Tecnologia in auto: Rescue, una app per smartphone come scatola nera
Jun04

Tecnologia in auto: Rescue, una app per smartphone come scatola nera

L’adozione della scatola nera sulle vetture ha acceso un forte dibattito tra automobilisti e assicurazioni, in quanto non sono ben chiari i benefici ma soprattutto chi debba sostenere i costi per l’installazione. A tutto questo però vi è un rimedio efficiente. Ghigo Capasso, architetto fiorentino ed ex pilota Alfa Romeo negli anni ’70, ha ideato la più piccola ed economica scatola nera presente in commercio e che già ognuno di noi possiede: lo smartphone o telefonino che dir si voglia. Capasso, insieme al suo team, ha ideato una applicazione chiamata “Rescue” per telefoni cellulari in grado di sostituire al 100% una scatola nera ed in grado di offrire anche un soccorso immediato e preciso. Il funzionamento di questa app scatola nera è semplice quanto geniale. Quando il telefonino cade o subisce un forte urto, dopo pochi secondi (per evitare falsi allarmi) parte il suono di una sirena dal telefonino. In seguito il telefono attiva vivavoce e telecamera per registrare tutto quello che accade dopo l’urto. Il vivavoce permetterà di chiamare i contatti prestabiliti in modo veloce ed inoltre invia un sms con i dati precisi della propria posizione tramite Google Maps. Se la vittima è priva di sensi, immobilizzata o non è in grado di parlare, il telefono “capisce” che la vittima non è in grado di parlare e provvede automaticamente a dare le indicazioni necessarie per i soccorsi. In caso d’incidente stradale lo smartphone provvederà a memorizzare tutto quel che servirà all’assicurazione, come diagrammi di impatto, frenata, velocità dei veicoli coinvolti, posizione e abitudini di guida e qualunque cosa possa spiegare la dinamica dell’incidente.     La nascita di Rescue, l’applicazione per smartphone come scatola nera L’applicazione si chiama Rescue, come la start-up italo-israeliana che l’ha brevettata. Ghigo Capasso, presidente dell’azienda che ha ideato l’applicazione, ha studiato un complicato algoritmo e messo a punto una versione più efficiente della scatola nera, impiegando otto mesi di lavoro ed un milione e mezzo d’investimento. L’algoritmo di Capasso è sottoposto in questi giorni a Samsung, Vodafone e Motorola. Capasso commenta così la sua invenzione: “L’applicazione è riservata per ora solo ai sistemi Android. Ha già superato i crash test e nasce per chi guida, ma è adattabile ad altre situazioni, perché sa valutare qualsiasi pericolo e agisce di conseguenza anche quando il telefonino è spento. È un salvavita per motociclisti, ciclisti, pedoni, sciatori, escursionisti e molto altro. Con un lettore vocale, basta la parola “aiuto” e può salvare una donna che passeggia da sola in un parco”. L’invenzione di Ghigo Capasso è l’ultima novità della Silicon Valley israeliana, il paese al mondo con la più alta densità di società informatiche dopo gli Usa dove si investe...

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Fiat TwinAir: in futuro 105 CV e metano
Jun02

Fiat TwinAir: in futuro 105 CV e metano

Fra pochi mesi Fiat introdurrà nella propria gamma motori due nuove varianti del piccolo bicilindrico TwinAir. Le nuove versioni saranno da 80 CV e da 105 CV, la quale sarà la più potente della gamma TwinAir. La prima vettura ad ospitare la versione da 105 CV sarà la Fiat 500L, mentre la versione da 80 CV sarà utilizzata per le versioni Bifuel con doppia alimentazione metano/benzina e debutterà sulla nuova Fiat Panda a settembre, offrendo una vettura in grado di avere consumi ridotti e prestazioni elevate. Nel 2013 la versione a metano debutterà anche su altri modelli della gamma, come sulla Fiat 500L Natural Power. Tutte le future Fiat a metano manterranno la capacità del serbatoio del carburante pari a quella delle versioni a benzina, rinunciando alla riduzione del bollo in favore di una maggiore autonomia complessiva. Ci sarebbe inoltre una ulteriore variante di questo bicilindrico, ovvero la variante ibrida. Dalle informazioni rilasciate da Fiat, il TwinAir ibrido avrebbe un consumo inferiore ai 4 l/100 km con emissioni di CO2 pari a 80 g/km. Le emissioni scenderebbero a 69 g/km abbinando il metano alla propulsione elettrica, soluzione davvero innovativa e dai bassi costi di gestione. Quest’ultima variante per ora non è nei piani concreti di Fiat, anche se versioni ibride su piccole vetture esistono già, come Toyota Yaris e Honda...

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