Citroen Aircross Concept: il crossover francese del futuro
Apr08

Citroen Aircross Concept: il crossover francese del futuro

Citroën, dopo un paio di teaser diffusi qualche giorno fa per stuzzicare la curiosità del pubblico, ha svelato oggi la Aircross, un concept innovativo e audace, nello stile della Casa francese. La vettura verrà presentata al pubblico durante il Salone di Shanghai, che si svolgerà dal 22 al 29 aprile. Tale scelta non appare casuale, se si pensa che il mercato cinese rappresenta per Citroën il 25% delle vendite (è il suo primo mercato). La Citroen Aircross Concept segue perfettamente i programmi che il gruppo PSA Peugeot-Citroën ha per il Marchio: automobili senza dubbio originali e ricche di soluzioni innovative ma che badano al sodo, a vocazione globale (C4 Cactus, ad esempio). Il lusso, infatti, è diventato appannaggio di DS; allo stesso tempo, già da un po’, Peugeot sta innalzando i propri standard qualitativi. Fuori, il concept appare muscoloso e ricco di elementi interessanti. La lunghezza è di 4,58 m, la larghezza di 2,10 m e l’altezza di 1,73 m, con un passo di 2,80 m. Davanti, ritroviamo il tipico Double Chevron contornato dalla doppia striscia di LED, che evoca C4 Picasso e C4 Cactus, richiamate anche dall’illuminazione che si sviluppa su più livelli. La fiancata mostra volumi fluidi e bombati, con la vetratura continua ed il tetto flottante. Stesse caratteristiche per il posteriore, nel quale spicca l’effetto tridimensionale dei fanali a LED. Gli Airbump della C4 Cactus (i cuscinetti che proteggono la carrozzeria dagli urti) sono stati reinterpretati: sulla Aircross troviamo infatti gli Alloy Bump, strutture alveolari in lega di alluminio molto assorbenti ma resistenti. Stile e funzionalità anche per l’Air Sign, la vistosa cromatura dietro al finestrino posteriore che lascia passare l’aria, gli Air Curtain davanti, le varie appendici e i retrovisori. Molti elementi sono poi evidenziati dal colore a contrasto rispetto alla carrozzeria. Completano il quadro i cerchi da 22 pollici con gomme 275/45, concepite appositamente da Continental per ottimizzare l’aderenza sui fondi più difficili.   INTERNI Il rosso aranciato degli esterni lo si ritrova negli interni, dominati da modernità, colore e luminosità. I sedili sono ampi, separati da un grande tunnel. Curata anche la praticità: ci sono molti vani portaoggetti e lo spazio è sfruttato a dovere. Elementi come le maniglie di sostegno e quelle di apertura delle porte sono sostituiti da cinghiette davvero curiose (tocchi simili sono anche nella C4 Cactus). Degno di nota, poi, il comparto multimediale e tecnologico. Dei due display HD da 12 pollici presenti, uno è motorizzato e orientabile: il passeggero può così spostarlo verso di sé e utilizzarlo per scegliere una canzone da ascoltare o guardare un film. Unendolo allo schermo dietro al volante, invece, si viene a creare un...

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Mercedes GLE: il restyling della Classe M
Mar29

Mercedes GLE: il restyling della Classe M

GLE è una sigla alla quale chi conosce il mondo Mercedes non è abituato. Fa parte, infatti, della nuova filosofia che la Casa ha scelto per la denominazione dei suoi modelli. I nomi dei SUV, in particolare, cominciano tutti con la G (in omaggio, appunto, alla Classe G, capostipite di Sport Utility e fuoristrada, che continuerà a chiamarsi così), seguita da una L e dalla lettera che identifica la classe di appartenenza della vettura. Dunque GLA sarà il SUV appartenente al segmento della Classe A, così come GLC sarà legato alla Classe C (ex GLK) e GLS alla Classe S. La GLE, quindi, appartiene alla fascia della Classe E, proponendosi come erede della già nota Classe M. Fuori, la macchina appare come un profondo restyling del modello attuale, sul mercato dal 2011. Cambia poco, quindi, introducendo però i recenti stilemi Mercedes, specie nel frontale: i fari (a LED su richiesta) con le “sopracciglia” a fungere da luci diurne (già visti su Classe A, CLA, GLA e così via), la calandra e il paraurti inedito, oltre al cofano sagomato e ai passaruota bombati. Di lato, si noti l’andamento della vetratura e del montante posteriore, ormai una tradizione dal 1997 (anno del debutto della prima Classe M). Dietro, gli interventi riguardano la grafica dei gruppi ottici e i terminali di scarico. Le versioni sportive AMG mostrano paraurti e cerchi specifici.   INTERNI All’interno, le modifiche principali riguardano la multimedialità, con il nuovo Media Display da 8 pollici parzialmente incassato nella plancia, stile tablet (anche questo richiama Classe A e derivate), e le tinte disponibili per i rivestimenti e le finiture. Per quanto riguarda la dotazione tecnologica, oltre a quanto già offerto nella serie attuale, è incluso il DYNAMIC SELECT, che consente di scegliere diverse modalità di guida: INDIVIDUAL (preferenze del guidatore), COMFORT (privilegia la comodità), SLIPPERY (ottimizza il comportamento in caso di scarsa aderenza) e SPORT (esalta le caratteristiche dinamiche). Disponibili anche le versioni per il fuoristrada OFFROAD e OFFROAD+ (regolazioni ad hoc per il fuoristrada) nelle versioni a trazione integrale 4MATIC e SPORT+ (comportamento particolarmente sportivo) nelle AMG, per offrire un’esperienza di guida ai massimi livelli anche in off-road. Di serie o a richiesta (in base all’allestimento), sono disponibili le sospensioni pneumatiche AIRMATIC attive con stabilizzazione del rollio ACTIVE CURVE SYSTEM. Troviamo, poi, due pacchetti: il Plus, che include una serie di sistemi di ausilio alla guida come DISTRONIC PLUS con assistenza allo sterzo, sistema frenante con riconoscimento dei pedoni PRE-SAFE, assistenza agli incroci (in caso di pericolo inaspettato, il sistema esorta a frenare e ottimizza l’impianto per ottenere la massima efficacia) e sistema antisbandamento, oppure il Comfort, con portellone...

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Salone di Ginevra 2015 live: Volkswagen Sport Coupè GTE
Mar09

Salone di Ginevra 2015 live: Volkswagen Sport Coupè GTE

Volkswagen si presenta al Salone di Ginevra con uno stand di grandi dimensioni dove è esposta tutta la gamma. L’attenzione è ovviamente focalizzata sulla Volkswagen Sport Coupé GTE, concept car che anticipa le linee di una nuova coupè tedesca a 5 porte ma potrebbe anticipare anche il nuovo corso di stile Volkswagen che vedremo nei prossimi anni. La Coupè GTE si presenta in una colorazione Giallo Lime, con un anteriore sportivo e aggressivo caratterizzato da nuovi fari LED che si fondono nella nuova calandra anteriore. Le fiancate sono moderne e il posteriore presenta nuovi fari LED davvero riusciti, che fondono perfettamente eleganza e sportività. Gli interni non sono ne da concept car ne da auto di serie, ma riescono ad indicare il nuovo percorso di stile che Volkswagen intende intraprendere: semplicità, eleganza e qualità. La Sport Coupé GTE Concept è equipaggiata con un motore benzina V6 3.0 litri TSI da 230 CV e ad un sistema ibrido plug-in composto da due motori elettrici: il primo da 40 kW è posto all’anteriore mentre il secondo da 85 kW al posteriore, per una potenza complessiva di 380 CV. Il motore è abbinato al cambio è automatico DSG a 6 marce mentre e alla trazione è integrale, per uno 0-100 km/h in 5 secondi e 250 km/h di velocità massima. In modalità elettrica, la coupè è in grado di percorrere 50 km (modalità elettrica E-Mode). IMMAGINI VOLKSWAGEN SPORT COUPE’ GTE – SALONE DI GINEVRA 2015 [Show as...

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Salone di Ginevra 2015 live: Koenigsegg Regera
Mar08

Salone di Ginevra 2015 live: Koenigsegg Regera

Il brand automobilistico svedese Koenigsegg ha portato al debutto al Salone di Ginevra 2015 la nuova Koenigsegg Regera, hypercar ibrida erede della Agera caratterizzata da uno stile unico ed estremo e da un’incredibile potenza, ma soprattutto dalla quasi assenza del cambio grazie al nuovo sistema innovativo Koenigsegg Direct Drive. Questa nuova trasmissione KDD sincronizza i tre motori elettrici con una frizione idraulica, trasferendo la giusta coppia alle ruote posteriori ed integrando il sistema torque vectoring. Il sistema è stato preferito rispetto alle altre trasmissioni “tradizionali” perché in grado di abbassare i tempi delle cambiate del 50%, per una guida più fluida e veloce. Tutti i sistemi elettronici, le batterie e questo nuovo cambio sono statisviluppati con la croata Rimac, la casa di supercar che ha presentato la Hypercar completamente elettrica, la Rimac Concept One. La Regera è equipaggiata con un potente V8 biturbo 5.0 litri da 1.100 CV abbinato a ben 3 motori elettrici (il primo integrato nell’albero motore e gli altri due su ogni ruota posteriore) che insieme offrono 700 CV e 900 Nm di coppia, per una potenza complessiva tra V8 e motori elettrici di ben 1.800 CV ma soprattutto all’incredibile coppia di 2.000 Nm. Tutta questa potenza permette alla Koenigsegg Regera di scattare da 0 a 100 km/h in 2.8 secondi, ma soprattutto di impiegare solo 20 secondi per raggiungere i 400 km/h! un missile!  Anche se è di poco interesse, il pacco batterie permette alla Regera di percorrere 50 km puramente elettrici. Se la Regera vi sembra troppo potente potete spostare la vostra attenzione sulla Koenigsegg Agera RS equipaggiata sempre con il V8 biturbo 5.0 litri da 1.160 CV e 1.280 Nm di coppia senza motori elettrici, per uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 3,0 secondi. Davvero impressionanti. IMMAGINI KOENIGSEGG REGERA – SALONE DI GINEVRA 2015 [Show as slideshow]   IMMAGINI KOENIGSEGG AGERA RS – SALONE DI GINEVRA 2015 [Show as slideshow]...

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Eolab e Hybrid Air: Renault e PSA svelano le tecnologie del futuro
Oct15

Eolab e Hybrid Air: Renault e PSA svelano le tecnologie del futuro

Puntare su innovazione tecnologica, un nuovo sistema accademico e di ricerca per occupare una salda posizione fra le più importanti nazioni mondiali. Questa è la ricetta vincente del Presidente francese Hollande per rilanciare l’economia e creare nuovi posti di lavoro. La risposta dei principali costruttori francesi di auto non si è fatta attendere. Renault e gruppo PSA (Peugeot-Citroen) hanno investito su nuovi progetti chiamati Eolab e Hybrid Air, volti a rendere sempre più efficienti i propri modelli soprattutto in termini di emissioni inquinanti e consumi (si parla di 2 litri/100 km), temi sempre più caldi alla platea europea. Realtà o fantascienza? Sembra realtà, prossimo futuro. L’obiettivo da raggiungere è lo stesso per entrambe, le tecnologie studiate differenti. Renault punta tutto sull’efficientamento dell’aerodinamica, presentando in anteprima la Renault Eolab, vettura di “forma missilistica” studiata per  abbattere drasticamente il coefficiente di resistenza aerodinamica (Cx). I materiali utilizzati sono resistenti ma ultra leggeri, che ha permesso di ottenere un peso mediamente inferiore di 400 Kg rispetto alle vetture dello stesso segmento. Abbinando tutto ciò alla tecnologia denominata Z.E. (già in utilizzo su alcuni modelli come  Kangoo, Twizy, Zoe) la Renault promette consumi dell’ordine di 1 litro/100 Km ed emissioni pari a 22 g/km di CO2. Il propulsore è un motore endotermico a benzina abbinato a un’unità elettrica che, in sintesi,  sfrutta l’energia immagazzinata nelle batterie agli ioni di litio. Quando il guidatore decelera, il motore funge da generatore e ricarica la batteria attraverso un inverter.   L’ibrido ad aria compressa di PSA Il gruppo PSA (Peugeot-Citroen), dal canto suo, ha ideato l’innovativo sistema Hybrid air, proposto al salone di Parigi come prototipo sulla Peugeot 208 Hybrid Air alleggerita di circa 100 kg rispetto alla vettura tradizionale. Per evitare i problemi che possono emergere dalla gestione dei veicoli elettrici (ad esempio smaltimento batterie e scarsa autonomia), i tecnici hanno puntato sullo sfruttamento dell’energia ottenuta con aria compressa.  L’auto ha due serbatoi di aria compressa posizionati sotto al pianale ed è spinta dal tradizionale 1.2 tre cilindri a benzina Puretech abbinato ad un motore idraulico. L’aria compressa espande un determinato volume di olio che mette in azione il motore idraulico posto nella parte anteriore, collegato ad una trasmissione epicicloidale. L’aria è mantenuta in pressione nei serbatoi grazie a un sistema di recupero di energia durante le decelazioni  e quando il motore a benzina è in funzionamento.  Ad andature “normali” il sistema motore benzina-idraulico è in simbiosi e ad andature “cittadine” si sfrutta unicamente l’energia derivata dall’aria in pressione, consentendo di azzerare le emissioni inquinanti e abbattere i consumi di carburante (che secondo la casa del Leone si aggirano attorno ai 2 litri/100 Km). Non resta che attendere la loro probabile commercializzazione per capire...

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Lamborghini Asterion LPI 910-4: la concept ibrida da 910 CV
Oct01

Lamborghini Asterion LPI 910-4: la concept ibrida da 910 CV

Al Salone di Parigi, Lamborghini presenta la Lamborghini Asterion LPI 910-4, prima sportiva ibrida Plug-in (PHEV) della sua storia studiata per ridurre in modo significativo le emissioni di CO2 e aggiungere allo stesso tempo una potenza superiore. Progettata e sviluppata internamente a Lamborghini, la Lamborghini Asterion LPI 910-4 offre un design esterno meno aggressivo e spigoloso rispetto alla Huracan e alla Aventador impreziosito dal colore glitterato Blue Elektra, con linee più morbide e sinuose soprattutto al posteriore, che nei cuori di molti appassionati ricordano le linee seducenti della Miura. I fari anteriori sono realizzati in carbonio e titanio, mentre quelli posteriori sono a Y e completamente a LED. Le fiancate sono sinuose e sportive grazie ai cerchi in composito da 20″ e 21″ pollici con gomme Pirelli, mentre il logo Lamborghini è stato inserito anche sui montanti laterali. Le porte non hanno un’apertura completamente verticale ma verso l’esterno, in modo tale da facilitare l’accesso all’abitacolo. La Asterion è un dimostratore tecnologico di un modello che la casa del toro sarebbe in grado di produrre già da oggi, come afferma Stephan Winkelmann, Presidente e CEO di Automobili Lamborghini: “Lamborghini ha sempre guardato avanti, investendo in nuove tecnologie, creando nuovi punti di riferimento e realizzando l’inaspettato. Lamborghini continua a concentrarsi sulla riduzione dei pesi, considerata la via maestra per ridurre le emissioni di CO2. Questo avviene ad esempio tramite l’investimento nelle nuove tecnologie basate sulla fibra di carbonio, investimento funzionale anche alla ricerca di soluzioni che garantiscano performance e dinamiche da super sportiva. Per ridurre le emissioni in maniera significativa, però, i sistemi ibridi Plug-in rappresentano oggi per noi l’ opzione migliore, perché ci permettono di mantenere intatta l’esperienza di guida fortemente emozionale che deve essere la firma di Lamborghini. Nella Asterion questo è assicurato da un motore aspirato che si combina alla tecnologia PHEV, offrendo non solo emissioni di CO2 eccezionalmente basse, 98 g/km, ma anche un’autonomia in modalità elettrica di ben 50 chilometri. La Asterion LPI 910-4 è una vera Lamborghini: coinvolgente, dal design straordinario, potente ma allo stesso tempo focalizzata più su un’esperienza di viaggio votata al comfort piuttosto che sulle performance estreme in pista”     INTERNI Gli interni della Asterion sono stati pensati per offrire il massimo confort rispetto alle prestazioni pure come una Aventador. I due sedili anteriori infatti sono collocati più in alto rispetto a quanto accade sulle super sportive Lamborghini, con l’obiettivo orientato ad un’esperienza di viaggio. L’uso esteso di pelle nei colori Bianco Celaeno (avorio) e Marrone Attis mettono lusso ed eleganza al centro dell’esperienza di guida della Asterion, così come l’utilizzo di Alluminio, fibra di carbonio forgiata e titanio. Il titanio è visibile nel volante a tre razze (il...

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