Mille Miglia 2015: vincono Tonconogy e Berisso su Bugatti T 40
May18

Mille Miglia 2015: vincono Tonconogy e Berisso su Bugatti T 40

Dopo più di 1600 km di strade, attraverso città d’arte e bellezze naturali del paesaggio italiano, 84 prove cronometrate, di cui 76 tradizionali e 8 a media imposta, hanno conquistato la vittoria gli argentini Juan Tonconogy e Guillermo Berisso, su Bugatti T 40 del 1927, che all’arrivo, hanno commentato così: «Siamo increduli, non avremmo mai sperato in una seconda affermazione in Italia, nella più importante manifestazione per auto d’epoca del mondo» Il duo sudamericano, ha battuto per pochi punti l’affermata coppia bresciana composta da Andrea Vesco e Andrea Guerini, su FIAT 514 MM del 1930, delusi per non essere riusciti a ribaltare il risultato per alcune imprecisioni nelle ultime prove, svolte all’Autodromo di Monza. Al terzo posto si sono classificati Ezio Martino Salviato e Caterina Moglia, su Bugatti T 40 del 1928. Il trofeo della MilleMiglia è stato consegnato al Teatro Grande di Brescia dal Presidente dell’Automobile Club di Milano, Ivan Capelli, ex pilota di Formula 1, e dal vicepresidente Geronimo La Russa. Insieme a loro c’erano la signora Corinna Ascari, nuora di Alberto, e la signora Veronica Ascari, nipote del grande pilota. IL TRIBUTO DI MERCEDES Per celebrare la vittoria record alla Mille Miglia del 1955, Mercedes ha portato a Brescia le tre “frecce d’argento”, le 300 SLR che disputarono la corsa di quell’anno. A bordo della vettura numero 722, numero che indica l’ora di partenza, c’era ovviamente il trionfatore di quell’edizione, Stirling Moss, purtroppo non in compagnia di Denis Jenkinson, scomparso alcuni anni orsono. Sulla 704, proprio come nel 1955, c’era Hans Herrmann, mentre al volante della 658, al posto del compianto Juan Manuel Fangio, sedeva Ralf Schumacher, fratello di Michael. Le tre Mercedes-Benz 300 SLR non hanno però preso parte, perché le condizioni fisiche di Moss ed Hermann, non lo consentivano. EMOZIONI SULLA SOPRAELEVATA DI MONZA Nell’autodromo di Monza, i concorrenti hanno disputato alcune prove cronometrate e di media, misurandosi anche sul tracciato “alta velocità”, recentemente restaurato, noto anche come “la sopraelevata” Al termine della gara, gran parte dei partecipanti ha decretato l’edizione 2015 la migliore degli ultimi anni. Ancora una volta, la Mille Miglia ha superato sé stessa, con numeri da record, con oltre 2.000 persone coinvolte nell’organizzazione della corsa, ben 1.600 operatori dei media accreditati, provenienti da tutto il mondo, quasi 4.000 stanze di hotel prenotate per i giorni della corsa e più di 230 comuni attraversati. Tutte le informazioni e le classifiche della Mille Miglia 2015 sono pubblicate sul sito ufficiale...

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Gran Premio Terre di Canossa: Vince un equipaggio italiano su Fiat Siata 514 MM
Apr28

Gran Premio Terre di Canossa: Vince un equipaggio italiano su Fiat Siata 514 MM

La quarta edizione del “Terre di Canossa International Cars Challenge” 2014 si è conclusa con il ritorno di tutte le auto storiche e degli equipaggi in piazza Prampolini a Reggio Emilia. Dopo tre giorni di gare con 75 prove speciali, due prove di velocità media e 550 km percorsi, l’equipaggio Vesco-Guerrini, a bordo di una Fiat Siata 514 Mille Miglia degli anni Trenta, ha vinto il Gran Premio Terre di Canossa 2014, confermando l’abilità e la bravura dei piloti italiani. Il secondo posto va all’equipaggio n°20 Margiotta-Perno su Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce del 1959, mentre sul terzo gradino del podio è arrivato l’equipaggio n°4 Salviato-Moglia su Bugatti T40 del 1927. Fino all’ultima prova, il vincitore è stato incerto a causa dei pochi centesimi di secondo che dividevano i primi equipaggi, ma l’abilità e la bravura dei nostri piloti hanno permesso questa vittoria davanti a molti concorrenti inetrnazionali. Oltre la metà dei concorrenti (un’ottantina) infatti era straniera a testimonianza dell’interesse riscontrato da questa formula storica e dall’evento. La corsa ha visto sfidarsi bellissime auto storiche, tra le quali alcuni esemplari molto rari da milioni di euro, in uno splendido tragitto tra Emilia, Toscana e Liguria che ha visto un pubblico numeroso lungo tutto il percorso di gara. Il podio e la premiazione sono avvenuti a Reggio Emilia nella Sala del tricolore, dove il 7 gennaio 1797 nacque la bandiera italiana. Questi tre giorni intensi hanno unito perfettamente splendide auto, competizione, turismo, gastronomia e relax, elementi che hanno fatto di Terre di Canossa un grande Evento curato in ogni dettaglio con la passione e la determinazione della gente dell’Emilia, Terra di Motori, e del team Scuderia Tricolore, guidato dal Presidente Luigi Orlandini, che rinnova l’appuntamento per l’edizione 2015.   CATEGORIE E PREMI Oltre alla premiazione del primo classificato assoluto, il Gran Premio Terre di Canossa prevede altri premi, assegnati in base alle numerose categorie in gara. La classifica ante guerra incorona ancora una volta l’equipaggio n° 3 Vesco-Guerrini su FIAT Siata 514 MM del 1930, secondo il n° 4 Salviato-Moglia su Bugatti T40 del 1927e terzo il n° 1 Salvinelli-De Marco su Alfa Romeo 6C 1500 Sport del 1928. La classifica Maserati Moderne vede primo l’equipaggio 90 Filius-Van Straalem, mentre il podio per le Ferrari Moderne va all’equipaggio 91 Verghini-Sydorenko. Prima scuderia classificata è quella del Club Orobico, che con ben sei equipaggi iscritti fa incetta di trofei e vittorie. La coppa delle dame va all’equipaggio 61 Bazhenina-Golovashkina su Jaguar XK 120 del 1954. La folta presenza straniera ha acceso la sfida anche tra gli equipaggi stranieri, i quali si sono sfidati anche per le coppe internazionali. La coppa internazionale per la Germania va all’equipaggio...

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Terre di Canossa International Classic Cars Challenge: al via la quarta edizione
Apr24

Terre di Canossa International Classic Cars Challenge: al via la quarta edizione

La corsa storica per eccellenza è senza dubbio la Mille Miglia, corsa che vede sfidarsi le auto storiche più belle e rare del mondo sin dal 1927. In pochi però forse conoscono il rally “Terre di Canossa International Classic Cars Challenge” organizzata dalla Scuderia Tricolore di Reggio Emilia, corsa storica seconda solo alla Mille Miglia come numero di partecipanti stranieri. Il Rally Terre di Canossa (24-27 aprile 2014) vedrà sfidarsi le più importanti vetture storiche del passato in un percorso di 550 km in luoghi unici, partendo dall’Emilia, attraversando gli splendidi paesaggi della toscana e della Liguria, per poi ritornare a Reggio Emilia dove ci sarà la premiazione del vincitore nella sala del Tricolore. Parte così la quarta edizione del Rally Terre di Canossa, uno dei tre “Grandi Eventi CSAI” più internazionali. La gara prenderà il “via” Venerdì 25 alle 9.30 da Reggio Emilia, attraverserà gli storici territori Matildici e, dopo un lungo viaggio in Toscana e Liguria, tornerà infine nella Città del Tricolore Domenica 27, dove ci sarà la premiazione nella sala del Tricolore. Giunta alla quarta edizione, la Scuderia Tricolore ha portato Terre di Canossa nell’olimpo delle manifestazioni più apprezzate dai grandi collezionisti del mondo, un viaggio fatto di sport, arte, cultura e gusto, che quest’anno attraverserà le province di Reggio, Lucca, Pisa, Massa e La Spezia.  Anche per il 2014 l’organizzazione ha disegnato un Terre di Canossa davvero ricco di novità rispetto ai paesaggi attraversati e al progetto da raccontare: quest’anno la gara sarà un omaggio ai 100 anni del Comune di Forte dei Marmi e della Maserati, main sponsor dell’evento, che festeggerà con noi il centenario, e ai 500 anni delle mura di Lucca. Per chi ama la competizione, le prove a cronometro aumentano a 75 e ad esse si aggiungono 2 prove di media (con classifica a parte), pensate per chi vuole approfittare della gara per un valido allenamento alla 1000 Miglia. Confermato anche il Trofeo Eberhard, main sponsor dell’evento, che metterà in palio quattro splendidi orologi. La macchina organizzativa, che nei 4 giorni sarà animata da oltre 250 collaboratori, sta scaldando i motori per questo evento che si fonda su tre pilastri fondamentali, tipici della nostra Emilia: i motori: una gara sfidante, di circa 550 km, con ben 75 prove a cronometro e due prove di media; il paesaggio e la storia: uno spaccato completo dei paesaggi italiani, dai Castelli dei Canossa, ai più suggestivi passi appenninici, ai borghi emiliani e toscani, alle città d’arte più suggestive come Pisa, Lucca e Pietrasanta, fino a giungere al mare della Versilia e di La Spezia; l’ospitalità: prodotti tipici e ricette della tradizione, interpretate dai nostri migliori chef.   I LUOGHI DELLA CORSA Grande numero...

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Stelle sul Liston: conclusa l’edizione 2013
Nov08

Stelle sul Liston: conclusa l’edizione 2013

Il 19 e il 20 ottobre si è svolta “Stelle sul Liston” 2013, terza edizione del concorso d’eleganza Automobilistica e femminile, diventato ormai atteso appuntamento per gli appassionati del motorismo storico. L’evento ha riscosso un notevole successo tra il pubblico e gli appasionati non solo del Padovano, ma di tutto il Veneto. Oltre ad essere dedicato alla passione per le auto, l’evento abbina iniziative di solidarietà come la collaborazione con Emergency, a cui è andato parte del ricavato della manifestazione. L’apertura del concorso si è svolta sabato 19 ad Abano Terme fra i saluti del Presidente Nazionale RIVS Rossano Nicoletto e delle autorità, e con 26 auto storiche di alto pregio selezionatissime, datate dagli inizi del ‘900 fino agli anni ’70, che hanno pacificamente invaso la zona pedonale di Viale delle Terme fra la meraviglia e l’ammirazione generale. Tanti sono stati gli appassionati ed i curiosi che, approfittando della bella giornata, hanno raggiunto la zona pedonale per foto e commenti e per fermarsi nel punto ristoro appositamente allestito e assaporare la birra artigianale Birra Antoniana, tipicità locale disponibile nella variante classica e fruttata. Grazie all’esposizione statica delle vetture ed all’intrattenimento musicale, il Viale delle Terme di Abano è diventato polo attrattivo per tutta la serata, movimentando la movida della cittadina termale. Il mattino seguente, come da programma, le auto si sono spostate verso il centro di Padova, tradizionale cuore pulsante dell’evento, seguendo un piacevole tragitto ai piedi dei Colli Euganei e creando un colorato e pittoresco corteo. Arrivati in Largo Europa, si è effettuato l’abbinamento con le modelle in abiti stile vintage grazie alla sapiente mano di Face NicoBaggio makeup artist ed alla maestria dello staff di hair stylists United by Franco Curletto, agli accurati accessori di Fattoretto Jewels Design ed agli abiti eleganti e romantici di Sandro Ferrone. Le auto sono poi partite per un giro lungo le vie più attrattive di Padova, come le Riviere dei Ponti Romani e l’anello attorno Prato della Valle, per poi risalire il Liston di via Roma ed effettuare un’entrata di grand’effetto sul piazzale dello storico Caffè Pedrocchi. Fortunatamente, dopo alcuni accenni di pioggia, il tempo stabile ha accolto le vetture e neanche qualche piccolo intoppo, come il momentaneo fermarsi della Fiat Balilla Carrozzeria Speciale Sport, ha intaccato il successo della manifestazione, anzi, da tutti è stata ancor più ammirata la vitalità e la grinta che le vetture ancora conservano. Nella splendida cornice di pubblico, e davanti alla giuria composta da personalità di spicco, si è svolta la sfilata di auto e modelle che hanno regalato in un attimo un’atmosfera di altri tempi. Dopo la sfilata si è svolta la conferenza aperta al pubblico “Lancia: la...

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Le auto che hanno fatto la storia: Lancia Aprilia Graber
Oct05

Le auto che hanno fatto la storia: Lancia Aprilia Graber

Riprendono gli articoli dedicati ai modelli d’epoca in collaborazione con RIVS,  per parlare di auto che hanno segnato un’epoca,  e che ancora fanno sognare. Questa è la volta di un pezzo raro, la Lancia Aprilia Graber. Rigore svizzero e cuore italiano sono due peculiarità  che ben si fondono nella Lancia Aprilia Graber, una creazione esclusiva ed inaspettata, regalata dalla carrozzeria artigianale che unì il suo nome al modello. Ma quali sono le esatte origini della vettura? Nel 1934, la torinese Lancia vuole portare a termine un progetto ambizioso cominciato già con la creazione della Lancia Augusta, ovvero realizzare un modello altamente aerodinamico, pur mantenendo una linea classica, ma che allo stesso tempo contenga i consumi. Così alla fine del ’43, i tecnici della Casa iniziano il “work in progress” per portare alla luce una nuovo prototipo. La carrozzeria viene studiata in collaborazione con il Politecnico di Milano e il lavoro degli ingegneri porterà a ottenere un coefficiente aerodinamico estremamente basso per l’epoca, che verrà brevettata insieme al motore, il quale viene realizzato con i cilindri a V stretto ma con la camera a scoppio di forma emisferica, ottenuto tramite particolare procedimento, anche questo sotto brevetto. Una caratteristica particolare della carrozzeria sarà data dall’irremovibile decisione del Presidente Vincenzo Lancia di dotare l’auto di portiere con le cerniere nascoste, richiesta che diede molto da fare al suo staff, già alle prese con il particolare profilo delle stesse, curvo e non retto. Alla fine, anche con l’aiuto di consulenze esterne, si ottenne il risultato sperato, ovvero un’auto estremamente innovativa. Tutte queste innovazioni però, non migliorarono un problema diffuso per le auto dell’epoca, ovvero la difficile abitabilità dell’abitacolo, soprattutto al posteriore, e la non ottima visibilità dello specchio retrovisore per via della curvatura finale. Difetti comunque risibili per un’auto degli anni 30. (continua) [Show as slideshow]     Le prove su strada decreteranno infatti la buona riuscita del modello e le assicureranno la presenza al Salone dell’Auto di Parigi del ‘36, dove sarà presentata con il nome di Lancia Ardennes perché assemblata in territorio francese. Seguirà la presentazione a Londra e Milano, dove prenderà il nome Aprilia, nome dato dalla città laziale costituita, almeno sulla carta, il 25 aprile 1936 in seguito alla bonifica dell’Agropontino per volontà del regime fascista. Della Lancia Aprilia verrà fatta una produzione berlina e, come era consuetudine allora, una autotelaio per crearne una fuoriserie. Ma veniamo ora alla creazione di Hermann Graber, artigiano svizzero proveniente da un’attività familiare di produzione e allestimento di ruote per carri e carrozze, che si configurerà negli anni come designer dalle linee classiche e raffinatissime. Con l’inizio della circolazione di automobili nella sua regione, il giovane Hermann decise di  convertire la...

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Le auto che hanno fatto la storia: Maserati A6 G54 Zagato
Jul06

Le auto che hanno fatto la storia: Maserati A6 G54 Zagato

La Maserati A6 G54 Zagato è una di quelle rare eccezioni per cui l’abito, in questo caso l’auto, fa il monaco. Auto d’epoca per pochi, vettura chic e prestigiosa, la Zagato nacque nel 1954, segnando la fine di un’epoca e di un certo modo di intendere l’automobile sportiva. Scopo di Maserati era quello di riuscire a far convivere, in un’unica automobile, lo spirito elegante e quello sportivo, segnalando al contempo le caratteristiche del proprietario che con questo rinnovato spirito voleva identificarsi. Nei primi anni Cinquanta il Tridente decise infatti di allargare la famiglia e di optare per una serie di vetture esclusive, adatte sia ad un utilizzo stradale che sportivo. Sfruttando come base di partenza la A6 G 2000 – vettura prettamente sportiva – per la realizzazione del telaio della Maserati A6 G54, vettura prettamente stradale, i tecnici Maserati si rivolsero a Gilberto Colombo, un artigiano con esperienza pluriennale nel settore. Per quanto riguarda la carrozzeria invece, la casa italiana si affidò alle storiche collaborazioni con Frua, Allemano e sopratutto Zagato, che si impegnarono nella produzione fino al 1957, anno in cui l’ultima vettura venne costruita. Tra tutte, la versione ideata dal milanese Zagato è ancora oggi quella più ammirata e riconosciuta, amata soprattutto per la sua semplicità e linearità e destinata principalmente ad un utilizzo agonistico. Zagato produsse scocche su misura per ogni autovettura creata e, per la fabbricazione, fece ricorso ad alluminio e plexiglas per i cristalli laterali. Il tetto della vettura era uno degli elementi più caratterizzanti: esso era infatti privo delle classiche bombature. Sembra che Zagato abbia costruito solo un’autovettura con il tetto a doppia bolla: auto iscritta alla corsa Mille Miglia del 1956 da piloti italiani e successivamente venduta ad un collezionista italoamericano negli anni Sessanta. [Show as slideshow]     Dal punto di vista tecnico, il motore – un sei cilindri – era montato quasi al centro del corpo della vettura. Il cambio era a quattro velocità non sincronizzate e venivano praticati fori radiali lungo i fianchi per migliorare la tenuta e le sollecitazioni. Da buona sportiva, gli interni della vettura non lasciavano molto spazio a lusso e fronzoli: la strumentazione di bordo era di qualità, ma le linee erano molto basiche ed essenziali. La Maserati A6 G54 Zagato venne prodotta in due versioni: stradale e da competizione e il tipico scarico sdoppiato fu prodotto da Abarth per la versione da strada mentre, per quella da competizione, il compito fu preso in carico dalla casa madre. Dalla sede modenese uscirono solo sessanta esemplari del modello A6 G54, ognuno curato e realizzato in modo unico, e di questi solo venti firmati da Zagato. Al contrario delle sue sorelle, le...

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