La notizia è stata ufficializzata da Repubblica: Fiat ha la possibilità di salire al 70% di Chrysler. Il dato emerge dalla documentazione inviata dalla casa automobilistica di Detroit alla Sec, la società di controllo sulla Borsa degli Stati Uniti. Dal documento si evince infatti che la Fiat potrà rilevare la restante quota di Chrysler che ora appartiene al Tesoro Usa, nei 12 mesi successivi al rimborso dei prestiti governativi. Fiat ha già annunciato un accordo per salire al 46% di Chrysler dall’attuale 30% entro giugno. Il Tesoro americano possiede l’8,6% di Chrysler e Fiat può aggiudicarsi un ulteriore 5% con il lancio di un’auto Chrysler a basso impatto ambientale. Fiat possiede inoltre un’opzione per rilevare una quota pari all’8% dal fondo della Uaw, il sindacato americano dei metalmeccanici, opzione esercitabile dal primo luglio del 2012 al 31 dicembre del 2016. Nella documentazione trasmessa alla Sec, viene inoltre ricordato che Fiat potrà nominare la maggioranza del board Chrysler e che è necessario almeno un voto favorevole del Lingotto su decisioni rilevanti come la vendita o il passaggio di asset e investimenti o spese superiori a 250 milioni di dollari. L’acquisizione di Chrysler da parte di Fiat ha quindi un futuro sempre più solido.
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