La scelta di commercializzare le vetture Chrysler con il brand Fiat è stata adottata in quanto Fiat ha 700 concessionarie in america latina, di cui 550 in Brasile, con una quota di mercato del 22,3%. Chrysler invece, possiede solo 35 concessionarie su tutto il territorio, con una quota di mercato molto bassa.
LA SCALATA AL 51% DI CHRYSLER:
Fiat ha ottenuto la quota del 20% di Chrysler nel giugno del 2009, quando la società statunitense emerse dalla bancarotta. In cambio Fiat ha accettato di condividere tecnologia, sistemi e gestione di Chrysler. La quota è salita al 25% a gennaio 2011, dopo che Chrysler ha ricevuto l’approvazione per la produzione negli stati uniti di un motore basato sulla famiglia “FIRE” di Fiat.
In seguito, Fiat salirà al 30% di Chrysler grazie all’esportazione di veicoli Chrysler per un valore di 1.5 miliardi di dollari al di fuori del mercato nordamericano e alla vendita di vetture Crysler nel mercato sudamericano.
Fiat si aspetta di ricevere un ulteriore 5% dato che Chrysler inizierà ad assemblare negli Stati uniti una vettura di derivazione Fiat in grado di percorrere 40 miglia per gallone, altro vincolo posto per la scalata al costruttore americano. In questo modo, Fiat salirebbe al 35% di Chrysler.
Per arrivare al 51% di Chrysler, Fiat ha un’opzione per acquistare il restante 16% pagando 1,14 miliardi di dollari se riesce ad acquisire Chrysler entro il 2011 e dopo aver rimborsato i prestiti ricevuti dal governo canadese e statunitense. Nel caso in cui Fiat arrivasse ad acquisire il 51% di Chrysler nel 2012, dovrà pagare 1,37 miliardi di dollari.
Fonte|Autonews