Sicurezza: il sensore di pressione degli pneumatici diventa obbligatorio
Manuel Morlini
Dal 1 novembre 2014, diventerà obbligatorio per i costruttori di autovetture offrire di serie su ogni vettura il sensore di pressione degli pneumatici. Il sistema TPMS (Tyre Pressure Monitoring System) è un sistema che, tramite una spia luminosa posta nel cruscotto e/o un segnale acustico, avverte il guidatore di una eventuale diminuzione della pressione di uno o più pneumatici, in modo tale da aumentare la sicurezza stradale e il risparmio. Infatti a causa di sbalzi di temperatura o semplici cause naturali (una gomma perde circa 0.06 bar al mese), gli pneumatici tendono a perdere pressione al loro interno senza che il guidatore se ne accorga. Gli pneumatici con una pressione inferiore a quella consigliata tendono a surriscaldarsi, consumando una quantità maggiore di carburante e usurandosi più rapidamente. Uno pneumatico con una pressione inferiore del 20% rispetto a quella indicata percorre una distanza del 20% inferiore a quella di una gomma alla giusta pressione, con una perdita di 8.000 km su una distanza di 40.000 km. In termini di sicurezza, avere uno pneumatico sgonfio, comporta un aumento degli spazi di frenata ed una minore aderenza e nei casi più critici l’uscita della gomma dal cerchio. In termini di consumi e risparmi invece, pneumatici con una pressione inferiore del 15% possono aumentare la resistenza di rotolamento e quindi aumentare il consumo del carburante di circa il 5%, situazioni che si traducono in un aumento dei costi ad ogni chilometro percorso. Esistono due tipologie di TPMS, ovvero TPMS indiretto e TPMS diretto. Vediamo insieme il loro funzionamento.
TPMS Indiretto
Il TPMS indiretto è preferito dai costruttori di auto per il suo basso costo, in quanto per il suo funzionamento utilizza i sensori dell’ABS e dell’ESP. Il sistema confronta la velocità delle ruote tra loro e nel caso in cui una ruota giri più velocemente, il sistema rileva una pressione minore a quella ruota. Questo è possibile perchè lo pneumatico con una pressione inferiore ha un diametro più piccolo rispetto ad uno pneumatico a pressione superiore, e quindi a parità di strada percorsa, compie più giri rispetto alle altre gomme a pressione più elevata. Nonostante sia stato recentemente migliorato introducendo altri parametri di confronto, questo sistema ha molti difetti e imprecisioni. Una volta attivato, le gomme devono essere alla pressione perfetta perchè il sistema confronterà le successive variazioni di ogni gomma con questo parametro iniziale. Quindi ogni volta che gonfiamo o sostituiamo gli pneumatici, il sistema va resettato premendo un apposito pulsante di calibrazione. Il sistema ci avviserà solo quando la perdita di pressione sarà del 20% rispetto a quella che abbiamo impostato come base di partenza. Il sistema quindi non verifica che le gomme siano effettivamente alla pressione giusta, ma accetta semplicemente la nostra decisione di calibrazione e nel caso in cui si gonfino male le gomme e si resetti il sistema, il sistema baserà le sue misurazioni su una pressione che potrebbe essere errata. Il sistema basa la sua precisione anche in relazione alla rigidità degli pneumatici montati dalla casa costruttrice. Questo significa che il sistema ci avviserà di una perdita del 20% di pressione solo con lo stesso modello di pneumatici con i quali lo avevano tarato in fabbrica. Per il guidatore di tutti i giorni, questo significa non solo non poter utilizzare le gomme della marche che più preferisce, ma si traduce anche in costi aggiuntivi per montare la stessa marca. Infine il sistema TPMS è molto lento e si accorge di un’effettiva perdita di pressione solo alcuni chilometri dopo l’effettiva perdita. Questo perchè il sistema si basa sul confronto di vari parametri acquisiti nel tempo. Quindi nel caso in cui la pressione scenda in modo repentino fino a zero, il sistema ci avvertirà in ritardo perchè dovrà avere il tempo di effettuare molte misurazioni di confronto tra gli pneumatici. Come se non bastasse, questo sistema funziona confrontando i parametri delle ruote tra loro, ma nel caso in cui tutte le gomme abbiano una perdita di pressione pressochè simile, il sistema non se ne accorge perchè ogni ruota è il punto di riferimento dell’altra. Potenzialmente potremmo avere tutte le gomme ad una pressione molto bassa che questo sistema non se ne accorgerebbe (situazione estrema ovviamente).
TPMS Diretto
Al contrario, il TPMS diretto è molto più preciso, anche se più costoso sia per le case costruttrici che per gli utenti. Questo tipo di TPMS prevede l’introduzione di sensori di pressione all’interno dello pneumatico, i quali trasmettono in tempo reale la pressione della gomma al computer di bordo. Lo svantaggio del sistema TPMS diretto è la batteria che alimenta ciascun sensore all’interno dello pneumatico, la quale ha una durata limitata e nel caso si scarichi va cambiato l’intero pneumatico. Inoltre ad ogni cambio degli pneumatici è necessario avvertire il gommista che le gomme sono dotate di sensori di pressione, poiché i sensori spesso vengono danneggiati durante la loro sostituzione. Inoltre le ruote devono essere montate ogni volta esattamente nella posizione in cui erano. Nel caso in cui le gomme vengano montate in modo differente (tipico caso che accade quando si “girano” le gomme per consumarle tutte allo stesso modo) saremo costretti a reimpostare tutti i sensori di pressione presenti negli pneumatici, la quale è un’operazione abbastanza costosa.