Stefano Domenicali, direttore della gestione sportiva Ferrari, ha rassegnato le proprie dimissioni questa mattina a causa degli scarsi risultati ottenuti in Formula 1 negli ultimi anni, ma soprattutto per la prestazione davvero deludente di quest’anno. Dopo le dure parole di Montezemolo nel GP del Bahrain, lasciato a 10 giri dal termine, la notizia era nell’aria e si sapeva che nel reparto corse ci sarebbero stati grandi cambiamenti e sarebbe “saltata” qualche testa. Domenicali abbandona dopo 7 anni alla guida della scuderia, prendendosi tutte le responsabilità del caso e con lo scopo di dare una prima scossa alla Ferrari che lui stesso vuole vincente e competitiva. Il posto di Domenicali è stato affidato a Marco Mattiacci, attuale presidente e amministratore delegato di Ferrari Nord America e da sempre nel gruppo Fiat, da Maserati fino a Ferrari. Domenicali ha commentato così il suo addio:
“Ci sono particolari momenti nella vita professionale di ognuno di noi in cui ci vuole il coraggio di prendere decisioni difficili e anche molto sofferte. E’ ora di attuare un cambiamento importante. Da capo, mi assumo la responsabilità – come ho sempre fatto – della situazione che stiamo vivendo. Si tratta di una scelta presa con la volontà di fare qualcosa per dare una scossa al nostro ambiente e per il bene di questo gruppo, a cui sono molto legato. Ringrazio di cuore tutte le donne e gli uomini della squadra, i piloti e i partner per il magnifico rapporto avuto in questi anni. A tutti auguro che presto si possa tornare ai livelli che la Ferrari merita. Infine, vorrei fare l’ultimo ringraziamento al nostro Presidente per avermi sempre sostenuto e un saluto a tutti i tifosi con il rammarico di non aver raccolto quanto duramente seminato in questi anni”.
Ferrari ha ringraziato Domenicali per tutto il lavoro svolto in questi anni ed il Presidente Montezemolo ha affermato:
“Ringrazio Stefano Domenicali non solo per il suo costante contributo e impegno, ma per il grande senso di responsabilità che ha saputo dimostrare anche oggi anteponendo l’interesse della Ferrari al proprio. Ho stima e affetto per Domenicali, che ho visto crescere professionalmente in questi ventitré anni di lavoro insieme e per questo gli auguro ogni successo per il suo futuro. Voglio anche augurare buon lavoro a Marco Mattiacci, un manager di valore che conosce bene l’azienda e che ha accettato con entusiasmo questa sfida”.
Da quando Domenicali è arrivato a Maranello ha dovuto prendere in mano una situazione davvero difficile, dato che il 2007 aveva visto Kimi Raikkonen Campione del Mondo sotto la guida di Jean Todt e pochi anni prima il dominio Ferrari con i 5 titoli di Schumacher. Nel 2008, il primo anno alla guida della scuderia, ha ottenuto con Massa e Raikkonen il titolo costruttori, ma rimarrà nella storia per aver perso di un solo punto all’ultima gara il mondiale piloti con Massa, conquistato da Hamilton che arrivò quinto all’ultima curva. Nel 2010 Ferrari sembra poter ambire al Campionato Mondiale con Alonso, ma anche in questo caso, a causa di un errore di strategia all’ultimo GP, Ferrari perse il mondiale per una manciata di punti (4), dimostrando che anche le scelte tattiche del team risultavano spesso sbagliate. La storia si ripete sempre all’ultimo Gran Premio della stagione 2012, dove Alonso perderà il mondiale per soli 3 punti. Dopo queste sconfitte, Ferrari ha avuto sempre prestazioni altalenanti semza sembrare mai davvero competitiva come sono state Red Bull, McLaren e oggi le Mercedes. Infine il campionato 2014 con il cambio radicale di regolemento e motori V6 Turbo, dove nonostante si siano svolte solo due gare, la Ferrari F14-T sembra davvero in grandi difficoltà rispetto alle principali scuderie in pista. Tutta questa serie di risultati e prestazioni ha portato inevitabilmente a questa scelta e ci auguriamo che Ferrari possa tornare al più presto nelle posizioni che le competono.