Se Peugeot aveva stupito con i 50 km/l ottenuti con la 208 1.6 BlueHDi Diesel, Honda ha conquistato il nuovo Guinnes World Record per i consumi di carburante, con una media di 2,82 l/100 km, registrati su un tragitto di 13.498 km percorsi in 25 giorni e attraverso 24 Stati europei.
Il record è stato ottenuto utilizzando una Honda Civic Tourer equipaggiata con il motore Diesel 1.6 i-DTEC da 120 CV guidata da Fergal McGrath e Julian Warren, due membri del team European Research & Development (R&D) di Honda che hanno accettato la sfida per dimostrare la bontà di questo motore in condizioni reali.
La distanza percorsa di 13.498 km (che equivale alla distanza tra Gran Bretagna e Australia) ha previsto 9 soste di rifornimento. La Civic Tourer ha raggiunto l’incredibile media di 1.500 km percorsi con ogni pieno, per un costo complessivo di carburante di 645 euro per coprire l’intera distanza.
La partenza è avvenuta ad Aalst, in Belgio, lunedì 10 giugno, percorrendo il continente in senso orario, ritornando al punto di partenza giovedì 25 giugno. Il consumo dichiarato dalla casa per questa vettura è di 3,8 l/100 km, mentre in questo test è sceso a 2,8 l/100 km, migliorando così del 25% il dato ufficiale.
Fergal McGrath, uno dei due piloti, ha commentato:
“È stata dura, ma ci siamo divertiti moltissimo! Ed aver stabilito il nuovo record ci ha ripagati di tutta la fatica. Tale traguardo è stato possibile grazie all’impegno dell’intera squadra; desidero quindi ringraziare tutte le persone coinvolte per il lavoro e l’assistenza che ci hanno dedicato. Dopo così tanto tempo al volante, io e Julian siamo molto lieti di esser tornati alle nostre scrivanie per un po’!”
Il regolamento per battere il record
Rispetto al risultato ottenuto da Peugeot, dove la 208 ha girato a velocità costante su un apposito tracciato, equipaggiata con un alettone per migliorare l’aerodinamica e pneumatici a basso coefficiente di rotolamento a pressione specifica, l’impresa di Honda è decisamente più realistica.
In base al regolamento infatti, l’auto utilizzata per l’impresa doveva essere un modello di serie sotto ogni aspetto per riprodurre le condizioni “reali”, senza altre modifiche.
I rifornimenti sono stati effettuati presso normali stazioni di servizio, in cui si è sempre fatto il pieno di carburante per garantire che il peso non venisse sfruttato come un vantaggio.
Inoltre, gli pneumatici erano gonfiati alle pressioni raccomandate dal libretto e le ruote allineate secondo le specifiche di fabbrica, in modo tale da avere una vettura di un normale acquirente.
Tutti questi aspetti sono stati valutati da testimoni indipendenti dall’inizio alla fine del tentativo.
Lo stile di guida
Il team, composto da due piloti amatoriali, ha voluto dimostrare che con semplici tecniche di guida chiunque potrebbe raggiungere consumi di carburante bassi come in questo test, attuando una pianificazione attenta e ragionata della strada da percorrere, con una guida fluida e coerente senza brusche accelerazioni o frenate.
La velocità di guida è sempre stata entro i limiti previsti per legge e in linea con le condizioni del traffico.
La conquista del Guinnes
Basato su linee guida rigorose e severe, la conquista del titolo del Guinnes World Record prevedeva che la vettura attraversasse ciascuno dei 24 Paesi specificati, raccogliendo una serie di prove tra cui un registro di carburante/chilometraggio, letture GPS, video, fotografie e firme di testimoni indipendenti a conferma di quanto avvenuto.
Per garantire l’accurato monitoraggio del viaggio, del tempo e della distanza percorsa, sulla vettura è stato installato un dispositivo di rilevamento fornito da TRACKER, società esperta di gestione telematica delle flotte e di recupero dei veicoli rubati.