Auto elettriche: nuove batterie più efficienti da Volkswagen
Le vetture elettriche stanno dimostrando che possono essere una valida alternativa alla auto tradizionali alimentate a combustibili fossili, grazie alle ottime prestazioni, ai bassi costi dell’energia elettrica e alle emissioni ridotte a zero. Il punto debole di queste vetture (per ora) è l’autonomia che, nel migliore dei casi, può arrivare a soli 200 km dichiarati dalle case, chilometri che nell’utilizzo quotidiano non vanno però oltre i 130 km effettivi. L’unica vettura che ad oggi permette un utilizzo ottimale e libero dal pensiero di rimanere senza ricarica è la Tesla Model S, vettura che offre fino a 508 km di autonomia e prestazioni impressionanti, ma ovviamente ad un prezzo proibitivo per la maggior parte degli automobilisti. Tolta la Tesla quindi, ad oggi non ci sono vetture che permettano un utilizzo quotidiano ad un prezzo accessibile. Inoltre il pacco batterie è l’elemento che fa lievitare il costo delle vetture elettriche, tanto da vedere una semplice Volkswagen e-Up! al prezzo di 29.000 euro (grazie agli incentivi) e la BMW i3 che abbiamo provato su strada a circa 46.000 euro, prezzi comunque alti se pensiamo alla tipologia di vetture e se pensiamo al costo di una Up! alimentata a metano. Nel caso in cui si riuscisse però ad ottenere batterie a costi ridotti e con un’autonomia di 300 km o più, paragonabile con Metano e GPL ad esempio, le cose cambierebbero radicalmente e le auto elettriche diventerebbero più appetibili per tutti gli utenti e tutte le tasche, aprendo le porte ad un nuovo mercato con un’espansione senza precedenti. Per questi motivi, Volkswagen ha investito molto nella ricerca di una nuova tipologia di batterie più efficiente e meno costosa. Secondo il Telegraph, Volkswagen avrebbe trovato, in collaborazione con Sanyo, un’inedita tipologia di batterie in grado di offrire un livello di energia di tre o quattro volte superiore alle batterie attuali mantenendo le stesse dimensioni e gli stessi ingombri di quelle attuali. I test sarebbero stati svolti con batterie da 24 kWh fino a 37 kWh, ma sarebbero in fase di test e sviluppo anche batterie da 80 kWh, sempre con gli stessi ingombri, le quali garantirebbero alla e-Up! un’autonomia di oltre 600 km o di circa 550 km per una Volkswagen e-Golf. Da ricerche di mercato però è emerso che la seconda vettura è utilizzata per piccoli spostamenti urbani e l’autonomia di 200 km è quella che i clienti chiedono. Queste nuove batterie potrebbero essere utilizzate per diminuire gli ingombri, diminuire il peso e di conseguenza la quantità di Litio, abbassando il costo delle vetture ed offrendo solo 200 km di autonomia. Queste notizie non sono state ancora ufficializzate, ma è ormai assodato che il...
Citroen: nuovo 2.0 BlueHDi 180 CV per Citroen DS5
Se per la Citroen C4 la casa francese ha portato al debutto il nuovo 3 cilindri e-THP, per la Citroen DS5 introduce il nuovo motore Diesel 2.0 BlueHDi CA6 da 180 CV e 400 Nm di coppia, in grado di rispettare la norma Euro 6. Questo nuovo motore offre 20 CV in più rispetto alla generazione precedente grazie a un nuovo turbo a geometria variabile e all’aumento delle pressioni di sovralimentazione e combustione. Per diminuire i consumi è stata inserita una nuova pompa dell’olio, sono stati diminuiti gli attriti interni, la coppa dell’olio è stata alleggerita utilizzando materiali compositi ed è stata adottata una nuova testata con collettore di aspirazione dell’aria integrato, ottenendo un consumo medio dichiarato di 4,4 l/100 km (quasi 23 km/l). Per diminuire le emissioni è stato inserito il sistema Stop&Start di ultima generazione ed il sistema di scarico è costituito dal catalizzatore di ossidazione installato all’uscita del motore, per eliminare gli idrocarburi (HC) e il monossido di carbonio (CO) prodotti dalla combustione. Inoltre è costituito da un modulo SCR (selective catalytic reduction), posizionato a monte del filtro antiparticolato, per trasformare fino al 90% degli ossidi d’azoto (NOx) in vapore acqueo (H2O) e in azoto (N2) grazie all’iniezione di Adblue (urea), entrambi innocui, e del filtro antiparticolato con additivo, installato in anteprima mondiale nel 2000 dal gruppo PSA Peugeot Citroën, per eliminare fino al 99,9% del particolato. Il catalizzatore SCR posizionato a monte del filtro antiparticolato è l’unico dispositivo di post trattamento capace di ridurre fino al 90% le emissioni di NOx, e al 4% le emissioni di CO2, con 114 g/km. L’Adblue è stoccato in un serbatoio da 17 litri, installato nella parte posteriore del veicolo, che permette un’autonomia di 20.000 km. Il riempimento si effettua facilmente dal bocchettone del serbatoio, accessibile dal bagagliaio. La Citroen DS5 non ha beneficiato solo di questo nuovo motore, ma anche di nuovi ammortizzatori con tecnologia PLV e di un nuovo cambio automatico a 6 marce. I nuovi ammortizzatori con tecnologia PLV permettono di attenuare le imperfezioni della strada e ridurre i sobbalzi, aumentando allo stesso tempo il comfort di marcia. La tecnologia PLV (preloaded linear valve) è una tecnologia progressiva che assicura una migliore fluidità alla compensazione degli sforzi nell’ammortizzatore. L’ultima generazione del cambio automatico a 6 marce invece riduce i regimi di funzionamento del motore grazie a un adattamento delle demoltiplicazioni più ampia, per mantenere le prestazioni allo spunto e ridurre il regime motore a velocità più elevata. La Citroen DS5 equipaggiata con questo nuovo propulsore 2.0 BlueHDi da 180 CV è già ordinabile e sarà disponibile nelle concessionarie da marzo 2014 nelle versioni Chic, So Chic, Sport Chic e Business, con un prezzo che parte da 35.150 euro. IMMAGINI MOTORE CITROEN 2.0 BlueHDi 180 CV [Show as...
Citroen: nuovo 3 cilindri e-THP per Citroen C4
Citroen introduce un nuovo motore benzina a 3 cilindri e-THP per la Citroen C4, progettato per diminuire consumi ed emissioni e rispettare la normativa Euro 6. Per la Citroen C4 la casa francese introduce un motore benzina 1.2 litri 3 cilindri Turbo e-THP da 130 CV e 230 Nm di coppia disponibile a 1.750 giri/min, primo motore benzina del gruppo PSA (Peugeot Citroen) a rispettare la norma Euro 6 con emissioni pari a 110 g/km e consumo medio dichiarato di 4,8 l/100 km (circa 21 km/l). Questo nuovo 3 cilindri permette di ridurre le emissioni di CO2 del 23 % (110 g/km invece di 143 g/km) rispetto ai motori attuali a 4 cilindri e, grazie al turbocompressore di nuova generazione, offre il 95% della coppia disponibile a partire da 1500 giri/min, fino a 3500 giri/min. La combustione è stata ottimizzata adottando l’iniezione diretta e migliorando la posizione degli iniettori, la forma del getto (con tecnologia laser), la gestione delle iniezioni (fino a 3 iniezioni possibili per combustione) e la pressione d’iniezione (fino a 200 bar), ottenendo una diffusione ottimale della benzina nella camera di combustione. I consumi e le emissioni di gas inquinanti sono stati drasticamente ridotti, grazie all’ottimizzazione della fluidodinamica all’interno della camera di combustione e della regolazione variabile all’aspirazione e allo scarico. Inoltre, la testata è composta da una lega Alluminio e Rame con collettore di scarico integrato, carter pressofuso e albero motore in acciaio invece della ghisa. Infine, le bielle sono rafforzate con acciaio ad elevate caratteristiche meccaniche per sopportare pressioni di combustione eccezionali. La Citroen C4 equipaggiata con questo nuovo 1.2 3 cilindri e-THP Turbo da 130 CV è ordinabile da marzo 2014 negli allestimenti Seduction e Exclusive, con un prezzo di partenza di 21.200 euro. IMMAGINI MOTORE CITROEN 3 CILINDRI e-THP 130 CV [Show as...
Auto elettriche: una nuova tecnologia diminuirà tempi di ricarica e costi
Il mondo dei veicoli elettrici, già ampiamente sviluppato in campo industriale (vedi muletti, golf car ecc.), è in continuo fermento, soprattutto in campo automotive, dove le auto elettriche stanno ottenendo un buon successo in un settore “intoccabile” sino a qualche anno fa. Un gruppo di ricercatori dell’università di Chalmers – Gotheborg (Svezia), conosciuta a livello internazionale per le sue attività di ricerca ed innovazione in moltissimi campi, ha ideato un nuovo sistema di ricarica delle batterie che integra motore elettrico e caricatore delle batterie in un’unico elemento. Il professor Saeid Haghbin, ingegnere elettrico, ha intrapreso i suoi studi di dottorato al fine di sviluppare un caricatore ottimale per veicoli elettrici, in quanto i tempi di ricarica e la tecnologia con cui sono costruite le batterie, sono attualmente il punto debole di queste vetture. Il risultato, come anticipato precedentemente, è un nuovo sistema integrato ad alta potenza che unisce in un’unico elemento il motore elettrico e il caricatore delle batterie, in cui è stato introdotto un nuovo metodo di trasferimento della potenza che comprende un nuovo componente chiamato “trasformatore rotante”. Haghbin spiega: “Lo scenario ideale, sarebbe quello di avere un caricabatterie abbastanza potente da ricaricare un veicolo in soli 5-10 minuti, ma questo avrebbe un costo di circa 80.000 euro, cioè più del valore della vettura stessa. La domanda che ci siamo posti è stata: come possiamo ridurre le dimensioni, il peso e il prezzo del caricabatterie di bordo?” Dato che il motore elettrico e l’inverter non vengono utilizzati durante la ricarica delle batterie, i ricercatori hanno esaminato la possibilità di integrare entrambi nel circuito di ricarica e di progettare una sorta di motore integrato al caricabatterie. In altre parole, è possibile utilizzare il motore e l’inverter nel circuito di carica, per aumentare la potenza di caricamento ad un costo inferiore? “Invece di avere un caricabatterie a parte” prosegue Haghbin, “abbiamo introdotto un nuovo elemento per il trasferimento di potenza, il “Trasformatore Rotante”, il quale è stato sviluppato per il trasferire energia elettrica durante la rotazione. La batteria viene caricata tramite il trasformatore ed un motore elettrico bifase appositamente progettato per questo scopo”. Questa nuova concezione di caricabatterie integrato è ancora in fase sperimentale e saranno necessari ulteriori studi e sperimentazioni per ottenere un sistema efficiente e ottimale. Dagli studi iniziali è emerso che questa tecnologia, rispetto ai caricatori attuali, diminuisce i tempi di ricarica delle batterie da 8 a 2 ore e diminuisce il costo di oltre 2.000 euro. Il sistema è stato brevettato dall’università di Chalmers a livello mondiale e la casa automobilistica Volvo si è dimostrata interessata a questa tecnologia, che sarà inserita sulle proprie vetture, sia elettriche che...
Fiat 500L: debutta il sistema di frenata automatica “City Brake Control”
Da oggi sulla Fiat 500L è disponibile l’innovativo “City Brake Control”, sistema di sicurezza attiva che riconosce la presenza di altri veicoli o di ostacoli di fronte alla vettura e frena automaticamente nel caso in cui il guidatore non intervenga direttamente per evitare la collisione. Il sistema City Brake Control è stato pensato per supportare la guida nel traffico cittadino ed è sempre in funzione quando la velocità della Fiat 500L è compresa tra 5 e 30 km/h. Il sistema si attiva automaticamente ad ogni accensione dell’auto, ma può essere disattivato e riattivato tramite il menu del display centrale. Il sistema impiega un sensore laser posto sulla parte superiore centrale del parabrezza, il quale dialoga con il sistema ESC (Electronic Stability Control). A seconda di alcuni parametri come condizioni del fondo stradale, dinamica e traiettoria dei veicoli, scenario degli ostacoli, stato degli pneumatici, l’intervento del sistema può evitare completamente l’urto (“Collision Avoidance”) o ridurne le conseguenze (“Collision Mitigation”), sempre ad una velocità massima di 30 km/h. Il “City Brake Control” inoltre integra tre funzioni aggiuntive: l’Automatic Emergency Braking (AEB), il Prefill ed il Brake Assist. Il primo, pur rispettando la volontà del guidatore e lasciandogli il pieno controllo della vettura, entra in azione con una frenata d’emergenza quando l’impatto sembra ormai inevitabile ed il guidatore non è ancora riuscito a reagire. Invece, la funzionalità “Prefill” precarica il sistema frenante al fine di consentire una risposta più pronta sia quando interviene l’Automatic Emergency Braking sia in caso di frenata da parte del guidatore. Infine, il Brake Assist riconosce le situazioni di emergenza e modifica la risposta al pedale freno per una frenata ancora più pronta. Il nuovo sistema è offerto come optional sugli allestimenti Pop Star, Easy e Lounge, al prezzo di 250 euro (IVA inclusa), aggiungendosi ai numerosi e avanzati sistemi che permettono alla Fiat 500L (l’abbiamo provata su strada) di essere una vettura molto sicura come ha dimostrato la recente assegnazione delle prestigiose 5 stelle Euro NCAP con un punteggio globale di 83/100, ottenuto grazie al 94% per la protezione degli adulti, il 78% per quella dei bambini, il 65% per quella del pedone e 71% per i sistemi di assistenza alla guida. [Show as slideshow] 1 2 ... 4...
Batterie al Litio: un algoritmo le renderà più efficienti
Con il prezzo dei carburanti fossili alle stelle e l’aumentare delle vetture elettriche o ibride, le batterie iniziano ad essere il nodo cruciale per capire se l’elettrico sarà davvero la nuova propulsione delle automobili degli anni a venire. Le batterie ad oggi più utilizzate sono le batterie agli ioni di Litio, tecnologia utilizzata per le notevoli prestazioni in termini di immagazzinamento e ricarica che però ha un grande difetto, come costi enormi e scarsità del metallo unito alla difficoltà di estrazione. Per questi motivi si cerca di ottimizzare e rendere sempre più prestazionali le batterie al Litio e alcuni ricercatori della University of California di San Diego, negli Stati Uniti, hanno elaborato un nuovo algoritmo che fornisce maggiori indicazioni sull’esatto comportamento degli ioni di litio. Il comportamento degli ioni di litio ha costretto fino ad oggi i tecnici dell’industria dell’automotive a sovradimensionare le batterie, con grandi dimensioni per aumentare la capacità ma con un grande peso. Il Professor Miroslav Krstic ed il suo gruppo di ricercatori hanno affermato che se si potesse conoscere con maggiore accuratezza quanto accede esattamente dentro le celle, allora si avrebbe la possibilità di aumentare le prestazioni delle batterie, riducendo le dimensioni delle batterie stesse, con un ovvia diminuzione del peso, degli ingombri e dei costi. Per queste ragioni hanno sviluppato un algoritmo che permette di diminuire i costi fino al 25%, diminuendo le dimensioni del pacco batterie e dei tempi di ricarica del 50%. Questa tecnologia deve ancora essere sviluppata e perfezionata, ma partner del calibro di Bosch e Cobasys stanno collaborando a tale progetto e nei prossimi tre anni vedremo i...