“Lo scenario ideale, sarebbe quello di avere un caricabatterie abbastanza potente da ricaricare un veicolo in soli 5-10 minuti, ma questo avrebbe un costo di circa 80.000 euro, cioè più del valore della vettura stessa. La domanda che ci siamo posti è stata: come possiamo ridurre le dimensioni, il peso e il prezzo del caricabatterie di bordo?”
“Invece di avere un caricabatterie a parte” prosegue Haghbin, “abbiamo introdotto un nuovo elemento per il trasferimento di potenza, il “Trasformatore Rotante”, il quale è stato sviluppato per il trasferire energia elettrica durante la rotazione. La batteria viene caricata tramite il trasformatore ed un motore elettrico bifase appositamente progettato per questo scopo”.
Questa nuova concezione di caricabatterie integrato è ancora in fase sperimentale e saranno necessari ulteriori studi e sperimentazioni per ottenere un sistema efficiente e ottimale. Dagli studi iniziali è emerso che questa tecnologia, rispetto ai caricatori attuali, diminuisce i tempi di ricarica delle batterie da 8 a 2 ore e diminuisce il costo di oltre 2.000 euro. Il sistema è stato brevettato dall’università di Chalmers a livello mondiale e la casa automobilistica Volvo si è dimostrata interessata a questa tecnologia, che sarà inserita sulle proprie vetture, sia elettriche che ibride. L’auto elettrica è stata candidata come possibile soluzione all’abbattimento dei gas serra e come futuro mezzo di trasporto, ma su questo vi è ancora un ampio dibattito tra gli scienziati di tutto il mondo. Se gli ingegneri riusciranno a risolvere i principali problemi delle batteria e dei tempi ricarica, i veicoli elettrici avranno grande successo e, in generale, il trasporto elettrico diventerà più comune (treni, tram, ibridi plug-in).