GP di Corea 2013 di Formula 1: Vettel vince ancora ed è vicino al quarto mondiale. Solo sesto Alonso
Il GP di Corea 2013 di Formula 1, quattordicesimo appuntamento del campionato mondiale di Formula 1 fa tappa in Corea sul circuito di Yeongam, luogo diverso ma solita routine: Sebastian Vettel su Red Bull, come da abitudine, si impone su tutti dal primo all’ultimo giro strappando anche il miglior crono mai registrato su questa pista: 1:41.380. Seconda posizione per Kimi Raikkonen su Lotus-Renualt, artefice di una meravigliosa rimonta dalla 9 posizione di partenza, mentre l’ultimo gradino del podio è occupato dall’altro pilota della Lotus-Renualt: Grosjean. Il primo degli esclusi dalla festa del podio è il combattente Hulkenberg (Sauberg-Ferrari), che ha dovuto difendere con determinazione la propria posizione per tutta la gara, seguito da Lewis Hamilton su Mercedes in quinta posizione. Un’altra prestazione deludente è quella del pilota Ferrari, Fernando Alonso, che conquista solamente la sesta posizione, abbandonando definitivamente l’idea di poter inseguire il leader del mondiale Sebastian Vettel. Settima posizione per Rosberg (Mercedes), superstite di un cedimento strutturale dell’alettone anteriore, mentre l’ottava posizione va a Jenson Button (McLaren), che porta a casa un risultato più che discreto per il livello della propria monoposto. Nona e decima posizione rispettivamente per Felipe Massa (Ferrari) e Perez (Mclaren), il primo artefice di un testacoda al primo giro mentre il secondo è stato autore di numerosi sorpassi e controsorpassi. Niente punti per per Gutierrez e Bottas che, malgrado la buona prestazione, non riescono ad entrare nella top ten, tagliando il traguardo in undicesima e dodicesima posizione. Continua la sfortuna per Mark Webber su Red Bull, costretto al ritiro dopo essere stato colpito dalla vettura fuori controllo di Sutil dopo la ripartenza in regime di safety car. Per la vettura dell’australiano i danni sono stati talmente gravi che è divampato un incendio “arrostendo” la seconda vettura in 2 Gran Premi di fila. Il prossimo appuntamento è il prossimo week-end con il Gran Premio del Giappone (Suzuka) che si terrà 12 e il 13 Ottobre 2013. Andiamo ad analizzare i punti salienti di questa gara che è stata ricca di colpi di scena e spettatrice di numerosissimi sorpassi.
LA GARA
Il tempo è favorevole e permette che l’intera gara si svolga su asfalto asciutto, con una temperatura dell’aria pari a 27°C e quella dell’asfalto pari a 29°C. Questa temperatura medio bassa, unita alla poca “gommatura” della linea ideale (dovuta al fatto che in questo circuito Coreano si corrono poche manifestazioni durante l’arco dell’anno), preoccupa gli ingegneri di pista in quanto sono le condizioni in cui si può presentare il fenomeno del Graining. Questo sintomo, per il quale parte della gomma si “arriccia” e si accumula sul battistrada, deteriorandolo, è molto dannoso e controproducente in termini di tempi sul giro e durata dello stesso. Tutto è pronto, il warm-up lap è stato completato le vetture occupano tutte la postazione corretta, il semaforo si spegne e il gran premio di Corea inizia!
Fernando Alonso ha un buono spunto, ma non riesce a finalizzare la sua manovra perchè stretto da 3 macchine e, alla seconda curva, evita l’incidente con il compagno di squadra che aveva perso il controllo della vettura in fase di frenata. A causa di questa situazione al limite, lo spagnolo perde una posizione su Hulkenberg, che riesce a superarlo. Grosjean su Lotus non ha timore di superare Lewis Hamilton, agguantando così la seconda posizione, mentre in prima posizione c’è sempre lui Sebastian Vettel con già più di un secondo di vantaggio dopo poche curve. Dalla tredicesima posizione (dovuta alla retrocessione di 10 posizioni per una penalità inflittagli a Singapore), Mark Webber inizia subito a recuperare posizioni grazie anche all’assetto “scarico” della sua Red Bull, che gli permette altissime velocità di punta a discapito della percorrenza in curva. Poco più avanti anche Kimi Raikkonen emula l’amico Webber, conquistando posizioni e dimostrandosi molto a suo agio con la sua Lotus-Renault. Dopo sette giri iniziano i pit-stop, che come da consuetudine mescolano un pò le posizioni. Alonso non riesce a superare Hulkenberg, sia perchè avendo lo “stesso” (simile ma non uguale) motore le velocità di punta sono molto simili, sia perchè non è a suo agio con la vettura. Lo spagnolo infatti, è artefice di molte sbavature quali sottosterzi e uscite di pista controllate in fase di accelerazione, che permettono a Raikkonen e Webber di recuperano terreno alle sue spalle. Al 27° giro inizia la seconda tornata di pit stop e, fortunatamente, neanche qui ci sono stati incidenti. Ciò nonostante, va detto che l’architettura della corsia dei box non sia molto agevole e presenti notevoli avvallamenti che scompensano le vetture in fase di uscita. Al trentunesimo giro, la gomma anteriore destra di Perez, in pieno rettilineo, esplode chiamando così in causa la safety car che annulla il gap di 4,5 secondi di Sebastian Vettel in prima posizione. Questo cedimento strutturale delle coperture Pirelli non è cosa nuova e questo episodio fa pensare alla disastrosa gara di Silverstone e non sono concepibili queste dinamiche di rottura a questi livelli, che potrebbero portare seri danni ai piloti. Molti piloti tra i quali Sebastian Vettel, ne approfittano per il cambio gomme, ma dopo pochi giri la safety car rientra e la gara ricomincia, anche se per poco.
Infatti, con la stessa dinamica del “quasi incidente” di Felipe Massa a inizio gara, Sutil va in testacoda e impatta contro Mark Webber, danneggiando i radiatori e i serbatoi dell’olio. Questi ultimi, in contatto con gli scarichi ad elevata temperatura, prendono fuoco e bruciano la Red Bull costringendo al ritiro Webber. Ma al posto della safety car, i piloti si trovano una Jeep Grand Cherokee in mezzo al circuito coreano, che si scoprirà poi dei pompieri, con grande stupore ta il pubblico e gli stessi piloti. Ciò nonostante, i piloti non si fanno ingannare e la superano aspettando la vera vettura della safety car, ma resta la brutta figura degli addetti ai lavori coreani. Al quarantunesimo giro si riparte e, come da manuale, Vettel stacca i compagni di categoria mentre Kimi Raikkonen conquista la seconda posizione a discapito del compagno di squadra Grosjean, con una manovra di forza molto spettacolare. Hulkenberg ora deve difendersi da Lewis Hamilton e con maestria riesce nell’intento più volte. Mancano pochi giri al termine e Sebastian Vettel stampa giri record con miglioramenti progressivi, fino a quando la scuderia via radio gli comunica che può bastare, intimandolo a rallentare. Il primo a tagliare il traguardo è l’imbattibile tedesco della Red Bull Sebastian vettel, seguito dalle due Lotus di Raikkonen e Grosjean. Gara da dimenticare invece per il diretto inseguitore in classifica Fernando Alonso su Ferrari, che vede sfumare definitivamente la possibilità di una rimonta.
Ordine di arrivo GP Corea 2013 di Formula 1
Pos | N | Pilota | Team | Giri | Tempi | Gri | Pti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | 55 | 1:43:13.701 | 1 | 25 |
2 | 7 | Kimi Räikkönen | Lotus-Renault | 55 | +4.2 secs | 9 | 18 |
3 | 8 | Romain Grosjean | Lotus-Renault | 55 | +4.9 secs | 3 | 15 |
4 | 11 | Nico Hulkenberg | Sauber-Ferrari | 55 | +24.1 secs | 7 | 12 |
5 | 10 | Lewis Hamilton | Mercedes | 55 | +25.2 secs | 2 | 10 |
6 | 3 | Fernando Alonso | Ferrari | 55 | +26.1 secs | 5 | 8 |
7 | 9 | Nico Rosberg | Mercedes | 55 | +26.6 secs | 4 | 6 |
8 | 5 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | 55 | +32.2 secs | 11 | 4 |
9 | 4 | Felipe Massa | Ferrari | 55 | +34.3 secs | 6 | 2 |
10 | 6 | Sergio Perez | McLaren-Mercedes | 55 | +35.1 secs | 10 | 1 |
11 | 12 | Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | 55 | +35.9 secs | 8 | |
12 | 17 | Valtteri Bottas | Williams-Renault | 55 | +47.0 secs | 17 | |
13 | 16 | Pastor Maldonado | Williams-Renault | 55 | +50.0 secs | 18 | |
14 | 20 | Charles Pic | Caterham-Renault | 55 | +63.5 secs | 19 | |
15 | 21 | Giedo van der Garde | Caterham-Renault | 55 | +64.5 secs | 20 | |
16 | 22 | Jules Bianchi | Marussia-Cosworth | 55 | +67.9 secs | 22 | |
17 | 23 | Max Chilton | Marussia-Cosworth | 55 | +72.8 secs | 21 | |
18 | 18 | Jean-Eric Vergne | STR-Ferrari | 53 | Mechanical | 16 | |
19 | 19 | Daniel Ricciardo | STR-Ferrari | 52 | Mechanical | 12 | |
20 | 15 | Adrian Sutil | Force India-Mercedes | 50 | Accident damage | 14 | |
Ret | 2 | Mark Webber | Red Bull Racing-Renault | 36 | Accident / fire | 13 | |
Ret | 14 | Paul di Resta | Force India-Mercedes | 24 | Accident | 15 |
Classifica piloti
Pos | Pilota | Nazionalità | Team | Punti |
---|---|---|---|---|
1 | Sebastian Vettel | German | Red Bull Racing-Renault | 272 |
2 | Fernando Alonso | Spanish | Ferrari | 195 |
3 | Kimi Räikkönen | Finnish | Lotus-Renault | 167 |
4 | Lewis Hamilton | British | Mercedes | 161 |
Classifica costruttori
Pos | Team | Punti |
---|---|---|
1 | Red Bull Racing-Renault | 402 |
2 | Ferrari | 284 |
3 | Mercedes | 283 |
4 | Lotus-Renault | 239 |