L’undicesima tappa del Campionato Mondiale di Formula 1 è il GP di Ungheria, con un circuito molto stretto ed ostico per i sorpassi. Malgrado tale premessa la gara è stata altamente spettacolare, mostrando la vera essenza del motorsport. I colpi di scena non sono di certo mancati, regalati anche dal meteo incerto e molto variabile. La gara è iniziata subito dopo un violentissimo acquazzone che ha “pulito” la pista, ed è finita con il sole e con il regime di asciutto. Il vincitore di questa difficilissima gara è stato un ineccepibile Daniel Ricciardo su Red Bull. Il pilota Australiano ha nuovamente dimostrato tutta la sua classe grazie a strepitosi sorpassi ed una guida precisa e pulita anche durante la fase bagnata della corsa. Ma è nel finale che ha mostrato i muscoli, superando con decisione Lewis Hamilton e a soli due giri dalla fine Fernando Alonso, autore di una gara eroica quanto sensazionale. Questo podio sarà ricordato per molto tempo dallo spagnolo perché è riuscito a tenere dietro di se le due Mercedes pur avendo gomme molto deteriorate ed una macchina nettamente inferiore. La tattica di gara della scuderia Ferrari ha avuto successo, anche se c’è grande rammarico per una vittoria sfiorata davvero per poco. Terza ed ultima posizione del podio per un combattente Lewis Hamilton su Mercedes, per il quale non conta partire dalla pit lane e fare pure un testacoda, perchè arriverà sempre e comunque sul podio. La gara di Hamilton è stata un tripudio di sorpassi e di manovre al limite con l’unico neo del sorpasso subito all’esterno da Ricciardo che però aveva gomme più fresche.
Quarta posizione per Nico Rosberg che malgrado i pronostici favorevoli è stato artefice di alcuni errori che hanno condizionato la prestazione globale. Il pilota tedesco è stato poco incisivo nelle prime fasi della gara, mentre alla fine si è scatenando mostrando un passo gara incredibile girando quasi 4 secondi più forte del compagno di scuderia. Quinta posizione per Felipe Massa che riesce a salvare la propria prestazione grazie ad una azzeccata strategia di gara che ha saputo cogliere i momenti migliori per i cambi gomma, seguito da un ritrovato Kimi Raikkonen, artefice di un duello incredibile con Sebastian Vettel, dove quest’ultimo ha avuto la peggio. Il campione del mondo Sebastian Vettel invece ha condotto una gara brillante quanto disastrosa. Il tedesco aveva una vettura molto ben bilanciata e con un ottimo passo gara. Complice un grave errore però che gli ha procurato un testacoda in pieno rettilineo, è riuscito a conquistare solo la settima posizione, senza effettuare altri sorpassi e senza quella foga che ci ha abituati a vedere. Gara da dimenticare invece per Lotus-Renault e McLaren, scuderie che non riescono ad emergere e mostrare il loro potenziale come l’anno passato.
L’assurdo ordine di scuderia per Hamilton
Il GP di Ungheria rimarrà impresso nei cuori di tutti i tifosi della F1 non solo grazie allo spettacolo unico, ma anche a causa dello spiacevole per non dire assurdo ordine di scuderia di Mercedes. Il team tedesco infatti ha “invitato” prima con frasi vaghe come “non perdere tempo a battagliare con Rosberg, lascialo passare perchè deve rientrare ai box” fino al più sfacciato e diretto “Lewis lascia passare Rosberg”. Tutto questo potrebbe avere un senso se fossimo nelle ultime gare del mondiale, se Hamilton non potesse più lottare per vincerlo e se Ricciardo avesse un totale di punti tale da impensierire Rosberg. La cosa assurda invece è che siamo a metà mondiale e che Hamilton ha tutto il diritto di giocarsi il mondiale avendo meno di 15 punti di ritardo dal compagno tedesco. Inoltre, l’ordine è arrivato quando Rosberg girava con tempi leggermente più lenti di Lewis e il distacco era di oltre un secondo. Per questo il rifiuto del piota inglese di obbedire all’ordine e far passare Rosberg, ma soprattutto il suo silenzio radio durante la corsa, è stato accolto da tutti i tifosi come un grande segno di sportività d’altri tempi e, secondo noi, Lewis ha fatto davvero bene ad ignorare il team radio, a tener testa a Rosberg e a dargli il benservito negli ultimi giri accompagnando la sua monoposto sull’erba durante l’unico tentativo di sorpasso da parte di Rosberg (con gomme nuove rispetto a Lewis). Se sei un campione e hai una vettura nettamente superiore, fai un sorpasso da campione, non ti limiti a chiedere di essere lasciato passare. Punto.
Al di la di questo spiacevole inconveniente che ha acceso molti malumori all’interno del team tedesco, questo gran premio di Ungheria ha dato davvero spettacolo, grazie ai numerosi errori che hanno provocato incidenti spettacolari e alla voglia di vincere dei piloti. Numerosi i testacoda con altrettante entrate della safety car che ha permesso ai commissari di sgomberare la pista dalle vetture incidentate e quindi riportare alla normalità il circuito. Questa è la seconda gara consecutiva in cui la Formula 1 è riuscita a far parlare di se come ai vecchi tempi, dove lo spettacolo era all’ordine di “gran premio”. Questa gara spettacolare chiude la prima parte di campionato, la prossima tappa è il 24 agosto in Belgio sullo strepitoso circuito di SPA, uno dei pochi tempi rimasti della vera Formula 1.
GP DI UNGHERIA DI FORMULA 1 – ORDINE DI ARRIVO
P | N | Pilota | Team | Giri | Tempi | Gr | Pti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | 70 | 1:53:05.058 | 4 | 25 |
2 | 14 | Fernando Alonso | Ferrari | 70 | +5.2 secs | 5 | 18 |
3 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | 70 | +5.8 secs | 22 | 15 |
4 | 6 | Nico Rosberg | Mercedes | 70 | +6.3 secs | 1 | 12 |
5 | 19 | Felipe Massa | Williams-Mercedes | 70 | +29.8 secs | 6 | 10 |
6 | 7 | Kimi Räikkönen | Ferrari | 70 | +31.4 secs | 16 | 8 |
7 | 1 | Sebastian Vettel | Red Bull | 70 | +40.9 secs | 2 | 6 |
8 | 77 | Valtteri Bottas | Williams-Mercedes | 70 | +41.3 secs | 3 | 4 |
9 | 25 | Jean-Eric Vergne | STR-Renault | 70 | +58.5 secs | 8 | 2 |
10 | 22 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | 70 | +67.2 secs | 7 | 1 |
11 | 99 | Adrian Sutil | Sauber-Ferrari | 70 | +68.1 secs | 11 | |
12 | 20 | Kevin Magnussen | McLaren-Mercedes | 70 | +78.4 secs | 21 | |
13 | 13 | Pastor Maldonado | Lotus-Renault | 70 | +84.0 secs | 20 | |
14 | 26 | Daniil Kvyat | STR-Renault | 69 | +1 Lap | 10 | |
15 | 17 | Jules Bianchi | Marussia-Ferrari | 69 | +1 Lap | 15 | |
16 | 4 | Max Chilton | Marussia-Ferrari | 69 | +1 Lap | 18 | |
Ret | 21 | Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | 32 | ERS | 13 | |
Ret | 10 | Kamui Kobayashi | Caterham-Renault | 24 | Fuel system | 17 | |
Ret | 11 | Sergio Perez | Force India | 22 | Accident | 12 | |
Ret | 27 | Nico Hulkenberg | Force India | 14 | Accident | 9 | |
Ret | 8 | Romain Grosjean | Lotus-Renault | 10 | Accident | 14 | |
Ret | 9 | Marcus Ericsson | Caterham-Renault | 7 | Accident | 19 |
CLASSIFICA PILOTI – FORMULA 1 2014
Po | Pilota | Nazionalità | Team | Punti |
---|---|---|---|---|
1 | Nico Rosberg | German | Mercedes | 202 |
2 | Lewis Hamilton | British | Mercedes | 191 |
3 | Daniel Ricciardo | Australian | Red Bull Racing-Renault | 131 |
4 | Fernando Alonso | Spanish | Ferrari | 115 |
5 | Valtteri Bottas | Finnish | Williams-Mercedes | 95 |
6 | Sebastian Vettel | German | Red Bull Racing-Renault | 88 |
7 | Nico Hulkenberg | German | Force India-Mercedes | 69 |
8 | Jenson Button | British | McLaren-Mercedes | 60 |
9 | Felipe Massa | Brazilian | Williams-Mercedes | 40 |
10 | Kevin Magnussen | Danish | McLaren-Mercedes | 37 |
11 | Sergio Perez | Mexican | Force India-Mercedes | 29 |
12 | Kimi Räikkönen | Finnish | Ferrari | 27 |
13 | Jean-Eric Vergne | French | STR-Renault | 11 |
14 | Romain Grosjean | French | Lotus-Renault | 8 |
15 | Daniil Kvyat | Russian | STR-Renault | 6 |
16 | Jules Bianchi | French | Marussia-Ferrari | 2 |
17 | Adrian Sutil | German | Sauber-Ferrari | 0 |
CLASSIFICA COSTRUTTORI – FORMULA 1 2014
Pos | Team | Punti |
---|---|---|
1 | Mercedes | 393 |
2 | Red Bull Racing-Renault | 219 |
3 | Ferrari | 142 |
4 | Williams-Mercedes | 135 |
5 | Force India-Mercedes | 98 |
6 | McLaren-Mercedes | 97 |
7 | STR-Renault | 17 |
8 | Lotus-Renault | 8 |
9 | Marussia-Ferrari | 2 |
10 | Sauber-Ferrari | 0 |