Kia Sportage GPL+: la prima con il GPL ad iniezione diretta
Manuel Morlini
In seguito al facelift che ha debuttato a Ginevra, la Kia Sportage porta al debutto una ulteriore novità, unica sul mercato: il GPL e l’iniezione diretta. Dopo aver subito un aggiornamento estetico, che ha visto una nuova calandra anteriore, nuovi fari fendinebbia, nuove luci diurne a LED, nuove finiture interne e nuove motorizzazioni, la casa coreana ha deciso di offrire anche la doppia alimentazione Benzina/GPL, aggiungendo però l’iniezione diretta i GPL in camera di combustione. Forte di un’elevata competenza nel settore dell’alimentazione a GPL, sviluppato da tempo in collaborazione con gli specialisti di BRC Gas Equipment e con una serie di modelli speciali realizzati in Corea a partire dalla Forte GPL-Hybrid, Kia ha potuto portare per prima sul mercato con la Kia Sportage GPL la soluzione avanzata dell’iniezione diretta di gas LDI (LPG Direct Injection) che migliora ulteriormente l’efficienza e quindi il risparmio legati all’utilizzo di questo carburante e riduce al minimo le emissioni nocive.
INTERNI
Gli interni hanno subito un aggiornamento nei materiali e nelle finiture. L’abitacolo offre ora un ambiente moderno con spazio più che buono per i passeggeri posteriori, anche se si viaggia in tre. Per la plancia e la parte superiore dei pannelli porta sono stati scelti nuovi materiali soft-touch e per la versione top, esordisce un’inedito rivestimento in pelle chiara per i sedili che massimizza la percezione di qualità. Debutta inoltre il nuovo cruscotto Supervision Cluster (disponibile a seconda delle versioni) che integra un display TFT da 4,2″ pollici per una lettura chiara e intuitiva, ed il nuovo schermo centrale LCD da 4,3″ pollici touchscreen, dedicato alle funzioni del Kia Media Box e da schermo per la telecamera posteriore. Nuovo anche il sistema audio Infinity Premium Sound System che dispone di amplificatore separato e 7 altoparlanti (2 tweeter, 4 midrange e un subwoofer) messi a punto per ottenere il massimo di qualità sonora all’interno dell’abitacolo. Il bagagliaio ha una capacità di 564 litri, che possono diventare 1.353 con il divanetto posteriore abbattuto.
L’indicatore del livello di GPL è stato inserito nel tunnel centrale, tra la leva del cambio e la leva del freno a mano. La soluzione non è delle migliori in quanto per vedere il livello di GPL occorre distogliere lo sguardo dalla strada, e di molto. Cosa ancora più strana è l’indicatore del livello della benzina, il quale effettua un calcolo presunto dei consumi di benzina e quindi mostra un calo del livello di carburante anche se si viaggia a GPL. Per vedere il vero livello di benzina occorre infatti riavviare la vettura, scelta davvero strana se si pensa che ormai le principali vetture bifuel offrono l’indicatore del livello del GPL integrato nel computer di bordo. Per migliorare ulteriormente il comfort è stato adottato un nuovo parabrezza isolante con struttura sandwich, dove un film antivibrazioni è inserito fra gli strati di vetro in modo da isolare maggiormente l’abitacolo e ridurre la rumorosità aerodinamica. Sono state apportate inoltre modifiche alla meccanica, tutte orientate alla riduzione dei livelli di NVH (Noise Vibration Harshness; rumori, vibrazioni, ruvidità) e alla riduzione delle vibrazioni, introducendo il sottotelaio anteriore non più imbullonato ma fissato alla scocca attraverso supporti elastici, semiassi anteriori di uguale lunghezza con l’utilizzo di un albero intermedio ed il gruppo trasmissione è ora supportato più rigidamente per impedire che si generino rumorosità e risonanze.
Ulteriori modifiche alle sospensioni hanno ottenuto il risultato di migliorare sia il comfort sia l’handling, come la nuova barra antirollio anteriore, che ammorbidisce l’assorbimento delle asperità e riduce la tendenza al sottosterzo, ed i nuovi ammortizzatori che hanno tarature per migliorare il bilanciamento e la sensazione di controllo. Modificati anche i supporti dei montanti anteriori (che ora hanno migliori caratteristiche isolanti) mentre le molle posteriori sono state leggermente irrigidite per adattarsi meglio alla marcia a pieno carico o in caso di traino. Le versioni AWD, con trazione integrale a controllo elettronico, sono identificate dal brand REBEL con tre allestimenti per tre clienti diversi: Pure, Feel e R Rebel. In questo caso la motorizzazione è il noto e apprezzato diesel 2.0 CRDi nelle versioni da 136 CV e 184 CV di potenza, sia con cambio manuale che automatico.
MOTORE, CONSUMI E PRESTAZIONI
La base di partenza è il motore 1.6 GDI a iniezione diretta di benzina che è stato opportunamente modificato nell’impianto di alimentazione, mantenendo inalterato lo schema degli iniettori in camera di combustione. Con l’impianto LDI il GPL viene iniettato direttamente in ciascun cilindro dai singoli iniettori allo stato liquido, esattamente come avviene per la benzina, e l’innovazione comporta una serie di importanti vantaggi funzionali, come la possibilità di avviare il motore direttamente a GPL (con risparmio di benzina), la riduzione drastica delle emissioni di particolato, la riduzione delle emissioni di CO2 (circa il 10% in meno), la riduzione delle emissioni di HC e CO a freddo e eliminazione della possibilità di emettere residui di gas allo scarico. La soluzione LDI si presenta quindi come un’alternativa ideale dal punto di vista ambientale e del contenimento dei costi di esercizio, a parità di caratteristiche funzionali e di prestazioni con la corrispondente versione a benzina. Di seguito il confronto tra il 1.6 GDi benzina ed il 1.6 GDI benzina/GPL: come potete notare, tutti i dati sono a favore della versione a GPL. I consumi sono (ovviamente) più alti nella versione GPL a causa del minor potere detonante del gas, ma grazie al prezzo nettamente più basso rispetto alla benzina il risparmio ci sarà.