In una giornata fredda e piovosa all’Autodromo di Modena, abbiamo provato in pista tutta la gamma di Mercedes AMG insieme ai piloti della Mercedes AMG Driving Academy, partendo dalla più “piccola” Classe A 45 AMG, passando per la lussuosa Classe S63 AMG fino all’ultima sportiva “di razza” di Mercedes: La Mercedes-AMG GT.
Non solo semplici giri di pista, ma un corso di guida vero e proprio su come guidare al meglio e sfruttare al massimo tutto il potenziale delle vetture AMG.
Dopo un breve briefing iniziale su traiettorie, posizione di guida, trasferimenti di carico e posizione dello sguardo, si passa subito alla pista.
TRAIETTORIE
Riuscire ad imitare e seguire le traiettorie veloci dei piloti esperti non è semplice, ma l’esercizio è ripetuto 20 volte e ad ogni “tornata” la confidenza con tracciato, traiettorie e curve aumenta sempre di più.
L’asfalto leggermente bagnato non aiuta di certo nella percorrenza di curva, ma permette di capire come lavora la trazione integrale “on demand” ed i limiti delle vetture.
In queste condizioni infatti la A45 AMG risulta più “leggera” nell’inserimento di curva rispetto alla CLA 45 AMG, che grazie alle dimensioni maggiori e al peso al posteriore risulta più piantata a terra. Entrambe però hanno un comportamnto divertente e sportivo, con uno sterzo preciso ed un’erogazione lineare, anche se ai bassi regimi ci si aspetterebbe qualcosa in più dai 360 CV.
Entrambe le vetture sono facili ed intuitive e fanno capire bene i loro limiti: se si entra troppo allegri in curva, le vetture tenderanno ovviamente al sottosterzo con la trazione integrale che trasferirà coppia e motricità al posteriore per limitare i danni.
Se questo non fosse sufficiente, basterà togliere un filo di gas per spostare il peso all’anteriore, riprendere grip e la traiettoria ideale per poi spalancare l’acceleratore in uscita di curva.
Queste vetture fanno parte di quelle che curvano e si lasciano guidare bene anche “con il gas”. Molto divertenti e precise.
CONTROLLO SU FONDO BAGNATO
La prova consiste nel’affrontare una curva stretta a velocità elevata in tre fasi: sistemi elettronici inseriti, sistemi elettronici meno invasivi e sistemi elettronici completamente assenti.
Inutile dire che gestire la coppia di 650 Nm sul bagnato in controsterzo non è una cosa facile, ma l’elettronica della GT aiuta molto. Se si è veloci con lo sterzo si riescono a pennellare traversi perfetti, con la GT che trasmette al pilota ogni suo movimento.
Anche con i sistemi elettronici inseriti in parte si riesce ad affrontare la prova senza troppa difficoltà, ma la vera prova è domare questa potenza nella completa assenza di controlli elettronici.
Il risultato è incredibile: non appena si accenna l’ingresso in curva, il posteriore della GT si intraversa all’istante e, a meno che non siate millimetrici nel gestire il pedale del gas, la supercar tedesca farà un testacoda secco e deciso, tanto per ricordare cosa stiamo guidando e che rispetto va dato a queste supercar.
Con allenamento e piedi di velluto sul pedale del gas si riesce a trovare la traiettoria ideale anche senza controlli elettronici, ma è davvero dura.
Chi è della filosofia “togliamo l’elettronica dalle supercar perchè non le rende pure” farebbe meglio a fare uno di questi corsi su fondo bagnato, e capirebbe che è proprio grazie all’elettronica se supercar di questo tipo possono essere guidate e domate da tutti, anche non esperti.
PROVA DI ACCELERAZIONE
La sfida sembra apparentemente facile, ma arrivare ad oltre 150 km/h sulla linea del traguardo e frenare all’ultimo centimetro con la massima pressione sul pedale per infilare l’auto in uno spazio ben definito, non è così semplice.
In modalità “Race”, la GT scatta da 0 a 100 in 3,7 secondi con una spinta continua che schiaccia contro il sedile e toglie leggermente fiato e lucidità, senza essere però brutale o ignorante come altre supercar.
Nonostante la S 63 AMG abbia un V8 5.5 litri Biturbo da 585 CV e la GT abbia un V8 4.0 litri Biturbo da 510 CV, non sono assolutamente paragonabili, dato che la GT è una vera e propria sportiva mentre la S 63 è una grande berlina che tende a farsi notare per la sua presenza “scenica” più che per le sue prestazioni.
Nella S 63 infatti si guida coccolati come si fosse in poltrona, una sorta di salotto con quattro ruote che va da 0 a 100 in circa 4 secondi.
Subito dopo lo start (semafori rossi che si spengono come nelle competizioni), la GT brucia in partenza la S 63 (1.570 kg la prima contro i 2.100 kg della seconda) pur avendo meno potenza, ma il dato più impressionante sono gli spazi di frenata.
Con la GT, basta premere il pedale del freno come non ci fosse un domani e la vettura si arresta in spazi record. Con la Classe S invece, gli spazi si allungano, e di molto.
Ovviamente sulla S 63 ci si sente coccolati, massaggiati dai sedili (4 modalità di massaggio), circondati da tantissima tecnologia (cruscotto e infotainment sono inseriti in uno schermo da ben 12 pollici) e l’imbottitura laterale dei sedili si gonfia in percorrenza di curva per contenere al meglio.
La GT invece è tutta un’altra cosa, una sportiva di razza con un posto guida perfetto e gli optional necessari, senza “fronzoli” inutili.
GIRI DI PISTA
L’asfalto è umido, la temperatura è bassa e la leggera pioggia crea la situazione peggiore per ottenere il massimo delle prestazioni in pista.
Allo stesso tempo però, è la situazione migliore per scoprire i limiti delle vetture AMG e studiare il loro comportamento al limite.
Con ogni vettura a disposizione della scuola AMG (A 45, CLA 45, GT, S 63) si percorrono più di 5 giri alle spalle degli istruttori, che spingono in più punti per mostrare come affrontare al meglio le curve ed i cambi di direzione.
In queste condizioni, la trazione integrale della Classe A e della CLA interviene spesso e permette percorrenze di curva più veloci, anche se spostare il peso sull’avantreno e far curvare l’auto con l’acceleratore è davvero divertente.
La vettura che più entusiasma ovviamente è la AMG GT, con un’esperienza di guida rara e unica. Sterzo preciso, motore corposo e potente ma mai violento, assetto e telaio perfetti e cambio preciso come un orologio svizzero.
Le condizioni sono le peggiori, ma la modalità è sempre la Race, ovvero elettronica ridotta al minimo ed esperienza di guida ai massimi livelli.
La GT è semplicemente perfetta: in percorrenza di curva, in frenata e nei cambi di direzione.
Anche nei tratti più umidi dell’asfalto, riesce a trasmettere ogni singolo movimento al vostro sedere, riuscendo ad aprire il gas in uscita di curva con il posteriore leggermente di traverso ma in perfetta traiettoria.
La GT comunica, riesce a trasmettere al volante dove sono le ruote anteriori al millimetro e da che parte so sta spostando il posteriore, riuscendo ad essere veloce ed efficace anche in queste condizioni.
E quando si spalanca l’acceleratore in rettilineo con lo scarico in modalità aperta e gli 8 cilindri che entrano nell’abitacolo…pelle d’oca.
PERCORSO A CONI IN VELOCITA’
Ogni cono, ovviamente, è una penalità. Grande divertimento con la GLA e sfida all’ultimo decimo, con gomma posteriore sollevata in curva, coni sfiorati al millimetro e frenata finale decisa (spesso “lunga”).
La AMG Driving Academy è un corso divertente, intenso e utile se si vuole imparare a guidare in pista e affinare la propria tecnica di guida, con il consiglio dei piloti della scuola AMG che tutt’ora gareggiano in vari campionati.
Il corso permette anche si assaporare e guidare tutte le vetture della gamma AMG al massimo, spremendole per bene come solo in pista si può fare.
Ciliegina sulla torta della gamma AMG e del corso è ovviamente la Mercedes AMG GT, una supercar fantastica, in grado di trasmettere sensazioni che poche auto possono dare.
Anche da sola, vale l’intera giornata. Fredda o umida che sia.