’Automobile Club di Milano, Ivan Capelli, ex pilota di Formula 1, e dal vicepresidente Geronimo La Russa. Insieme a loro c’erano la signora Corinna Ascari, nuora di Alberto, e la signora Veronica Ascari, nipote del grande pilota. IL TRIBUTO DI MERCEDES Per celebrare la vittoria record alla Mille Miglia del 1955, Mercedes ha portato a Brescia le tre “frecce d’argento”, le 300 SLR che disputarono la corsa di quell’anno. A bordo della vettura numero 722, numero che indica l’ora di partenza, c’era ovviamente il trionfatore di quell’edizione, Stirling Moss, purtroppo non in compagnia di Denis Jenkinson, scomparso alcuni anni orsono. Sulla 704, proprio come nel 1955, c’era Hans Herrmann, mentre al volante della 658, al posto del compianto Juan Manuel Fangio, sedeva Ralf Schumacher, fratello di Michael. Le tre Mercedes-Benz 300 SLR non hanno però preso parte, perché le condizioni fisiche di Moss ed Hermann, non lo consentivano. EMOZIONI SULLA SOPRAELEVATA DI MONZA Nell’autodromo di Monza, i concorrenti hanno disputato alcune prove cronometrate e di media, misurandosi anche sul tracciato “alta velocità”, recentemente restaurato, noto anche come “la sopraelevata” Al termine della gara, gran parte dei partecipanti ha decretato l’edizione 2015 la migliore degli ultimi anni. Ancora una volta, la Mille Miglia ha superato sé stessa, con numeri da record, con oltre 2.000 persone coinvolte nell’organizzazione della corsa, ben 1.600 operatori dei media accreditati, provenienti da tutto il mondo, quasi 4.000 stanze di hotel prenotate per i giorni della corsa e più di 230 comuni attraversati. Tutte le informazioni e le classifiche della Mille Miglia 2015 sono pubblicate sul sito ufficiale...
Nuova Bugatti Veyron: nel 2016 l’erede ibrida da 1.500 CV
Nonostante sia la Hypercar che ha portato le perdite più ingenti al gruppo Volkswagen con 15 esemplari ancora invenduti, la Bugatti Veyron avrà un’erede. E sarà ancora più potente dell’attuale. Non bastavano infatti i 1.200 CV e 1.500 Nm di coppia, un motore da 8.0 litri con 16 cilindri e quattro turbo del modello attuale, perchè la nuova Bugatti Veyron avrà circa 1.500 CV. Il motore sarà lo stesso W16 dell’attuale Veyron, con quattro turbo e 16 cilindri, ma per raggiungere tale potenza sarà inserito un nuovo sistema ibrido con elettromotore centrale collegato alla trazione integrale e inserito nella nuova monoscocca in fibra di carbonio, in modo tale da sfidare direttamente LaFerrari, Porsche 918 Spyder e McLaren P1. Tutta questa potenza permetterà all’erede della Veyron (nome ancora sconosciuto) di scattare da 0 a 100 km/h in circa 2,3 secondi e di superare i 460 km/h. L’anticipazione è stata divulgata da fonti interne che hanno riferito i primi dettagli alla rivista Autocar. Bugatti intende dare una erede alla Veyron per mantenere e confermare il titolo di auto più veloce del mondo, insidiato dalla Hennessey Venom GT e dalla futura Henessey Venom F5, ma allo stesso tempo intende offrire una vettura più guidabile (vero tallone d’achille dell’attuale versione), più leggera ed utilizzabile “tutti i giorni”. La nuova Bugatti Veyron debutterà ufficialmente nel 2016 e sarà prodotta a Molsheim (Francia) in soli 450 esemplari (come l’attuale). Le prime consegne inizieranno nel 2017 ed il prezzo supererà sicuramente il milione di euro. Immagini nuova Bugatti Veyron [Show as...