Motor Show di Bologna 2011 (Live): nuova Fiat Panda

Al Motor Show 2011 Fiat porta al debutto la nuova Panda, icona di casa Fiat giunta alla terza generazione. Le vetture esposte erano in tre colorazioni: azzurro, arancione e nero. La vettura ha fatto un notevole salto di qualità, con interni molto comodi, versatili e ben rifiniti. Esteticamente la nuova Panda propone un design moderno e accattivante, con un anteriore elegante e robuste fiancate. Le vetture esposte, pur essendo preserie, presentano accostamenti di plastiche esterne davvero ben fatti, così come gli accostamenti delle plastiche presenti nell’abitacolo. La nuova Fiat Panda ha quindi tutte le carte in regola per ripetere il successo ottenuto dalla seconda serie.

 

 

DESIGN ESTERNO

Dal vivo, l’anteriore della nuova Fiat panda è simpatico e piacevole, con un design pulito e allegro. Le fiancate sono ben proporzionate e solide. Inoltre le vetrate di dimensioni generose ed il terzo finestrino posteriore, contribuiscono a dare molta luce all’abitacolo della nuova Fiat Panda. La parte posteriore inizialmente può sembrare leggermente larga, ma questa sensazione è dovuta alle generose dimensioni del portellone del bagagliaio e dalla presenza dei fari posti sui montanti. Le dimensioni generose del portellone del bagagliaio permettono di caricare bagagli e molto altro con molta comodità e facilità, rendendo la vettura molto versatile.

 

 

INTERNI

Gli interni della nuova Fiat Panda riprendono l’impostazione degli interni del primo modello lanciato nel 1980, con il grande “tascone” laterale portaoggetti, di fronte al passeggero, molto comodo per riporre oggetti e borse, cosa molto gradita dal pubblico femminile. Le finiture, i dettagli e gli accostamenti delle plastiche sono di alto livello se pensiamo al segmento nel quale si pone la panda. L’impostazione di guida è molto comoda e tutti i pulsanti della radio e del climatizzatore sono a portata di mano e molto intuitivi. Ben fatta anche la leva del cambio automatico, elegante e ben rifinita. L’altezza da terra della Panda e l’impostazione dei sedili permettono di entrare nell’abitacolo con grande comodità.

 

Altra nota positiva è il freno a mano, il quale si attiva e disattiva con molta facilità e con il minimo sforzo grazie alla forma ergonomica che riprende la forma del “cubo arrotondato”, presente in tutta la nuova Panda. Pregevoli le plastiche goffrate con le lettere che compongono il nome “Panda”, presenti su pannelli porta, la parte superiore ed inferiore della plancia, su tutto il pannello che riveste le portiere e nella parte inferiore della zona del cambio. Molti i dettagli, come il simbolo della bottiglietta d’acqua nel portabibite delle portiere e gli innumerevoli dettagli che riprendono la forma del cubo arrotondato in tutto l’abitacolo. Tutti questi “piccoli” dettagli rendono “grande” questa vettura, che oltre al design riuscito ed accattivante, propone interni di alto livello e molto versatili. Lo spazio al posteriore è notevole e persone alte 1.80 si trovano a loro agio anche se alla guida vi è un pilota della stessa statura.

 

Bagagliaio:

Il bagagliaio ha una soglia di carico alta e comoda ed è abbastanza capiente. Il portellone di dimensioni generose permette di caricare con facilità qualsiasi cosa e la versatilità dei sedili permette il carico di una bicicletta o di qualsiasi altro oggetto ingombrante.

 

 

MOTORE

Il vano motore ospita il nuovo 900 bicilindrico TwinAir da 85 CV e 145 Nm di coppia, il quale promette consumi molto contenuti e basse emissioni di CO2. Il vano motore è ordinato e permette una facile manutenzione della vettura. La sostituzione di olio e liquido refrigerante e facile e la sostituzione delle lampade dei proiettori anteriori e molto comoda, grazie all’ampio spazio offerto dal vano motore alle spalle dei proiettori. Per la nuova Panda quindi, ogni dettaglio è stato pensato e progettato per una grande facilità d’uso e manutenzione.

 

Per sapere tutte le informazioni e i dati tecnici della nuova Fiat Panda, leggete il nostro articolo completo dedicato cliccando qui.

 

 

 

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Author: Manuel Morlini

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