Audi SQ5 TDI: immagini ufficiali e dati tecnici
Audi presenta la nuova Audi SQ5 TDI, versione top di gamma della suv compatta della casa dei quattro anelli, equipaggiata con un motore a gasolio. La SQ5 TDI è la prima SUV della gamma sportiva S, ed è anche la prima vettura della gamma S ad utilizzare un propulsore a gasolio. Esteticamente la SQ5 non è una vettura che ostenta sportività, ma mantiene l’eleganza e la semplicità della Q5. Gli unici elementi che la distinguono dalla Audi Q5 sono la calandra anteriore a listelli orizzontali con il logo SQ5, la zona dei fari fendinebbia ed il piccolo estrattore posteriore che ospita i terminali di scarico. Tutto il resto rimane elegante e pulito proprio come la Q5, in modo tale che la SQ5 non sia esagerata. Gli interni della nuova Audi SQ5 mantengono l’eleganza e l’ottima fattura delle vetture Audi, introducendo sedili sportivi rivestiti in pelle ed alcantara e finiture in alluminio spazzolato per plancia e tunnel centrale. Per quanto riguarda l’assetto, per la SQ5 gli ingegneri Audi hanno abbassato il copro vettura di 3 centimetri e irrigidito la taratura delle molle. La grande novità è sotto il cofano della SQ5, ovvero il V6 3.0 litri TDI biturbo da 313 CV e 650 Nm di coppia, abbinato al cambio automatico Tiptronic a 8 rapporti ed alla trazione integrale quattro. Il propulsore permette alla SQ5 di scattare da 0 a 100 km/h in 5.1 secondi e di raggiungere la velocità massima di 250 km/h, a fronte di un consumo medio di 7.2 l/100 km. I cerchi in lega sono da 20″ pollici (di serie) con pneumatici 255/45. Disponibili inoltre come optional i cerchi in lega sportivi da 21″ pollici. La nuova Audi SQ5 sarà disponibile nei primi mesi del 2013 ad un prezzo di circa 60.000 euro. [Show as slideshow] 1 2...
24 Ore di Le Mans 2012: Audi vince con la R18 e-tron ibrida, risultato storico per una vettura ibrida a Le Mans
Dopo il successo maturato lo scorso anno, Audi conquista il primo ed il secondo posto alla 24 Ore di Le Mans 2012 con l’Audi R18 e-tron quattro, prima vettura ibrida della storia alla 24 Ore di Le Mans a vincere la corsa. La vettura porta ad 11 le vittorie della casa tedesca in questa competizione, terminando la corsa senza guasti meccanici o elettronici, limitando il lavoro dei meccanici alla riparazione di parti della livrea danneggiate da contatti avvenuti in pista. Per il secondo anno consecutivo ha trionfato il team composto da Andre Lotterer, Marcel Fassler e Benoit Treluyer, che oltre alla vittoria in gara hanno ottenuto anche la pole position. L’80° edizione della 24 Ore di Le Mans ha visto l’taliano Marco Bananomi, Oliver Jarvis e Mike Rockenfeller tagliare il traguardo in terza posizione a bordo dell’ Audi R18 Ultra TDI dello scorso anno, ottenendo un’ottimo risultato all’esordio. Toyota invece non è riuscita a tener testa alle vetture dei quattro anelli, nonostante la nuova Toyota TS030 Hybrid fosse ritenuta una vettura in grado di battere le tedesche o quantomeno di competere ad armi pari. La Toyota infatti, ha lottato per la vittoria portandosi in testa alla gara per alcuni giri, ma gli errori del team ed i vari incidenti avvenuti durante la gara hanno messo fuori gioco la TS030 Hybrid dopo 11 ore. Anche la gara della “avveniristica” Nissan deltaWing si è interrotta dopo sole sei ore a causa degli errori dei piloti, ma entrambe le vetture giapponesi hanno un grande potenziale da sfruttare. Tra le GT, la Ferrari 458 italia della AF Corse di Fisichella/Bruni/Vilander si è portata in testa alla corsa approfittando degli inconvenienti tecnici della Corvette di Milner/Westbrook/Gavin e dell’Aston Martin di Mucke/Turner/Fernandez, vincendo la corsa dopo qualifiche deludenti. [Show as...
Audi A1 Amplified: prezzi e dotazione dei nuovi allestimenti sportivi
Audi presenta due nuove versioni speciali per la A1 3 porte e per la A1 Sportback a 5 porte, denominati “Amplified Red” e “Amplified White”. Queste versioni partono dall’allestimento Ambition ed aggiungono accessori esclusivi che solitamente si trovano nel catalogo aftermarket. La versione Amplified Red è disponibile in tinta Misano Red perlata, mentre la Amplified White ha una tinta bianca chiamata Glacier White Metallic. Il primo livello di allestimento è chiamato Amplified, ed offre il tetto a contrasto in tinta nero lucido, lo spoiler posteriore S-line, la calandra anteriore sportiva, gli specchietti in tinta con il tettuccio e cerchi in lega da 17″ pollici a cinque razze. Gli interni presentano finiture ed inserti sportivi. Il secondo livello di allestimento è denominato Amplified Plus, ed offre interni con inserti ed impunture in tinta con la carrozzeria, pedaliera in alluminio ed un nuovo sistema di illuminazione a LED. Esteticamente la vettura è resa più sportiva da un kit estetico dedicato, con spolier anteriori e laterali in tinta nero lucido come il tettuccio, così come l’estrattore posteriore che integra i due terminali di scarico color nero opaco. Il terzo ed ultimo livello di allestimento è denominato Amplified Advanced, disponibile unicamente per modelli abbinati a propulsori con potenze superiori ai 120 cavalli. L’allestimento offre sedili sportivi a guscio S line in pelle Silk Nappa con impunture rosse a contrasto, vetri posteriori oscurati, fari anteriori allo Xeno e cerchi da 18″ pollici. Le versioni “Amplified Red” e “Amplified White” hanno tre diversi livelli di equipaggiamento, con prezzi che partono da 1.990 euro fino ad arrivare a 6.990 euro. [Show as...
Audi Q5 restyling: immagini ufficiali e dati tecnici
Audi presenta ufficialmente le immagini della Audi Q5 restyling, SUV di medie dimensioni della casa dei quattro anelli. Dopo quattro anni dalla sua presentazione, Audi aggiorna le linee della Q5 introducendo piccoli particolari che contribuiscono a mantenere longeva una delle vetture più apprezzate della gamma. All’anteriore l’Audi Q5 restyling presenta nuove luci diurne a led, più pulite ed eleganti, molto simili a quelle già viste sull’Audi Q3. Anche la griglia è stata aggiornata agli ultimi stilemi della gamma Audi, introducendo una nuova griglia anteriore a listelli cromati e dai vertici smussati. La fiancata rimane invariata così come la parte posteriore, la quale introduce unicamente un nuovo disegno interno ed un nuovo effetto ottico dei fari a LED. Gli interni aumentano qualità, finiture e dotazione, eliminando alcune imperfezioni del modello precedente. La vera novità introdotta da Audi su questa Q5 restyling sono le nuove motorizzazioni, 3 Diesel e 2 Turbo benzina, tutte dotate di sistema Start&Stop, il quale permette di ridurre i consumi del 15%. L’Audi Q5 restyling sarà commercializzata a partire da settembre ad un prezzo di circa 40.000 euro. DESIGN e DIMENSIONI Le piccole modifiche apportate al design della Audi Q5 restyling sono da “cercare” attentamente e apparentemente non permettono di distinguere la “nuova” Q5 dalla precedente. In realtà le poche modifiche apportate a questo modello sono mirate e progettate per esaltare le forme e l’appeal della Q5, senza stravolgerne il design. Bastano infatti il nuovo disegno delle luci a LED anteriori e posteriori per conferire alla Q5 un aspetto più elegante, mentre la nuova calandra anteriore dagli angoli smussati riesce ad infondere classe alla vettura, aggiornando la Q5 al resto della gamma Audi. In questo modo la Q5 restyling riesce a rinnovarsi senza cambiare le proprie linee, le quali sono riuscite e offrono ottime proporzioni, caratteristiche che le hanno permesso di ottenere largo consenso nel mercato delle SUV compatte. Di seguito i dati tecnici della Audi Q5 restyling: Lunghezza: 4,63 metri Larghezza: 1,88 metri Altezza: 1,65 metri Passo: 2,81 metri Peso in ordine di marcia: da 1.795 kg a 1.995 kg Carico rimorchiabile: 750 kg (non frenato) – 2.400 kg Trazione: integrale permanente “quattro” Cambio: automatico doppia frizione a 7 rapporti S-tronic Servosterzo: elettroidraulico Diametro di sterzata: 12 metri Bagagliaio: 540 litri (1.560 litri con lo schienale del divanetto posteriore abbattuto) Serbatoio: 75 litri Carrozzeria: SUV compatto Posti: 5 Porte: 5 cerchi anteriori e posteriori: 235/65 R 17 (di base) Freni anteriori: a disco autoventilati Freni posteriori: a disco INTERNI Gli interni della Audi Q5 restyling sono eleganti e di ottima fattura. Gli accostamenti e le plastiche utilizzate sono di alto livello, mentre il design...
Audi acquista Ducati per 860 milioni di euro
Purtroppo le voci degli ultimi mesi erano fondate ed un altra grande azienda italiana finisce in mani tedesche. Oggi è stato ufficializzato l’acquisato di Ducati da parte di Audi, la quale ha sborsato 860 milioni di euro per avere la casa di Borgo Panigale (Bologna). Un’azienda “piccola” ma dall’enorme passione per le due ruote, che le ha permesso con pochi ingegneri ed un budget limitato di vincere il mondilae di MotoGP nel 2007 contro tutti i colossi giapponesi e contro ogni previsione, grazie ad una grande passione che si può respirare e percepire già a pochi metri dall’azienda. Inoltre le moto stradali sono considerate le più belle del mondo ed ogni anno ricevono prestigiosi premi per lo stile e la tecnologia. Ducati nasce nel 1926 con il nome di Società Scientifica Radio Brevetti Ducati, specializzata nella ricerca e produzione di tecnologie per le comunicazioni radio. Nel 1935 venne realizzato lo stabilimento dove ha attualmente sede la Ducati Motor Holding Spa e la produzione venne ampliata con la realizzazione delle prime apparecchiature radiofoniche, antenne radio, macchine fotografiche, rasoi elettrici, proiettori cinematografici e addizionatrici elettriche. Al termine della seconda guerra mondiale, vi fu la necessità di realizzare una nuova produzione da affiancare alle precedenti realizzazioni. Così nel 1946 nacque così il reparto motociclistico come branca dell’azienda, con la produzione del Cucciolo, un motore monocilindrico da applicare ad una normale bicicletta, progettato dalla SIATA di Torino. Successivamente, questo venne applicato ad un telaio progettato dalla Caproni, ottenendo un bicimotore venduto in tutto il mondo in oltre 250.000 unità. (Continua all’interno…) Nel 1954 venne assunto in Ducati Fabio Taglioni, il geniale progettista romagnolo che sviluppò per Ducati oltre mille progetti di moto e motori tra il 1954 e il 1984, ma soprattutto sviluppò le tecnologie che avrebbe formato il dna delle moto Ducati, come il sistema desmodromico, il motore bicilindrico ed il telaio a traliccio, “anima” delle moto Ducati. Nel 1985 la società venne ceduta all’azienda motociclistica Cagiva (Varese), che ne mantenne la proprietà fino al 1996. Nel 1996 il Texas Pacific Group acquistò il 51% delle azioni Ducati, in quanto gli americani erano (e sono tutt’oggi) estremamente innamorati di queste moto italiane. Nel 2006 il marchio Ducati ritorna in mani italiane con l’acquisto da parte di Investindustrial Holdings, la finanziaria di Andrea Bonomi, di una quota consistente del capitale sociale e già nel 2007 vi è stato un ritorno all’utile, chiudendo con un giro d’affari di quasi 398 milioni di euro, in aumento del 30,5% rispetto ai 305 milioni dell’anno precedente. Oggi Ducati abbandona nuovamente l’Italia per andare in mani tedesche, dopo anni di utili, moto stupende e vittorie in Superbike e MotoGP. Tra le moto più famose come non citare la Ducati Monster, la 998, la 1098 e l’ultimo gioiello di casa: la 1199 Panigale. Con questa vendita sicuramente Ducati avrà maggiori finanze per sviluppare in...