FCA dovrà richiamare ben 1,1 milioni di automobili per un presunto difetto di tipo “intuitivo” al cambio automatico. Pare infatti che la leva del cambio non faccia capire bene se la modalità Park sia stata inserita, rischiando di portare il guidatore a credere di averla inserita quando in realtà l’auto rimane pericolosamente libera di muoversi.
Per risolvere il problema, FCA sta collaborando con l’NHTSA (l’ente federale americano per la sicurezza stradale) in quanto il problema potrebbe aver provocato il ferimento di circa 40 persone.
Le auto coinvolte
Il difetto è stato riscontrato sulle Chrysler 300 e Dodge Charger prodotti tra il 2012 e il 2014 e la Jeep Grand Cherokee prodotte tra il 2014 ed il 2015, delle quali 800.000 negli Stati Uniti, 52.000 in Canada e circa 17.000 in Messico. Le restanti sono state distribuite fuori del Nord America.
Le motivazioni del richiamo
Le vetture soggette al richiamo sono tutte equipaggiate con il cambio automatico a 8 rapporti. Quando viene selezionata la modalità Park (tirando verso di se la leva), la leva del cambio ritorna nella sua posizione centrale, ma se il guidatore non controlla di aver aspettato il tempo necessario per inserire la modalità, questa non è effettivamente inserita.
In realtà una spia sul cruscotto segnala al conducente la posizione effettiva del cambio (quindi se è in Park o no), ma secondo l’ente di sicurezza, è insufficiente per essere capito da molti guidatori.
Gli investigatori dell’NHTSA non hanno trovato malfunzionamenti di tipo meccanico e quindi la FCA è stata autorizzata a modificare soltanto i segnali elettronici che avvisano la posizione del cambio o il suo utilizzo scorretto.
Bene il richiamo
L’NHTSA commenta in modo positivo la disponibilità di FCA al richiamo:
”I richiami sono un mezzo importantissimo per garantire la sicurezza degli automobilisti. Nel 2015 abbiamo migliorato le procedure per l’identificazione dei difetti e continueremo a farlo. Ma identificarli non basta, dobbiamo essere sicuri che vengano riparati. Siamo contenti di vedere che le Case stanno iniziando a intervenire prima, quando il numero di veicoli difettosi è ancora piccolo”