L’auto che si pulisce da sola? con Nissan è realtà
Mantenere la propria auto pulita 365 giorni l’anno senza costi e magari senza consumare acqua è il sogno di ogni automobilista, soprattutto in queste giornate piovose dove i detriti e la sporcizia delle strade vengono portati sulla nostra auto sollevata dalle vetture o dai camion che ci precedono. Se pensiamo inoltre a chi è appassionato di fuoristrada e percorre sentieri sterrati e pieni di fango, la situazione è addirittura peggiore in quanto il fango può rovinare la carrozzeria e per toglierlo occorrono lavaggi frequenti. Ma esiste l’auto che si pulisce da sola? dopo anni di ricerca la risposta è si! Grazie ad una ricerca condotta da Nissan, i tecnici giapponesi hanno studiato una nuova tipologia di vernice che, applicata alla vettura, impedisce ad acqua, fango, sostanze oleose e sporcizia di attaccarsi alla carrozzeria, mantenendo sempre pulita l’auto e rimandando a qualche volta l’anno il lavaggio della vettura. Ma come è possibile? La prima vettura a sperimentare questa vernice speciale è la Nissan Note, che diventa così la prima auto al mondo con funzione autopulente. L’innovativa tecnologia si chiama Ultra-Ever Dry, la quale crea tra la vernice e l’ambiente, uno strato protettivo che impedisce a schizzi, fango e acqua di stagnare sulla carrozzeria, lasciando odiosi aloni e macchie antiestetiche. Sebbene Ultra-Ever Dry sia stata già sperimentata in altri campi, è la prima volta che viene testata su una vettura. Per testare l’efficacia di questa nuova vernice e confrontarla con una vernice tradizionale, gli ingegneri giapponesi hanno verniciato la Nissa Note da un lato con la vernice “normale” e dall’altro con la Ultra-Ever Dry, per poi percorrere strade piene di fango, pozzanghere e altre sostanze che solitamente sporcano la nostra vettura. Incredibile? guardate il video! Come potete vedere, l’auto si pulisce da sola, impedendo al fango di aderire alla carrozzeria della vetture. Non è la prima volta però, che la Nissan Note adotta una tecnologia in grado di auto-pulirsi. Su questo modello infatti, ha debuttato anche una telecamera con funzione automatica di lavaggio/asciugatura della lente, posta sul portellone dell’auto. Il sistema utilizza acqua e aria compressa per mantenere la lente sempre pulita, a garanzia di un funzionamento ottimale in qualsiasi condizione. Finora la vernice, commercializzata dalla UltraTech International Inc, ha risposto molto bene nell’utilizzo in caso di pioggia, spray, gelo, schizzi e ristagno di acqua. Pur non essendoci piani di applicazione della tecnologia sulla produzione di serie, Nissan vuole valutare la possibilità di offrire, in futuro, la vernice autopulente come accessorio aftermarket. Unico difetto? Fari, griglia e cerchi in lega rimangono sporchi (per ora). IMMAGINI NISSAN NOTE VERNICE AUTOPULENTE [Show as...
Gran Premio Terre di Canossa: Vince un equipaggio italiano su Fiat Siata 514 MM
La quarta edizione del “Terre di Canossa International Cars Challenge” 2014 si è conclusa con il ritorno di tutte le auto storiche e degli equipaggi in piazza Prampolini a Reggio Emilia. Dopo tre giorni di gare con 75 prove speciali, due prove di velocità media e 550 km percorsi, l’equipaggio Vesco-Guerrini, a bordo di una Fiat Siata 514 Mille Miglia degli anni Trenta, ha vinto il Gran Premio Terre di Canossa 2014, confermando l’abilità e la bravura dei piloti italiani. Il secondo posto va all’equipaggio n°20 Margiotta-Perno su Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce del 1959, mentre sul terzo gradino del podio è arrivato l’equipaggio n°4 Salviato-Moglia su Bugatti T40 del 1927. Fino all’ultima prova, il vincitore è stato incerto a causa dei pochi centesimi di secondo che dividevano i primi equipaggi, ma l’abilità e la bravura dei nostri piloti hanno permesso questa vittoria davanti a molti concorrenti inetrnazionali. Oltre la metà dei concorrenti (un’ottantina) infatti era straniera a testimonianza dell’interesse riscontrato da questa formula storica e dall’evento. La corsa ha visto sfidarsi bellissime auto storiche, tra le quali alcuni esemplari molto rari da milioni di euro, in uno splendido tragitto tra Emilia, Toscana e Liguria che ha visto un pubblico numeroso lungo tutto il percorso di gara. Il podio e la premiazione sono avvenuti a Reggio Emilia nella Sala del tricolore, dove il 7 gennaio 1797 nacque la bandiera italiana. Questi tre giorni intensi hanno unito perfettamente splendide auto, competizione, turismo, gastronomia e relax, elementi che hanno fatto di Terre di Canossa un grande Evento curato in ogni dettaglio con la passione e la determinazione della gente dell’Emilia, Terra di Motori, e del team Scuderia Tricolore, guidato dal Presidente Luigi Orlandini, che rinnova l’appuntamento per l’edizione 2015. CATEGORIE E PREMI Oltre alla premiazione del primo classificato assoluto, il Gran Premio Terre di Canossa prevede altri premi, assegnati in base alle numerose categorie in gara. La classifica ante guerra incorona ancora una volta l’equipaggio n° 3 Vesco-Guerrini su FIAT Siata 514 MM del 1930, secondo il n° 4 Salviato-Moglia su Bugatti T40 del 1927e terzo il n° 1 Salvinelli-De Marco su Alfa Romeo 6C 1500 Sport del 1928. La classifica Maserati Moderne vede primo l’equipaggio 90 Filius-Van Straalem, mentre il podio per le Ferrari Moderne va all’equipaggio 91 Verghini-Sydorenko. Prima scuderia classificata è quella del Club Orobico, che con ben sei equipaggi iscritti fa incetta di trofei e vittorie. La coppa delle dame va all’equipaggio 61 Bazhenina-Golovashkina su Jaguar XK 120 del 1954. La folta presenza straniera ha acceso la sfida anche tra gli equipaggi stranieri, i quali si sono sfidati anche per le coppe internazionali. La coppa internazionale per la Germania va all’equipaggio...
Terre di Canossa International Classic Cars Challenge: al via la quarta edizione
La corsa storica per eccellenza è senza dubbio la Mille Miglia, corsa che vede sfidarsi le auto storiche più belle e rare del mondo sin dal 1927. In pochi però forse conoscono il rally “Terre di Canossa International Classic Cars Challenge” organizzata dalla Scuderia Tricolore di Reggio Emilia, corsa storica seconda solo alla Mille Miglia come numero di partecipanti stranieri. Il Rally Terre di Canossa (24-27 aprile 2014) vedrà sfidarsi le più importanti vetture storiche del passato in un percorso di 550 km in luoghi unici, partendo dall’Emilia, attraversando gli splendidi paesaggi della toscana e della Liguria, per poi ritornare a Reggio Emilia dove ci sarà la premiazione del vincitore nella sala del Tricolore. Parte così la quarta edizione del Rally Terre di Canossa, uno dei tre “Grandi Eventi CSAI” più internazionali. La gara prenderà il “via” Venerdì 25 alle 9.30 da Reggio Emilia, attraverserà gli storici territori Matildici e, dopo un lungo viaggio in Toscana e Liguria, tornerà infine nella Città del Tricolore Domenica 27, dove ci sarà la premiazione nella sala del Tricolore. Giunta alla quarta edizione, la Scuderia Tricolore ha portato Terre di Canossa nell’olimpo delle manifestazioni più apprezzate dai grandi collezionisti del mondo, un viaggio fatto di sport, arte, cultura e gusto, che quest’anno attraverserà le province di Reggio, Lucca, Pisa, Massa e La Spezia. Anche per il 2014 l’organizzazione ha disegnato un Terre di Canossa davvero ricco di novità rispetto ai paesaggi attraversati e al progetto da raccontare: quest’anno la gara sarà un omaggio ai 100 anni del Comune di Forte dei Marmi e della Maserati, main sponsor dell’evento, che festeggerà con noi il centenario, e ai 500 anni delle mura di Lucca. Per chi ama la competizione, le prove a cronometro aumentano a 75 e ad esse si aggiungono 2 prove di media (con classifica a parte), pensate per chi vuole approfittare della gara per un valido allenamento alla 1000 Miglia. Confermato anche il Trofeo Eberhard, main sponsor dell’evento, che metterà in palio quattro splendidi orologi. La macchina organizzativa, che nei 4 giorni sarà animata da oltre 250 collaboratori, sta scaldando i motori per questo evento che si fonda su tre pilastri fondamentali, tipici della nostra Emilia: i motori: una gara sfidante, di circa 550 km, con ben 75 prove a cronometro e due prove di media; il paesaggio e la storia: uno spaccato completo dei paesaggi italiani, dai Castelli dei Canossa, ai più suggestivi passi appenninici, ai borghi emiliani e toscani, alle città d’arte più suggestive come Pisa, Lucca e Pietrasanta, fino a giungere al mare della Versilia e di La Spezia; l’ospitalità: prodotti tipici e ricette della tradizione, interpretate dai nostri migliori chef. I LUOGHI DELLA CORSA Grande numero...
“Evoluzione”, la scultura di Reggiani riportata alla bellezza originale
Non tutti gli appassionati di Auto e arte conoscono Franco Reggiani (1926 – 1991), artista e designer nato a Reggio Emilia, noto nel mondo dell’auto per aver disegnato profili e carrozzerie di automobili su meccaniche Cisitalia, Stanguellini, Ferrari, Maserati e Alfa Romeo. Reggiani è conosciuto anche per aver realizzato la scultura “Evoluzione” pensata e progettata per celebrare il cinquantesimo anniversario della Scuderia Ferrari. Ideata nel 1979 in dimensioni ridotte e successivamente convertita in grandi dimensioni, la scultura “Evoluzione” di Reggiani è un importantissimo tributo alla storia della Ferrari, dalle sue origini in Alfa Romeo fino agli anni ’80. La scultura infatti è composta da 7 differenti vetture molto importanti sia per la storia di Enzo Ferrari sia per Ferrari stessa: L’anteriore è composto dal musetto dell’Alfa Romeo P2, con la quale Enzo Ferrari corse la sua prima gara come Scuderia Ferrari nel 1929, che allora era la squadra corse di Alfa Romeo, e dai musetti della Barchetta touring e della Ferrari 166 MM. Parafanghi e passaruota appartengono alla Ferrari 430 Superamerica e sempre alla Barchetta Touring, le code della Ferrari Dino 246 e di una tipica monoposto da Formula 1 del 1959, mentre il cofano e l’alettone posteriore sono della Ferrari 321 T5 Guidata da Gilles Villeneuve, fondendo il design e gli aspetti tecnici delle vetture più famose della storia dei primi cinquant’anni delle corse Ferrari. La scultura Evoluzione, alta 25 metri e dal peso di 75 quintali, venne inaugurata nel 1985 a Modena come simbolo del Ferrari Day, evento che riuniva nella città emiliana tutti gli appassionati del cavallino provenienti da tutto il mondo. Pochi anni dopo però la scultura fu spostata di fronte alla stazione piccola di Modena ed in seguito di fronte al teatro Valli di Reggio Emilia. La scultura fu richiesta addirittura da BMW, la quale la fece portare a Monaco per esporla di fronte al grande museo BMW. Nel 1988 venne ceduta alla società autostrade, la quale collocò la scultura nell’area di sosta Calvetro lungo l’Autostrada A1 all’altezza di Campogalliano. L’Evoluzione rimase nell’area di sosta per ben 25 anni, destinata ad un progressivo degrado dovuto alla mancanza di manutenzione e ad atti di vandalismo. Nella primavera del 2013 però, il Comune di Reggio Emilia insieme ad ACI e Panathlon, recuperano la scultura con l’impegno di restaurarla e posizionarla all’interno di una grande rotatoria lungo Via Trattati di Roma, vicino alla stazione di Reggio Emilia AV Mediopadana ed ai Ponti di Calatrava, in modo tale che chiunque esca dal casello autostradale della Città del Tricolore possa incrociare questa splendida scultura dal grande significato. L’inaugurazione della scultura “Evoluzione” di Reggiani nella nuova ubicazione è avvenuta il 22 Marzo 2014 con il supporto tecnico del Comune di...
Auto elettriche: nuove batterie più efficienti da Volkswagen
Le vetture elettriche stanno dimostrando che possono essere una valida alternativa alla auto tradizionali alimentate a combustibili fossili, grazie alle ottime prestazioni, ai bassi costi dell’energia elettrica e alle emissioni ridotte a zero. Il punto debole di queste vetture (per ora) è l’autonomia che, nel migliore dei casi, può arrivare a soli 200 km dichiarati dalle case, chilometri che nell’utilizzo quotidiano non vanno però oltre i 130 km effettivi. L’unica vettura che ad oggi permette un utilizzo ottimale e libero dal pensiero di rimanere senza ricarica è la Tesla Model S, vettura che offre fino a 508 km di autonomia e prestazioni impressionanti, ma ovviamente ad un prezzo proibitivo per la maggior parte degli automobilisti. Tolta la Tesla quindi, ad oggi non ci sono vetture che permettano un utilizzo quotidiano ad un prezzo accessibile. Inoltre il pacco batterie è l’elemento che fa lievitare il costo delle vetture elettriche, tanto da vedere una semplice Volkswagen e-Up! al prezzo di 29.000 euro (grazie agli incentivi) e la BMW i3 che abbiamo provato su strada a circa 46.000 euro, prezzi comunque alti se pensiamo alla tipologia di vetture e se pensiamo al costo di una Up! alimentata a metano. Nel caso in cui si riuscisse però ad ottenere batterie a costi ridotti e con un’autonomia di 300 km o più, paragonabile con Metano e GPL ad esempio, le cose cambierebbero radicalmente e le auto elettriche diventerebbero più appetibili per tutti gli utenti e tutte le tasche, aprendo le porte ad un nuovo mercato con un’espansione senza precedenti. Per questi motivi, Volkswagen ha investito molto nella ricerca di una nuova tipologia di batterie più efficiente e meno costosa. Secondo il Telegraph, Volkswagen avrebbe trovato, in collaborazione con Sanyo, un’inedita tipologia di batterie in grado di offrire un livello di energia di tre o quattro volte superiore alle batterie attuali mantenendo le stesse dimensioni e gli stessi ingombri di quelle attuali. I test sarebbero stati svolti con batterie da 24 kWh fino a 37 kWh, ma sarebbero in fase di test e sviluppo anche batterie da 80 kWh, sempre con gli stessi ingombri, le quali garantirebbero alla e-Up! un’autonomia di oltre 600 km o di circa 550 km per una Volkswagen e-Golf. Da ricerche di mercato però è emerso che la seconda vettura è utilizzata per piccoli spostamenti urbani e l’autonomia di 200 km è quella che i clienti chiedono. Queste nuove batterie potrebbero essere utilizzate per diminuire gli ingombri, diminuire il peso e di conseguenza la quantità di Litio, abbassando il costo delle vetture ed offrendo solo 200 km di autonomia. Queste notizie non sono state ancora ufficializzate, ma è ormai assodato che il...
GP Australia di Formula 1: prima Pole a Hamilton con Ricciardo e Rosberg sul podio. Quinto Alonso, Raikkonen out
Il mondiale 2014 di Formula 1 è iniziato nel modo più spettacolare che ci si potesse immaginare, con tanti colpi di scena, piloti e team emergenti nelle prime 10 posizioni e grande spettacolo dato dalle nuove monoposto e dai nuovi regolamenti. Come saprete ormai, il nuovo regolamento di quest’anno ha stravolto letteralmente le monoposto con nuova aerodinamica, motori 1.6 litri V6 Turbo, maggior recupero di energia e una potenza del KERS che ora offre una spinta per ben 33 secondi ad ogni ricarica! Tutto questo ha obbligato i piloti a cambiare il proprio stile di guida per recuperare più energia possibile in frenata, diminuire i consumi ma soprattutto controllare queste nuove monoposto decisamente più nervose e difficili da controllare rispetto all’anno passato. Con tutte queste nuove caratteristiche si pensava che solo i piloti con una certa esperienza potessero ottenere risultati, ma già da questa prima pole position i “rookie” di quest’anno hanno dimostrato di avere il piede pesante, ottenendo ottimi piazzamenti in griglia. Sin dalle prime curve del GP Australia di Formula 1 infatti, la lotta per ottenere la Pole Position del Gran Premio di Australia 2014 ha regalato agli appassionati un grande spettacolo, con una lotta fino all’ultimo giro per conquistare il tempo migliore. Sembrava quasi fatta per Daniel Ricciardo su Red Bull, beffato all’ultimo da un ottimo giro di Lewis Hamilton, il quale strappa la pole al pilota australiano e porta la Mercedes davanti a tutti. Terzo gradino del podio conquistato da Rosberg, seguito dal giovane Magnussen su McLaren e da Fernando Alonso. Il pilota spagnolo non riesce ad andare oltre la quinta posizione e a fine qualifica ha dichiarato che questa è l’attuale posizione di Ferrari. Alle spalle del ferrarista troviamo Vergne su Toro Rosso, Hulkenberg su Force India, Daniil Kvyat con la seconda Toro Rosso e a chiudere le prime dieci posizioni le due Williams di Massa e Bottas con motore mercedes. Brutto risultato per Button che chiude undicesimo, mentre Kimi Raikkonen finisce contro un muro in seguito ad un leggero testacoda. Qualifica amara anche per Vettel che termina la sua qualifica alle spalle di Raikkonen. RISULTATI QUALIFICHE – GP AUSTRALIA 2014 DI FORMULA 1 – MELBOURNE Pos Pilota Team Q1 Q2 Q3 Giri 1 Lewis Hamilton Mercedes 1:31.699 1:42.890 1:44.231 22 2 Daniel Ricciardo Red Bull Racing-Renault 1:30.775 1:42.295 1:44.548 20 3 Nico Rosberg Mercedes 1:32.564 1:42.264 1:44.595 21 4 Kevin Magnussen McLaren-Mercedes 1:30.949 1:43.247 1:45.745 19 5 Fernando Alonso Ferrari 1:31.388 1:42.805 1:45.819 21 6 Jean-Eric Vergne STR-Renault 1:33.488 1:43.849 1:45.864 21 7 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 1:33.893 1:43.658 1:46.030 20 8 Daniil Kvyat STR-Renault 1:33.777 1:44.331 1:47.368 20 9 Felipe Massa Williams-Mercedes 1:31.228...