I DUBBI DI ASSOPETROLI
Assopetroli, l’associazione che rappresenta gli operatori indipendenti e i piccoli imprenditori del settore petrolifero, ha richiesto l’intervento dell’Antitrust. Il presidente di Assopetroli, Franco Ferrari Aggradi, crede che l’iniziativa di Eni sia lesiva nei confronti delle piccole medie imprese in questo settore, in quanto Eni può permettersi questi sconti, ma le piccole imprese no. Il presidente ha affermato:
Se da una parte accogliamo con favore un’iniziativa volta a generare benefici in tasca a Consumatore, soprattutto in momenti duri per i bilanci familiari come questi, riteniamo però che la “campagna ENI”, così impostata, sia lesiva, per lo stesso Consumatore, di un ulteriore e più stabile valore che è il dispiegarsi di una reale e “libera” economia di mercato. Infatti, tale iniziativa colpisce a livello concorrenziale il 50% della rete distributiva italiana di proprietà di aziende indipendenti che espongono i propri marchi o che innalzano i colori delle compagnie petrolifere. Rappresentiamo quelle piccole e medie aziende, che investono da 60 anni nella rete di distribuzione di carburanti, ma che non sono proprietarie della materia prima, non sono titolari di raffinerie, non hanno accesso ai giacimenti petroliferi e non possono quindi sostenere una competizione impostata su queste basi. L’iniziativa richiamata, progettata proprio dal leader del mercato e compagnia multinazionale integrata, costituisce a nostro avviso, un’azione di dumping nei confronti dei piccoli imprenditori indipendenti, con il rischio di far ripiombare il settore della distribuzione di carburanti in un mercato di tipo oligopolistico. Il succedersi degli avvenimenti confermano tale nostra preoccupazione in quanto abbiamo notizia che altri soggetti titolari di raffinerie e di pozzi petroliferi, stiano per “imboccare” la medesima strada intrapresa da ENI. In ogni caso, auspicando che codesta Autorità volesse approfondire tale problematica, ci sarebbe gradito l’incontro per rappresentare la nostra posizione in merito.
ANCHE LA FIGISC E’ CONTRARIA: “OLTREPASSATO OGNI LIMITE”
La FIGISC (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti) è contraria all’iniziativa di Eni, in quanto è l’unica azienda a poterselo permettere e accusa “inciuci” con lo stato, il quale detiene oltre il 30% di Eni. Ecco il pensiero della FIGISC:
L’esasperazione delle schizofrenie del settore attraverso una prova tecnica (la durata sembra per ora limitata a tre mesi, ma si comincia sempre così) di aggressione al mercato da parte del market leader italiano, che ha il Tesoro come azionista di riferimento e bilanci della divisione Refining & Marketing in rosso da tre anni (è stato detto da ENI in questi giorni alla Commissione Prezzi del Senato). Vi si aggiunga la frattura tra gestori all’interno dello stesso marchio e tra quelli del marchio e tutti gli altri. Un grande spot pubblicitario, con il quale ENI, parlando di «segnale forte di vicinanza ai cittadini, e in particolare alle famiglie italiane», accontenta anche il Governo, mettendo in ombra la questione della soffocante fiscalità sui carburanti, cerca di ridare fiato al crollo dei consumi, cambiando forzosamente gli stili del consumatore, che ora dovrà dedicare il fine settimana a fare rifornimento per godere di unforte sconto, tenendo in piedi una rete che erogherà per tutto il resto della settimana (con costi costanti dell’intero sistema) solo pochi litri di benzina. Una iniziativa certamente «unica», tanto da sembrare il frutto di un inciucio ad altissimo livello cui non pare del tutto estraneo il rapporto tra lo Stato e la «sua» azienda petrolifera, condizione che gli altri competitori del mercato non possono certo vantare. Insomma, se da un lato lo Stato continua ad aumentare le imposte, dall’altro la sua azienda distributiva rinuncia ad utili per spalmarli sui consumatori……Una specie di gioco di bussolotti,sia pure mediaticamente allettante. Un’azienda che non sia ENI e non abbia lo specifico rapporto che questa ha con lo Stato ed il Governo, ma risponda solo alle logiche degli azionisti e dei centri direzionali che stanno all’estero, può permettersi di fare altrettanto? E, allora, tutto regolare e rispondente alla lo-gica del «libero» mercato e della concorrenza. Qualche Authority, in genere solerte a cercare collusioni anche dove non ci sono, deve, per caso, vigilare ed approfondire questa non trascurabile circostanza?
I CONSUMATORI FAVOREVOLI
Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti di Federconsumatori sono naturalmente felici di questa iniziativa di Eni, la quale potrebbe portare tutte le altre compagnie ad abbassare il prezzo dei carburanti:
“L’unico interesse dei consumatori è la riduzione del prezzo insopportabile dei carburanti. Questo è l’elemento più importante che bisogna tenere a mente nel dibattito intorno alla campagna di sconto avviata dall’ENI. Noi ribadiamo la nostra approvazione a questa iniziativa che permetterà ai cittadini di risparmiare 20 centesimi nel weekend nella modalità iperself. È un piccolo passo avanti, che dovrà necessariamente essere seguito da un riadeguamento al ribasso da parte di tutti gli altri operatori e anche dalla stessa ENI al di fuori di questo circuito di vendita. Il margine per una diminuzione dei prezzi esiste, e questa operazione lo dimostra. Ora ci aspettiamo un aumento della competitività e delle promozioni da parte di tutti i distributori.
Ed infine anche Codacons, con Carlo Rienzi, è favorevole all’iniziativa e afferma: “Da tempo il Codacons aveva chiesto al Tesoro di spingere l’Eni a svolgere una funzione di calmiere e di concorrenza sul fronte dei carburanti. Finalmente qualcosa si muove e sarebbe utile stendere l’iniziativa anche ai giorni di maggior esodo degli automobilisti, ossia il 31 luglio e l’1, il 14, il 24 e il 31 agosto, così da consentire ulteriori ed effettivi risparmi alle famiglie in viaggio. E a maggior tutela degli automobilisti italiani, il Codacons chiede oggi all’AD Eni, Paolo Scaroni, un incontro urgente volto a discutere la possibilità di istituire una commissione indipendente, costituita dalle associazioni dei consumatori, che abbia il compito di vigilare sui distributori di carburanti, in modo da garantire la correttezza nell’applicazione dello sconto alla pompa da parte dei gestori“.