La crisi del mercato dell’auto non accenna a diminuire e anche nel mese di giugno si registra un calo del 24,42%, risultato peggiore da Gennaio 2012, per un totale di 128.388 unità (contro le 169.870 dell’anno scorso). Inoltre con questo calo non sono solo i costruttori ad essere in difficoltà, ma anche il nostro stato. Infatti dalla stessa Unrae, è emerso che in conseguenza alle due manovre “Estate 2011” e “Salva Italia”, lo stato avrebbe dovuto ottenere un introito di 8,7 miliardi di euro. In realtà lo Stato ha visto le proprie entrate diminuire di 1,25 miliardi di gettito Iva nei primi sei mesi dell’anno, i quali saranno 2,3 miliardi a fine anno (sempre che il mercato non peggiori). Nei primi sei mesi dell’anno lo stato ha perso 65 milioni di euro di IPT, nonostante il passaggio da IPT fissa a IPT a geografia variabile avrebbe dovuto assicurare un introito di oltre 400 milioni di euro alle province. Insieme all’IPT anche il superbollo non farà meglio, in quanto su 168 milioni di euro di introiti previsti, il calo sarà di più di 100 milioni. Detto questo, i costruttori di autovetture in Italia e in Europa non navigano in buone acque. In questa crisi però il l gruppo Fiat aumenta la sua quota di mercato dal 30,33% al 30,70%, grazie a Lancia/Chrysler che ha aumentato la propria quota di mercato. Il gruppo Fiat però resta in calo, segnando a giugno un -23,48%, con Alfa Romeo (-29,82%), Fiat (-24,70%), Lancia/Chrysler (-12,04%), Jeep (-35,01%), Ferrari (-66,07%) e Maserati (-69,39%) tutte in calo. Anche il gruppo Volkswagen è in netto calo con ogni suo brand, registrando un -26,14% e perdendo una piccola quota di mercato, dal 12,65% al 12,36%. Tutti i marchi del gruppo tedesco sono in calo, con Audi (-15,57%), Seat (-47,54%), Skoda (-29,24%), Lamborghini (-50%) e Volkswagen (-28,09). Il gruppo PSA (Peugeot-Citroen) registra un -19,71%, con Peugeot (-17,14%) e Citroen (-22,03%). In calo anche il gruppo GM (-36,62%), Ford (-50,20%), il gruppo Daimler (Medeces-Smart) ed il Gruppo Renault (Renault-Dacia) (-16,09%). Anche il gruppo BMW è in calo (-24,60%), con BMW (-25,32%) e Mini (-22,92%). Unici gruppi in netto e costante aumento sono invece il gruppo Hyundai (+11,65%) grazie all’ottimo risultato di Kia (+30,46%) ed il gruppo Jaguar-Land Rover (95,18%), trascinato dal grande successo della Land Rover (+109,72%) con la Range Rover Evoque.
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