Test Drive: Nuova MINI Cooper S, evoluzione Darwiniana
Quando Charles Darwin compose “le origini delle specie” certo non pensava che anche la nuova MINI Cooper S potesse entrarci con un capitolo dedicato. E invece, a quanto pare, i posteri dovranno rimettere mano ai calamai e cominciare a scrivere… Mi affaccio alla finestra e lei è li, in attesa, vestita di un nero profondo e di un’elegante copricapo bianco, impreziosita con grandi orecchini bianco perla e un’espressione stampata addosso quasi sorniona, che sembra chiamarmi a lei come una ragazza che, ormai stufa di aspettare, batte il tacco a terra come monito al suo ritardatario cavaliere. Decido quindi di non indugiare oltre per non irritare la dolce signorina e scendo velocemente. Avvicinandomi, noto subito come basti uno sguardo per capire come tutto appare chiaramente MINI (ah giusto, si tratta di un’auto), e lei, erede delle ultime serie R, e ancor più storicamente dell’iconica vettura di Issigonis, la nuova Mini Cooper S, mi sta aspettando per dimostrami quale gradino dell’evoluzione della specie è stato raggiunto. Nuova architettura La nuova MINI Cooper S, che i vertici ingegneristici Mini chiamano con il codice progetto F56, non è solo un mero restyling della vecchia R56, ma nasconde molto di più sotto la nera lamiera: essa infatti ora e’ strettamente imparentata con le nuove vetture BMW, dalle quali trae il telaio modulare e una serie tutta nuova di motori. Solo per citare alcune delle novità introdotte dal nuovo albero genealogico, Mini ora offre finalmente un mix di motori a tre e quattro cilindri nuovi di zecca e tecnologicamente raffinati, con i motori benzina dotati di tecnologia TwinPower Turbo, sovralimentazione tramite turbocompressore, iniezione diretta di benzina HPI e doppio VANOS e VALVETRONIC sui modelli ad alte prestazioni, mentre per i propulsori a ciclo Diesel, un must have di turbocompressione ed iniezione diretta con iniettori di quarta generazione. Pare che con l’evoluzione arrivi anche l’aumento di stazza, e anche la nuova Mini cresce e diventa adulta, allungandosi di 98 millimetri, allargandosi di 44, e diventando 7 millimetri più alta rispetto alla generazione precedente, incrementando anche passo (28mm) è carreggiata (42 millimetri all’anteriore e 34 al posteriore). Interni evoluti, ma fedeli al dna Le premesse dunque cominciano a intrigarmi e ormai vicino alla preda cerco deciso e trepidante nelle tasche, trovando la chiave, e premendo il pulsante di apertura ancora lontano, mi accorgo con stupore che funziona già a distanze molto più elevate della vecchia generazione senza problemi. Iniziamo col piede giusto. Tiro la maniglia ed entro… mi sento a casa: tutto ricorda molto bene anche qui il classico stile e canone Mini, ma qualcosa ora appare “diverso”: l’imponente cruscotto ora cresciuto e anabolizzato nei dettagli, possiede ancora l’impostazione...
Alpine Premiere Edition: al via i preordini della sportiva francese
Alpine apre le prenotazioni della Alpine Première Edition, serie Limitata della sportiva francese in 1955 esemplari numerati, numerazione in omaggio alla data di creazione del Marchio da parte di Jean Rédélé. Nata nel 1955, l’Alpine – chiamata anche Alpine Renault – è una casa automobilistica francese specializzata nella costruzione di auto sportive, entrata nell’orbita Renault nel 1973. Dopo numerosi successi nelle competizioni europee e mondiali, l’Alpine chiuse i battenti nel 1995 ma Carlos Ghosn, amministratore delegato di Renault, è fortemente convinto che una sua rinascita avrebbe un notevole successo. Michael van der Sande, Direttore Generale di Alpine, non nasconde l’interesse da parte degli appassionati: “Alpine è un’auto che ha segnato la cultura automobilistica con la sua eleganza, la sua agilità ed i suoi successi nel motorsport. Dal momento in cui abbiamo annunciato il ritorno di Alpine, abbiamo ricevuto numerose manifestazioni di interesse da tutto il mondo per la nostra nuova auto di serie e abbiamo deciso di aprire in anteprima le prenotazioni per gli appassionati delle auto sportive. Questa Première Edition è costituita dai primi veicoli che usciranno dalla fabbrica e noi vogliamo sottolineare questo evento offrendo la possibilità ai fan di Alpine di scegliere il numero della loro auto” Peso ridotto e motore posteriore-centrale Nonostante sia ancora tutto segreto, si può dire senza troppi giri di parole che questa Alpine sarà la diretta rivale dell’Alfa Romeo 4C. L’Alpine infatti sarà caratterizzata da due posti secchi, peso ridotto inferiore ai 1.200 kg, motore posteriore centrale 4 cilindri turbo 1.8 litri con potenza compresa tra 250 CV e 300 CV, trazione posteriore e scatto da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi. Prezzo e prenotazione Il prezzo e le caratteristiche tecniche saranno comunicate nel corso del primo trimestre 2017, ma possiamo già anticiparvi che il prezzo per il mercato francese di questa serie limitata sarà tra 55.000 e 60.000 euro. L’Alpine Première Edition è già prenotabile sul sito ufficiale Alpine www.alpinecars.com e versando la somma di 2.000 euro, il cliente potrà scegliere il suo numero tra 1 e 1.955, secondo la disponibilità. Una targhetta apposta sulla consolle centrale ricorderà il numero scelto. Infine, i clienti potranno scegliere tra tre tinte carrozzeria: Blu Alpine, Nero Profondo o Bianco Solare. La prenotazione della Première Edition sarà possibile nei seguenti Paesi: Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito, Giappone*, Lussemburgo, Belgio, Austria, Paesi Bassi, Polonia, Svezia, Portogallo, Svizzera. Le prime consegne ai clienti sono previste a partire da fine 2017 mentre la produzione sarà nello stabilimento di Dieppe, in Francia. Foto ufficiali Alpine Premiere Edition [Show as slideshow] 1 2 ► Potrebbero interessarti...
Peugeot Driving Experience: in pista a Misano con 208 GTi e 308 GTi
Santa Monica, Circuito di Misano. Giornata grigia, fredda e leggermente piovosa. Sull’umido asfalto del Marco Simoncelli World Circuit, dove ogni anno si sfidano i più grandi piloti di MotoGP, Superbike e CIV, Peugeot porta in pista i suoi appassionanti più affezionati con la Peugeot Driving Experience, evento che permette a tutti di poter provare le vetture più potenti della gamma Peugeot, come la 208 GTi e la 308 GTi. Insieme alle vetture sportive in pista è possibile provare l’agilità e tutti i sistemi di ausilio alla guida off-road delle SUV Peugeot 2008 (qui il test drive) e Peugeot 3008 (qui il test drive) su appositi percorsi composti da Twist, fondi sabbiosi e bilancia finale, permettendo di sfruttare al meglio il sistema Peugeot Grip Control. Ma la parte più eccitante e coinvolgente è sicuramente la guida in pista. Dopo un breve briefing iniziale, l’apertura verticale del portone del box lascia entrare il sound delle GTi ferme ad aspettare in pit lane. Casco allacciato, modalità Sport attiva e l’adrenalina sale a mille! Aiutati da piloti esperti che gareggiano tuttora nelle competizioni, il primo giro del circuito di Misano aiuta a conoscere i punti più lenti e veloci del tracciato, insieme ai limiti delle vetture e alla marcia più adatta ad affrontare ogni curva, dato che le GTi sono tutte con cambio manuale. In pista, il cambio manuale è decisamente più impegnativo rispetto al cambio automatico, oltre a richiedere una sensibilità maggiore da parte del pilota, ma infonde una sensazione di maggiore controllo ed una sorta di “legame” con la vettura che il cambio automatico non può nemmeno lontanamente trasmettere. Peugeot 208 GTi: nervosa e divertente A bordo della 208 GTi in livrea bicolore nero opaco/rosso, l’abitacolo è caratterizzato da una forte personalità racing, grazie ai sedili sportivi molto contenitivi, ai dettagli GTi su volante e cambio, alla pedaliera in alluminio e al pomello del cambio manuale. Una volta usciti dai box, si può apprezzare già dalle prima curve la precisione dello sterzo, insieme alla bontà di assetto, telaio e dell’impinato frenante Brembo by Peugeot Sport. Il 4 cilindri 1.6 THP turbo benzina da 208 CV e 300 Nm di coppia spinge forte senza vuoti di potenza, con un sound corposo e gradevole. La 208 GTi è veloce e precisa grazie al differenziale meccanico Torsen – tutt’altra storia rispetto ai differenziali elettronici – ma soprattutto divertente dato che tende ad essere leggermente nervosa in frenata ed in fase di uscita di curva. Questa caratteristica però non è penalizzante, ma le permette di tener testa e avvicinarsi alla 308 GTi nel misto, nonostante i 62 CV in meno rispetto ai 270 CV della 308 GTi. La 208 GTi affronta curve...
Renault Clio RS 16, la piccola sportiva estrema
Per i 40 anni della divisione sportiva Renault Sport, Renault ha realizzato la Renault Clio RS 16, versione supersportiva della compatta francese realizzata come esemplare unico, che per l’occasione porta la potenza a 275 CV. La Clio RS 16 infatti non utilizza il 1.6 Turbo da 200 CV della Clio RS, ma utilizzo lo stesso motore utilizzato dalla Megane RS Thropy 275-R, ovvero il 2.0 Turbo da 275 CV e 360 Nm di coppia, abbinato al cambio manuale a 6 marce. Sviluppata da un team di ingegneri con esperienze su modelli da competizione e stradali, la RS 16 utilizza motore, impianto di raffreddamento e trasmissione dalla Mégane RS 275 Trophy-R, insieme allo scarico sportivo Akrapovic, ai cerchi da 19” pollici e ad una taratura delle sospensioni più sportiva. All’esterno, oltre alla nuova presa d’aria anteriore con luci diurne a LED disposte come la forma del logo Renault Sport, le carreggiate sono state allargate di 6 cm, mentre la livrea sfoggia lo stesso colore delle monoposto di Formula 1 Renault. La nascita del progetto Patrice Ratti, responsabile Renault Sport ha detto: “Volevamo fare un’altra auto folle – come la Clio V6 – per celebrare i 40 anni di Renault Sport, ma volevamo qualcosa di ancora più veloce di una Clio V6. Così abbiamo fuso Clio RS e Mégane RS. Abbiamo considerato l’idea di piazzare il motore dietro, ma sarebbe stata troppo pesante e comunque alla Renault Sport facciamo meglio auto con motore e trazione anteriori Abbiamo cominciato a pensarci in ottobre e in novembre abbiamo cominciato a lavorarci. Abbiamo visto che era possibile mettere il grosso motore della Mégane nella Clio e alla fine di novembre abbiamo ricevuto il via da Renault. Sembra facile prendere un motore da un’auto e metterlo in un’altra, ma le dimensioni del motore della Mégane e il cambio sono molto diversi da quelli della Clio. Per adattarli avevamo bisogno di alcuni componenti chiave e, avendo il motore della Mégane una coppia maggiore, dovevamo anche aggiungere dei supporti, sopra e sotto. Così abbiamo disegnato un nuovo componente per la parte superiore e per la parte inferiore abbiamo adattato il sottotelaio della Kangoo. Dal punto di vista racing è una cosa facile da fare, ma quando lavori con il reparto stradale – cioé avviare la produzione in serie – diventa complicato” Ammortizzatori Ohlins, cambio e differenziale sono gli stessi della 275 Trophy-R. Per le modifiche al telaio e per alcuni elementi delle sospensioni, sono stati utilizzati elementi della precedente Clio RS, mentre sono stati realizzati componenti ad hoc per il nuovo impianto frenante più potente. Infine, per far comunicare al meglio l’elettronica della Megane con quella della Clio RS 16,...
Nuova Abarth 595, la piccola vera sportiva
Dopo aver presentato la nuova Fiat 500 restyling al Salone di Ginevra 2016, Abarth presenta la nuova Abarth 595, versione sportiva della piccola torinese che con questa nuova versione diventa una vera piccola sportiva, caratterizzata da differenziale meccanico (l’unica del segemento), attenzione al peso in ogni componente e studi aerodinamici per migliorare lo smaltimento del calore sia del motore che dell’impianto frenante. La nuova Abarth 595 è caratterizzata da un nuovo frontale con nuovi fari e luci a LED e da una grande prese d’aria che aumenta la capacità di raffreddamento del motore del 18%. Al posteriore debuttano un nuovo estrattore più pronunciato ed efficiente e nuove luci a LED vuote nella parte centrale. La livrea esterna della 595 è proposta in Grigio Pista, ma sono disponibili anche l’esclusivo Giallo Modena, il nuovo Rosso Abarth, il nuovo Bianco Iridato Tristrato. Debuttano anche tre nuove livree bicolore: Nero Scorpione/Blu Podio, Nero Scorpione/Grigio Record e Grigio Pista/ Rosso Abarth. Debutta il differenziale meccanico Le versioni 595 Turismo e 595 Competizione offrono di serie – al posteriore – gli ammortizzatori Koni FSD (Frequency Selective Damping) che ottimizzano l’esperienza di guida offrendo maggior tenuta di strada, maneggevolezza e stabilità. Sulla 595 Competizione, gli ammortizzatori Koni sono di serie anche all’anteriore, insieme all’impianto frenante Brembo con pinze fisse monoblocco in alluminio a 4 pistoncini ( rosse, grigie, nere o gialle) abbinate a dischi autoventilanti e forati da 305 mm. Inoltre, i nuovi cerchi da 17” Granturismo – di serie su 595 Turismo – sono più leggeri del 7% e presentano una superficie ventilante maggiorata di oltre il 50%, per garantire un miglior smaltimento del calore dell’impianto frenante e dunque prestazioni maggiori e più costanti. Abarth D.A.M. Grande novità dal punto di vista delle performance e della sportività è il debutto del Differenziale Autobloccante Meccanico (Abarth D.A.M.), l’unica vettura del segmento ad utilizzare questa soluzione abbandonando (finalmente) il differenziale elettronico a tutto vantaggio della guida sportiva. Mentre il diefferenziale elettronico “frena” la ruota con meno aderenza (quella che scivola di più per capirci), il differenziale meccanico migliora la motricità delle ruote, trasferendo gran parte della coppia motrice alla ruota che in quel momento ha più aderenza, come ad esempio in percorrenza e uscita da curve affrontate ad elevate velocità. Come sempre invece, il Tasto Sport consente di intervenire sull’erogazione della coppia massima, sulla taratura del servosterzo e sulla risposta dell’acceleratore. Interni Anche l’abitacolo della Nuova Abarth 595 è stato completamente rinnovato, introducendo inserti in Alcantara e fibra di carbonio su molte parti di plancia e pannelli porta. Nel dettaglio, la versione 595 offre sedili Abarth in tessuto con elevato supporto lateralee per averli in pelle...
Mazda MX-5 RF, il tetto diventa rigido
Al New York International Auto Show, Mazda ha presentato in anteprima mondiale la nuova Mazda MX-5 RF, versione dotata di tetto rigido che si apre automaticamente ripiegandosi al di sotto della parte posteriore, ricordando il meccanismo della Porsche 911 Targa. La sigla RF sta “retractable fastback” per sottolineare il tettuccio rigido retrattile. All’esterno, si possono notare le due pinne posteriori, che contribuiscono a rendere ancor più sportiva la roadster nipponica, insieme a nuovi dettagli in plastica scura inseriti per rendere più profonda la zona vetri, migliorando le proporzioni. A tetto chiuso, la MX-5 sembra una vera e propria coupè a etto fisso con una soluzione stilistica pulita e riuscita, accontentando così anche chi non ama il tettuccio in tela tipico della MX-5. Il tetto si apre e si chiude in meno di 12” secondi (il più veloce al mondo) ma ad una velocità massima si soli 10km/h, il che equivale quasi a doversi fermare. Per chi ama i viaggi nel fine settimana, lo spazio nel bagagliaio è di 130 litri, lo stesso rispetto alla versione con tetto in tela, che equivale a due borse da viaggio di medie dimensioni. Motori da 1.5 e 2.0 litri Come per la versione con tetto in tela, la Mazda MX-5 RF sarà disponibile in Europa con 2 motori a benzina: lo SkyActiv-G da 1.5 litri e 130 CV ed il 2.0 litri SkyActiv-G da 160 CV, entrambi abbinati sia al cambio manuale SkyActiv-MT a 6 marce che all’automatico a 6 rapporti. il 1.5 da 130 CV compre lo 0-100 km/h in 8,3 secondi, mentre il 2.0 da 160 CV in 7,3 secondi, con un consumo medio rispettivamente di 6,0 e 6,6 l/100 km. Debutto in Europa Non è stata ancora ufficializzata la data, ma è certo che la Mazda MX-5 RF sarà disponibile anche per il mercato Europeo, con consegne nei primi mesi del 2017. Per sapere tutto anche sulla versione con tetto in tela, leggete il nostro articolo sulla MX-5 qui. VIDEO MAZDA MX-5 RF FUNZIONAMENTO TETTO RIPIEGABILE FOTO UFFICIALI MAZDA MX-5 RF [Show as...