24 ore di Le mans 2014: primo e secondo posto all’Audi. Toyota e Porsche tradite dall’affidabilità
Audi conquista la sua tredicesima vittoria alla 24 Ore di Le Mans 2014 con l’equipaggio formato da Treluyer-Fassler-Lotterer, il quale ha vinto la corsa sulla loro Audi R-18 E-Tron quattro con tre giri di vantaggio sull’altra Audi R-18 del team di Kristensen-Di Grassi-Gené. Terza posizione per la Toyota n.8 di Davidson-Lapierre-Buemi, anche se il Team del costruttore giapponese puntava alla vittoria. La Toyota infatti sono rimaste saldamente in testa alla corsa seguite dalle Porsche, ma come si sa, a Le Mans conta molto l’affidabilità, non solo le prestazioni. Toyota ha perso la vettura in testa a causa dei problemi elettrici, lasciando la prima posizione a Porsche. A circa due ore dal termine però, la Porsche 919 Hybrid del team Bernard-Hartley-Webber ha avuto problemi ai freni e alle sospensioni ed è stata costretta a lasciare la prima posizione all’Audi che ha così vinto la corsa. Audi ha vinto così contro ogni previsione grazie all’affidabilità, dato che Toyota e Porsche avevano dimostrato una superiorità evidente nelle prestazioni durante le qualifiche. Successo in LMP2 per la Zytek Nissan di Turvey-Dolan-Tincknell, mentre fra le GT pro vince la Ferrari 458 di Vilander-Fisichella-Bruni. Infine nella classe GTE Am, vittoria per la Aston Martin Vantage di Thiim-Poulsen-Heinemeier-Hansson. La 24 Ore di Le Mans continua a regalare emozioni e spettacolo nel tempo, confermandosi un appuntamento imperdibile nel mondo delle corse. L’albo d’oro della 24 Ore di Le Mans vede sempre Porsche in testa con 16 vittorie, seguita da Audi con 13 e da Ferrari con 9. Seguono Jaguar con 7, Bentley con 6, 4 per Alfa Romeo e Ford e Matra e Peugeot con 3. IMMAGINI 24 ORE LE MANS 2014 [Show as...
Stefano Domenicali si dimette da direttore del reparto corse Ferrari. Al suo posto Mattiacci
Stefano Domenicali, direttore della gestione sportiva Ferrari, ha rassegnato le proprie dimissioni questa mattina a causa degli scarsi risultati ottenuti in Formula 1 negli ultimi anni, ma soprattutto per la prestazione davvero deludente di quest’anno. Dopo le dure parole di Montezemolo nel GP del Bahrain, lasciato a 10 giri dal termine, la notizia era nell’aria e si sapeva che nel reparto corse ci sarebbero stati grandi cambiamenti e sarebbe “saltata” qualche testa. Domenicali abbandona dopo 7 anni alla guida della scuderia, prendendosi tutte le responsabilità del caso e con lo scopo di dare una prima scossa alla Ferrari che lui stesso vuole vincente e competitiva. Il posto di Domenicali è stato affidato a Marco Mattiacci, attuale presidente e amministratore delegato di Ferrari Nord America e da sempre nel gruppo Fiat, da Maserati fino a Ferrari. Domenicali ha commentato così il suo addio: “Ci sono particolari momenti nella vita professionale di ognuno di noi in cui ci vuole il coraggio di prendere decisioni difficili e anche molto sofferte. E’ ora di attuare un cambiamento importante. Da capo, mi assumo la responsabilità – come ho sempre fatto – della situazione che stiamo vivendo. Si tratta di una scelta presa con la volontà di fare qualcosa per dare una scossa al nostro ambiente e per il bene di questo gruppo, a cui sono molto legato. Ringrazio di cuore tutte le donne e gli uomini della squadra, i piloti e i partner per il magnifico rapporto avuto in questi anni. A tutti auguro che presto si possa tornare ai livelli che la Ferrari merita. Infine, vorrei fare l’ultimo ringraziamento al nostro Presidente per avermi sempre sostenuto e un saluto a tutti i tifosi con il rammarico di non aver raccolto quanto duramente seminato in questi anni”. Ferrari ha ringraziato Domenicali per tutto il lavoro svolto in questi anni ed il Presidente Montezemolo ha affermato: “Ringrazio Stefano Domenicali non solo per il suo costante contributo e impegno, ma per il grande senso di responsabilità che ha saputo dimostrare anche oggi anteponendo l’interesse della Ferrari al proprio. Ho stima e affetto per Domenicali, che ho visto crescere professionalmente in questi ventitré anni di lavoro insieme e per questo gli auguro ogni successo per il suo futuro. Voglio anche augurare buon lavoro a Marco Mattiacci, un manager di valore che conosce bene l’azienda e che ha accettato con entusiasmo questa sfida”. Da quando Domenicali è arrivato a Maranello ha dovuto prendere in mano una situazione davvero difficile, dato che il 2007 aveva visto Kimi Raikkonen Campione del Mondo sotto la guida di Jean Todt e pochi anni prima il dominio Ferrari con...
“Evoluzione”, la scultura di Reggiani riportata alla bellezza originale
Non tutti gli appassionati di Auto e arte conoscono Franco Reggiani (1926 – 1991), artista e designer nato a Reggio Emilia, noto nel mondo dell’auto per aver disegnato profili e carrozzerie di automobili su meccaniche Cisitalia, Stanguellini, Ferrari, Maserati e Alfa Romeo. Reggiani è conosciuto anche per aver realizzato la scultura “Evoluzione” pensata e progettata per celebrare il cinquantesimo anniversario della Scuderia Ferrari. Ideata nel 1979 in dimensioni ridotte e successivamente convertita in grandi dimensioni, la scultura “Evoluzione” di Reggiani è un importantissimo tributo alla storia della Ferrari, dalle sue origini in Alfa Romeo fino agli anni ’80. La scultura infatti è composta da 7 differenti vetture molto importanti sia per la storia di Enzo Ferrari sia per Ferrari stessa: L’anteriore è composto dal musetto dell’Alfa Romeo P2, con la quale Enzo Ferrari corse la sua prima gara come Scuderia Ferrari nel 1929, che allora era la squadra corse di Alfa Romeo, e dai musetti della Barchetta touring e della Ferrari 166 MM. Parafanghi e passaruota appartengono alla Ferrari 430 Superamerica e sempre alla Barchetta Touring, le code della Ferrari Dino 246 e di una tipica monoposto da Formula 1 del 1959, mentre il cofano e l’alettone posteriore sono della Ferrari 321 T5 Guidata da Gilles Villeneuve, fondendo il design e gli aspetti tecnici delle vetture più famose della storia dei primi cinquant’anni delle corse Ferrari. La scultura Evoluzione, alta 25 metri e dal peso di 75 quintali, venne inaugurata nel 1985 a Modena come simbolo del Ferrari Day, evento che riuniva nella città emiliana tutti gli appassionati del cavallino provenienti da tutto il mondo. Pochi anni dopo però la scultura fu spostata di fronte alla stazione piccola di Modena ed in seguito di fronte al teatro Valli di Reggio Emilia. La scultura fu richiesta addirittura da BMW, la quale la fece portare a Monaco per esporla di fronte al grande museo BMW. Nel 1988 venne ceduta alla società autostrade, la quale collocò la scultura nell’area di sosta Calvetro lungo l’Autostrada A1 all’altezza di Campogalliano. L’Evoluzione rimase nell’area di sosta per ben 25 anni, destinata ad un progressivo degrado dovuto alla mancanza di manutenzione e ad atti di vandalismo. Nella primavera del 2013 però, il Comune di Reggio Emilia insieme ad ACI e Panathlon, recuperano la scultura con l’impegno di restaurarla e posizionarla all’interno di una grande rotatoria lungo Via Trattati di Roma, vicino alla stazione di Reggio Emilia AV Mediopadana ed ai Ponti di Calatrava, in modo tale che chiunque esca dal casello autostradale della Città del Tricolore possa incrociare questa splendida scultura dal grande significato. L’inaugurazione della scultura “Evoluzione” di Reggiani nella nuova ubicazione è avvenuta il 22 Marzo 2014 con il supporto tecnico del Comune di...
Salone di Ginevra 2014 (live): Ferrari California T
Vettura molto attesa da tutti gli appassionati e non è anche la Ferrari California T, cabriolet del cavallino che si rinnova nello stile e negli interni e prima vettura stradale ad utilizzare un motore V8 Turbo da 560 CV. Dal vivo, la Ferrari California T presenta linee che richiamano il family feeling Ferrari introdotto da Pininfarina con la Ferrari 458 Italia ed evoluto su F12 Berlinetta, Ferrari FF e LaFerrari, ma con uno stile più pulito ed elegante. L’anteriore presenta fari che si protendono verso i passaruota ed una grande griglia anteriore. Le fiancate sono più ricercate e sportive rispetto al modello che va a sostituire, mentre la parte posteriore è decisamente più elegante e riuscita, con la giusta dose di sportività data dai quattro terminali di scarico e dal grande estrattore. Gli interni della Ferrari California T invece fanno un netto salto di qualità stilistica, con nuovo volante, nuova plancia e nuovi dettagli che rendono questa cabrio Turbo perfetta, senza alcun difetto. Pur avendo stile e carattere da pura Ferrari, rispetto alla F12 Berlinetta e della 458 Speciale, la California T ha uno stile più semplice e classico, dimostrando che il design è stato scelto per la clientela a cui è rivolta. IMMAGINI FERRARI CALIFORNIA T [Show as slideshow] 1 2 3...
Nuova Ferrari California T: immagini ufficiali e novità della cabrio Turbo
Ferrari toglie i veli alla nuova Ferrari California T, versione rinnovata nello stile e nei contenuti della scoperta del cavallino che farà il suo debutto in anteprima mondiale al Salone di Ginevra 2014 (6-16 marzo). La Ferrari California T viene aggiornata allo stile delle ultime vetture di Maranello, mantenendo comunque il tetto rigido ripiegabile che da sempre la caratterizza. La lettera T che segue il nome sta per “turbo”, in qanto la California T è equipaggiata con un motore V8 Turbo da 560 CV. Esteticamente, la Ferrari California T presenta uno stile più fresco ed elegante rispetto alla California attuale mantenendo però le stesse dimensioni esterne, con una griglia anteriore di maggiori dimensioni, nuove prese d’aria laterali e nuovi fari anteriori dalla forma allungata, proprio come sulle ultime vetture del cavallino. La presa d’aria centrale del cofano motore è stata sostituita da due sfoghi d’aria eleganti e ben integrati. Le fiancate sono inedite e riprendono lo stile della Ferrari F12, con una grande nervatura che nasce dal passaruota anteriore e termina all’altezza delle portiere. La nervatura posta sui passaruota posteriori è stata ridimensionata e rivista, offrendo così una fiancata elegante, sinuosa e sportiva. La parte più rivista è la parte posteriore, resa più pulita ed elegante rispetto al modello che va a sostituire. I gruppi ottici hanno un nuovo disegno interno, mentre i fari fendinebbia e della retromarcia sono stati integrati alle estremità del nuovo paraurti posteriore caratterizzato da due sfoghi d’aria alle spalle dei passaruota. In questo modo, la parte inferiore del paraurti è decisamente più elegante, aggiungendo un nuovo estrattore ed un nuovo portellone del bagagliaio. I terminali di scarico sono stati posti in orizzontale, scelta classica ma sempre piacevole rispetto al doppio scarico sovrapposto de modello uscente. Il tettuccio della California T, ora ordinabile anche in colorazioni differenti rispetto al corpo vettura, si ripiega in soli 14 secondi, mentre la gamma colori è composta dal Rosso California e da Blu California. Ancora una volta Ferrari stupisce gli appassionati ed il mondo dell’auto presentando questo nuovo modello dal design unico, in grado di unire perfettamente eleganza e sportività e migliorando un modello già molto apprezzato in tutto il mondo. MECCANICA e ARCHITETTURA Il comportamento dinamico è quello tipico di una sportiva grazie alla ridotta attività volante e alla maggiore prontezza dello sterzo, ottenute con l’adozione di una nuova scatola guida e un nuovo set up meccanico. Le nuove molle e ammortizzatori Magnaride di ultima generazione, più rapidi del 50% rispetto alle precedenti, assicurano infatti una riduzione di rollio e beccheggio per un handling più diretto, garantendo comunque un elevato comfort di marcia. La vettura si avvale dell’ultimo step evolutivo del controllo...
Ferrari F14-T: la nuova monoposto per la stagione 2014 di Formula 1
Dopo Force India, Lotus e McLaren, Ferrari toglie i veli alla Ferrari F14-T, nuova monoposto che parteciperà al mondiale 2014 di Formula 1, con motore V6 Turbo, 1.6 litri di cilindrata e sistema ibrido. La F14 T è la sessantesima monoposto costruita dalla Ferrari per partecipare al Campionato del Mondo di Formula 1 e il nome, scelto dagli appassionati in rete, indica l’anno di costruzione e la presenza del turbocompressore nel motore. Solitamente, una nuova monoposta è progettata in circa dodici mesi, mentre la progettazione di questa nuova vettura ha avuto inizio due anni fa. Questo perchè la stagione 2014 è caratterizzata da una delle più importanti rivoluzioni tecniche nella storia della Formula 1, un cambiamento radicale che ha coinvolto tutti gli aspetti progettuali della nuova vettura. Il nuovo regolamento infatti ha imposto ai progettisti ad abbassare per motivi di sicurezza sia il telaio che il musetto, dando alla F14-T un aspetto molto diverso dalla Ferrari F138. Anche l’ala posteriore è inedita, con una corsa più ampia del sistema DRS, una minore profondità e la rimozione del profilo alare inferiore. Inoltre, come consentito dal regolamento, la monoposto di Formula 1 avrà un sistema brake-by-wire, un dispositivo che consente di ottimizzare la modulazione del pedale e il bilanciamento durante le operazioni di frenata, grazie anche alla forza frenante offerta nelle diverse fasi di gestione dell’ERS. La vettura pesa 961 kg con acqua, olio e pilota ed è equipaggiata con un motore V6 Turbo iniezione diretta da 1.6 litri abbinato ad un cambio longitudinale a 8 marce e al sistema ibrido ERS. Purtroppo però, come per le altre scuderie, gli appassionati si augurano che le prestazioni non vadano di pari passo con le nuove livree delle monoposto, “sfregiate” dal nuovo regolamento con musetti dall’aspetto davvero poco riuscito. Due anni fa si pensava non si potessero ottenere linee peggiori di quelle date dal “gradino”, ma le nuove linee confermano che non ce mai limite al peggio. C’è chi la definisce come la Ferrari più brutta di sempre, o chi dice che assomigli ad un tapiro o a un’aspirapolvere, ma sono complimenti in confronto a quello che si è scatenato con le linee di Lotus e McLaren. GALLERIA IMMAGINI FERRARI F14-T [Show as...